30 aprile 2007

Quelli della patata

Chi non ricorda il fantastico spot dell'Amica Chips? Quello con Rocco Siffredi?

Ebbene, Amica Chips ha deciso di trovare un nuovo testimonial per il proprio prodotto ed ha pensato di farl oscegliere a noi internauti! Basta andare sul sito e scrivere la nostra preferenza.
Indiscrezioni dell'ultima ora danno in testa l'ormai idolo della comunità internettiana Chuck Norris, ma i giochi sono ancora aperti!

24 aprile 2007

Notte Bianca a Verona


Tra il 30 aprile e il 1° maggio Verona vivrà la sua prima Notte Bianca. Dal pomeriggio inoltrato al città, dalle periferie al centro, sarà animata e le strade, le piazze, i musei, i sagrati delle chiese, i monumenti e i negozi ospiteranno appuntamenti e spettacoli, offrendo ai veronesi e ai turisti la possibilità di vivere una Verona inedita e di sperimentare una nuova percezione degli spazi della città.
Il programma è per tutti i gusti e per tutte le fasce d'età: si va dai laboratori per i bambini, agli angoli del jazz; dalle mostre aperte fino a notte fonda alla musica sacra davanti alle chiese, agli artisti di strada disseminati nelle vie cittadine; e poi la danza e il teatro, i pattinatori sotto le stelle all'Arsenale, la danza verticale lungo le pareti di palazzo Barbieri, gli show di Radio 2 e Radio 105 e tanti altri appuntamenti fino allo spettacolo finale in Arena con Neri Marcorè e la Premiata Forneria Marconi.
Non sarà soltanto una grande esperienza collettiva in un'atmosfera di festa e di vitalità artistica e culturale: ci sarà il modo per dimostrare che la nostra è anche una città solidale, attraverso l'importante iniziativa benefica di raccolta fondi in favore della Lega Italiana Lotta ai Tumori.

Ufficio Stampa - Comune di Verona

Dove c'è AIA c'è gioia


Prendendo spunto da una delle ultime notizie che ho letto (segnalatami da mio cugino) oggi vorrei parlare di una raltà industriale di casa mia: il Gruppo Veronesi.
E' notizia della settimana scorsa il fatto che il Gruppo Veronesi sarà sponsor di Valentino Rossi con il marchio Wudy Aia, come spiegato qui. Indubbiamente è un risultato che dimostra quanto il Gruppo goda di buona salute, a livello italiano, ma non solo. Voci di corridoio parlano di un esborso vicino ai 5 mioni di €uro per assicurare al proprio marchio un posticino sulla tuta dei piloti, sulla moto e nei box del Team Yamaha.
Alla galassia Veronesi, oltre alla punta di diamante AIA, appartengono marchi di tutto rispetto del panorama italiano, come Montorsi, Negroni e Fini.
L'azienda è nata nei lontani anni '50 con la produzione di mangimi adattando un mulino a tale scopo. Nel 1968 viene fondata l'AIA, Agricola Italiana Alimentare. Alcuni numeri sulle produzione del Gruppo:
  • 2,2 tonnellate annue di alimenti zootecnici;
  • 300.000 tonnellate annue di prodotti avicoli (pollo);
  • 200.000 tonnellate annue di tacchino;
  • oltre 1 miliardo di uova prodotte all'anno (garantendo all'azienda il primo posto nel settore in Italia);
  • 7 milioni di conigli all'anno;
  • 500.000 suini macellati all'anno;
  • 30.000 bovini allevati all'anno;
  • tra gli 8 e i 9.000 dipendenti;
  • fatturato pari 1.73 miliardi di € nel 2006;
  • 16% della produzione esportato al'estero (soprattutto in Germania, Austria, Spagna, Portogallo, Grecia, Francia, Svizzera, Olanda e Danimarca… e in paesi quali Russia ed Ucraina).
Inoltre, proprio lo scorso dicembre, in un incontro avvenuto in occasione del lancio a New York del consorzio Italia del Gusto, è stata annunciata la probabile quotazione in Borsa entro il 2008.
Insomma tutti numeri che fanno comprendere come questa sia un'azienda che arriva da lontano, che ha saputo crescere ininterrottamente per più decenni in modo solido, nonostante le difficoltà che negli ulitmi anni hanno invstito il comparto agro-alimentare. Ora sta iniziando una nuova era, volta ad approfittare dei mezzi di comunicazione più moderni per arrivare al cliente, imitando quanto fatto ai tempi di Carosello!

22 aprile 2007

Lavoro: ragazzi, sveglia

Caro Beppe,
sono un ragazzo di 27 anni, a pieno titolo figlio di quest'epoca di precariato, ereditarietà politica e stragi del sabato sera. E' però anche l'epoca dell'Europa, delle trasformazioni, di Internet. Siamo nipoti di persone che hanno fatto la guerra, ricostruito un Paese distrutto e creato un sistema previdenziale eccessivamente ottimista (pensionati baby e vitalizi elevatissimi), tanto da mettere in ginocchio le casse statali dopo qualche anno. Siamo figli di una generazione post-sessantottina, che ha trovato condizioni sociali abbastanza agevoli, lavoro abbondante e stabile, stipendi buoni, e che ha saputo mantenere il senso della famiglia, con genitori forti (hanno fatto la guerra) che li hanno spesso messi da parte. Sono quindi conservatori, abituati a preservare e a ricercare oggi quello status-quo che li ha fatti vivere sereni e, purtroppo, non esiste più. Siamo una generazione che si accontenta. E' triste dirlo, ma vedo i miei coetanei sempre più lassisti e arrendevoli.
Il lavoro è instabile e rende poco? Pazienza, vivo a casa con i miei e lo stipendio me lo uso per cambiare cellulare ogni tre mesi, la macchinina ogni anno, la birra e la discoteca. I politici sono tutti anziani e inadatti a quelle che sono le problematiche del mondo moderno? Beh, che peccato, ci vorrebbero giovani. Ma nessuno si fa avanti, e continuiamo a votare sempre i soliti, facendoci volentieri mettere da parte dai «nonni inattaccabili» che continuano a stare su quelle poltrone da ben prima che nascessero i nostri genitori. E lo accettiamo, tanto noi abbiamo il nostro mondo. Ragazzi, sveglia. Cominciamo a capire che questo Paese va preso in mano, come i nostri colleghi di tutta Europa. Votiamo i giovani. Candidiamoci. Non iscriviamoci tutti a giurisprudenza o economia (ad esempio) per poi lamentarci che c'è poco lavoro. Inventiamoci qualcosa di nuovo. Sono laureato in informatica e ho scelto di lavorare autonomamente (senza l'appoggio di nessuno) per poter essere libero di innovare e non dover essere schiavo di un'azienda. E questo paga, se non in temini strettamente economici, almeno in termini di soddisfazione personale. Ogni tanto mi chino a cambiare schede. E' lavoro da tecnici? Sì, ok, e allora? Molti miei colleghi mi guardano come un alieno e con disgusto. Poi stanno su una scrivania 50 ore la settimana per 700 euro al mese a progetto, senza possibilità concrete di crescita.

Stefano Marinelli, stefano@dragas.it

Tratto da: Italians - Corriere della Sera

20 aprile 2007

Grillo a Telecom

Con colpevole ritardo propongo il discorso tenuto da Beppe Grillo durante l'Assemblea di Telecom nel giorno 16 aprile 2007.
Certamente si può essere d'accordo con Grillo oppure no, può piacere oppure no, ma sta di fatto che ha detto una cosa sacrosanta (purtroppo): le grandi società in Italia sono malate!
Non è possibile che un numero molto piccolo (non so... 10?) di persone abbia la possibilità, attraverso pratiche legali, ma molto poco efficienti, di guidare da sola le più importanti società d'Italia. Divertitevi con la Mappa del Potere. Con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti. Io non riesco a capire perchè il sistema sia così bacato. Non si accorge nessuno di come negli ultimi anni siano andate in rovina le più importanti società del paese? Olivetti, Telecom, Alitalia sono solo alcuni, ma lampanti esempi del disastro che persone come Tronchetti Provera o Colaninno hanno causato.
Grillo può piacere oppure no, però ha avuto il merito in questa occasione di dire in faccia a questi "mafiosi" ciò che tutti pensano. Speriamo che anche l'opinione pubblica se ne renda conto, speriamo che i mass media comincino a dare risalto a questi aspetti invece di occuparsi dell'harem di Berlusconi!!!

Speriamo solo che la voce che vorrebbe Berlusconi impegnato nel mantenere l'italianità della Telecom attraverso le sue società rimanga una voce.

Eccovi i video di Grillo in Telecom:




12 aprile 2007

Novità

Il blog sta piano piano crescendo e modificandosi nei contenuti, così ho deciso di modificarne anche l'aspetto, passando da una veste prettamente filosoficheggiante ad una più austera, ma vicina ai contenuti che tratta. Almeno secondo il mio punto di vista!
Spero piaccia... se avete suggerimenti non esitate!

09 aprile 2007

Grande giornalismo in Italia

Ormai è da tempo che il sito del Corriere è criticato per il genere di notizie e immagini che mette in prima pagina.
Oggi vorrei spezzare una lancia a favore del giornale, soffermandomi sulle fotografie proposte a corredo di un articolo di prima pagina intitolato "Genova, nuove scritte contro Bagnasco". Lasciando perdere l'argomento dell'articolo, invito tutti ad osservare le immagini proposte a metà articolo e che ripropongo qui di seguito.



Finalmente in Italia si torna a vedere del vero giornalismo d'inchiesta, come da anni non se ne vede più. In che modo? Beh, ragazzi... è evidente che il fotografo, e la testata con lui, siano riusciti ad individuare i colpevoli di questi graffiti, tanto da riuscire ad immortalarli quasi in flagranza di reato!
Basta individuare l'elemento comune a tutte le foto in questione!

Questo si che si può definire "Grande giornalismo"!



07 aprile 2007

Boomshine

Giocare è molto semplice, arrivare in fondo molto meno. Sono questi i due ingredienti di questo "casual game", il cui link rimbalza da un blog all'altro in tutto il mondo. Come si gioca? Cliccando in un punto qualunque dell'area si crea un'esplosione. Quando un "puntino" è investito dall'onda d'urto dell'esplosione, scoppia a sua volta generando un'altra esplosione. E così via, a catena, finché non salta in aria un numero di "puntini" necessario a superare il livello. E nei livelli avanzati il numero dei puntini da far saltare diventa davvero elevato...

01 aprile 2007

Hans Rosling: No more boring data: TEDTalks

With the drama and urgency of a sportscaster, statistics guru Hans Rosling uses an amazing new presentation tool, Gapminder, to debunk several myths about world development. Rosling is professor of international health at Sweden's Karolinska Institute, and founder of Gapminder, a nonprofit that brings vital global data to life. (Recorded February 2006 in Monterey, CA.)