29 giugno 2007

Gordon Brown e la sua squadra

Come sapete Tony Blair ha deciso di dare le dimissioni da Primo Ministro del Regno di Sua Maestà e al suo posto la Regina ha incaricato Gordon Brown.
Visto che una delle critiche che più spesso ultimamente porto dalle pagine di questo blog alla nostra politica è quella di essere formata da persone poco giovani, ho pensato di controllare l'età media della nuova squadra di governo che Gordon Brown ha messo in piedi e confrontarla con quella di Romano Prodi.
  • Gordon Brown - Primo Ministro, nato il 20 febbraio 1951, anni 56.
  • Alistair Maclean Darling - Economia, nato il 28 novembre 1953, anni 55.
  • Jacqueline Jill 'Jacqui' Smith - Interni, donna, nata il 3 novembre 1962, anni 45.
  • David Wright Miliband - Esteri, nato 15 luglio 1965, anni 42.
  • Alan Arthur Johnson - Sanità, nato il 17 maggio 1950, anni 57.
  • Peter Gerald Hain - Lavoro e delle Pensioni, nato il 16 febbraio 1950, anni 57.
  • John Whitaker Straw - Giustizia, nato il 3 agosto 1946, anni 61.
  • Desmond Henry Browne - Difesa, nato il 22 marzo 1952, anni 55.
  • James Mark Dakin Purnell - Cultura, Media e Sport, nato il 2 ottobre 1970, anni 37.
  • Edward Michael Balls - Scuola e l'Infanzia, nato il 25 febbraio 1967, 40 anni.
  • Ruth Maria Kelly - Trasporti, donna, nata il 9 maggio 1968, anni 39.
  • Douglas Garven Alexander - Sviluppo Internazionale, nato il 26 ottobre 1967, anni 40.
  • Hilary James Wedgwood Benn - Ambiente, alimenti e affari rurali, nato il 26 novembre 1953, anni 54.
  • John Matthew Patrick Hutton - l'Impresa, nato il 6 maggio 1955, anni 52.
  • Hazel Anne Blears - Comunità e governo locale, donna, nata il 14 maggio 1956, anni 51.
  • Shaun Anthony Woodward - Irlanda del Nord, nato il 26 ottobre 1958, anni 49.
  • John Yorke Denham - Innovazione e Università, nato il 15 luglio 1953, anni 54.
Con un rapido conto si osserva che l'età media di poco superiore ai 49 anni.
  • Romano Prodi - Primo Ministro, nato il 9 agosto 1939, anni 68.
  • Massimo D'Alema - Ministro degli Esteri, nato il 20 aprile 1949, anni 58.
  • Giuliano Amato - Ministro dell'Interno, nato il 13 maggio 1938, anni 69.
  • Clemente Mastella - Ministro della Giustizia, nato il 5 febbraio 1947, anni 60.
  • Tommaso Padoa-Schioppa - Ministro per l'Economia e la Finanza, nato il 23 luglio 1940, anni 67.
  • Pierluigi Bersani - Sviluppo economico, nato il 29 settembre 1951, anni 56.
  • Fabio Mussi - Università e Ricerca, nato il 22 gennaio 1948, anni 59.
  • Giuseppe Fioroni - Istruzione, nato il 14 ottobre 1958, anni 49.
  • Emma Bonino - Commercio Internazionale, donna, nata il 9 marzo 1948, anni 59.
  • Cesare Damiano - Lavoro e Previdenza sociale, nato il 15 giugno 1948, anni 59.
  • Paolo Ferrero - Solidarietà Sociale, nato il 17 novembre 1960, anni 47.
  • Arturo Parisi - Difesa, nato il 13 settembre 1940, anni 67.
  • Paolo De Castro - Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, nato il 2 febbraio 1958, anni 49.
  • Alfonso Pecoraro Scanio - Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare, nato il 13 marzo 1959, anni 48.
  • Antonio Di Pietro - Infrastrutture, nato il 2 ottobre 1950, anni 57.
  • Alessandro Bianchi - Trasporti, nato il 28 gennaio 1945, anni 62.
  • Livia Turco - Sanità, donna, nata il 13 febbraio 1955, anni 52.
  • Francesco Rutelli - Beni e attività Culturali, nato il 14 giugno 1954, anni 53.
  • Paolo Gentiloni - Comunicazioni, nato il 22 novembre 1954, anni 53.
Il risultato? Età media sopra i 57 anni, in cui solo il più giovane (!) è sotto la media dei colleghi inglesi.

Concludo con un eloquente termine matematico... C.V.D.

28 giugno 2007

Vaffanculo Day

Faccio pubblicità ad un'altra iniziativa del Beppe Nazionale: il V-Day o Vaffanculo-Day perchè è ora che cerchiamo di far capire a qualcuno che conta come la pensiamo riguardo la classe politica italiana.

L'8 settembre sarà il giorno del Vaffanculo day, o V-Day. Una via di mezzo tra il D-Day dello sbarco in Normandia e V come Vendetta. Si terrà sabato 8 settembre nelle piazze d’Italia, per ricordare che dal 1943 non è cambiato niente. Ieri il re in fuga e la Nazione allo sbando, oggi politici blindati nei palazzi immersi in problemi “culturali”. Il V-Day sarà un giorno di informazione e di partecipazione popolare. (Beppe Grillo)

In preparazione del Vaffanculo Day, o V-day, Beppe Grillo è andato al Parlamento europeo per spiegare la palude in cui si trova l'Italia e cercare qualche consenso. La sala era piena (non so ancora chi fosse rpesente, NdM), nessuno sapeva niente. Lo hanno preso per un marziano, non credevano a quello che diceva. Ha dato un saggio di populismo europeo. Oggi ha pubblicato un breve filmato da Bruxelles (quello che potete vedere in fondo a questo post). Domani un video riassuntivo insieme a quello integrale.
Ecco un estratto del suo intervento.

"Putin ci ha ricordato, dopo gli omicidi di giornalisti e oppositori del suo Governo, e qualche flebile denuncia del nostro Governo, che l’Italia è il Paese della mafia. Io, su questo punto, sono parzialmente d’accordo. La mafia, in realtà le mafie, ognuna con una sua identità regionale, sono un problema minore nel mio Paese.
Il problema vero è il Parlamento italiano che contiene un numero di individui giudicati in primo e secondo grado, una settantina, e 25 condannati in via definitiva, da far impallidire Al Capone e Don Corleone insieme.
Putin, se mi ascoltasse, potrebbe obiettare che sono state le mafie a farli eleggere o il voto di cittadini favoriti e collusi con la criminalità organizzata. Niente di tutto questo. Forse la stampa internazionale non lo sa ancora, ma due anni fa in Italia c’è stato un colpo di Stato. La legge elettorale è stata cambiata per impedire ai cittadini di votare il loro candidato. I partiti, non più di dodici persone, hanno deciso chi doveva fare il deputato o il senatore. La legge fu voluta da Berlusconi, l’opposizione si oppose poi, quando andò al Governo, Prodi la confermò. E’ meglio, molto meglio, per i partiti far eleggere dei loro impiegati che avere in Parlamento dei rappresentanti dei cittadini. Meglio pregiudicati che liberi.
Putin ci ha sottovalutato, le mafie in Italia contano meno dei partiti e sono più oneste, non dicono di essere democratiche e dalla parte dei cittadini.
L’Italia è una nazione con un Parlamento non eletto dai cittadini, simile più a un istituto di pena che a un luogo in cui si dovrebbero decidere le sorti della Nazione.
Il mio è un appello per restituire la libertà di voto e di informazione all’Italia.
L’otto settembre organizzerò in ogni città d’Italia una manifestazione, l’ho chiamata Vaffanculo day. Una via di mezzo tra il D-day dello sbarco in Normandia e V come Vendetta.
Quel giorno gli italiani dovranno riprendere in mano il loro Paese distrutto da decenni di partitocrazia, di massoneria piduista, di intrecci tra banche e mafia, di ingerenze del Vaticano nella cosa pubblica, dalla informazione di Stato e di Berlusconi, dai conflitti di interesse.
La Borsa di Londra e quella italiana dovrebbero fondersi. Vorrei chiedere agli inglesi: ma siete sicuri? Volete associarvi al più grande conflitto di interessi europeo. In cui il punto di riferimento è il noto pregiudicato Cesare Geronzi, coinvolto in quasi tutti gli scandali finanziari d’Italia e condannato per bancarotta? La Borsa Italiana va chiusa, non deve infettare anche il resto d’Europa. E’ un luogo in cui Unicredit-Capitalia ha la maggioranza relativa di Mediobanca che ha la maggioranza relativa di Generali che è uno dei principali azionisti di IntesaSanpaolo, il suo maggiore concorrente. E’ il luogo in cui uno come Tronchetti si fa passare da industriale distruggendo il valore di Telecom e di Pirelli insieme con lo 0,11 di capitale azionario di Telecom.
L’Italia è il Paese di Valentino Rossi e del maggior numero di morti per incidenti stradali. Il Paese del sole senza impianti di energia solare. Il Paese dell’arte con discariche e inceneritori e rigassificatori come nessuno in Europa. Il Paese del Diritto Romano con 350.000 leggi inapplicabili e in conflitto tra loro. La libertà di stampa, quella poca che ci è rimasta, è in pericolo. Il Parlamento voterà a luglio al Senato una legge per impedire che siano rese pubbliche le intercettazioni disposte dalla magistratura che riguardano i politici.
Ragazzi, se l’otto settembre, non ce la faccio, chiederò il diritto di asilo."


27 giugno 2007

Chiacchiere...

Un binomio secondo me a dir poco grandioso: Linus&Nicola alle Invasioni Barbariche!

24 giugno 2007

Qualità cinese

Da molto tempo ormai la Cina è vista come un pericolo per l'economia mondiale in quanto in grado di produrre merce a basso costo, andando così ad affondare le vendite di prodotti europei. Oltre che per la manodopera a basso costo, la Cina è famosa per la capacità di copiare prodotti di valore per poi produrne delle copie, sempre a basso costo.
Personalmente sono sempre stato abbastanza scettico riguardo la Cina in quanto la vedo ancora come un paese sicuramente dalle grandi potenzialità, ma assolutamente non maturo a livello mondiale. Innanzitutto dal punto di vista politico/sociale persistono molti atteggiamenti del governo che definire dittatoriali è poco (vedi tutti i limiti alla libertà personale imposti). Inoltre vedo ancora difficile per la Cina cominciare a produrre qualcosa di originale e funzionale, senza doversi sempre rifare a modelli europei o americani cavalcando il mito del "basso costo".
Oggi ne ho avuta la conferma leggendo un articolo del Corriere della Sera. Facendo un passo indietro dovete sapere che una società cinese ha progettato e iniziato a commercializzare in Europa un'auto a basso costo, la Brilliant BS6, una berlina grande come una VW Passat o Audi A6, venduta però a 19.000€! In molti grideranno all'affarrone...
Purtroppo però, se le auto che troviamo comunemente in commercio hanno un costo superiore un motivo c'è, non è solamente desiderio di guadagno da parte delle case automobilistiche. Ebbene, l'auto cinese, nata dalla collaborazione con Mitsubishi e BMW (due che la sanno lunga) e disegnata niente meno che da Giugiaro e venduta a prezzo modico, è stata messa alla prova nel classico e importante crash-test conosciuto come Euro NCAP.
Il risultato è stato allucinante... su un massimo di 5 stelle, la Briliant BS6 ne ha guadagnate... UNA!
Spaventoso!
Considerate che la magnifica e apprezzata Seicento della Fiat, datata anno 2000 ha ottenuto risultati migliori! I responsabili dell'ente che ha testato l'auto dicono che è la peggiore che abbiano mai visto.
Le prove sono state effettuate rispettando le modalità «EuroNcap» (urto frontale contro barriera fissa a 64 km orari e laterale a 50 km/h contro un carrello mobile). Sia nell'urto frontale che in quello laterale per guidatore e passeggero sono state stimate speranze minime di sopravvivenza. «In uno scenario reale di scontro laterale a 50 km/h, il guidatore soffrirebbe gravi ferite al tronco e alla testa a causa della mancanza di protezione laterale». Inoltre, i passeggeri rimarrebbero incastrati all'interno dell'auto, senza possibilità di uscire, se non con l'aiuto di speciali pinze idrauliche. Le cinture di sicurezza, in mancanza del limitatore di tensione, provocherebbero poi serie lesioni al torace e alle gambe. I pedali sono penetrati di 32 centimetri mentre il cruscotto di 20 centimetri. Nell'impatto il volante è stato spinto a lato, inutile quindi anche l'Airbag. L'auto, conclude il comunicato, è «troppo morbida e quindi instabile».

Mi ha stupito la risposta del produttore che si dice sorpreso e dispiaciuto, preovederà a fare delle modifiche all'auto (dubito saranno sufficienti), ma non prevede il richiamo delle 350 vetture già vendute.
La Cina non è nuova a questi risultati, infatti 2 anni fa il primo SUV cinese aveva ottenuto ben 0 stelle (zero!) NCAP.
Beh... il miglioramento c'è stato, una stella in più l'anno ottenuta!!!

Insomma... va bene produrre a basso costo, ma non comprare a costo della propria vita!

Ecco il filmato del crash-test della Brilliant BS6, spaventoso:


20 giugno 2007

Solo parole...




Destra e Sinistra? Per me sono uguali, fanno schifo!
Parole, parole, parole, peccato che a questo mondo contino i fatti!

08 giugno 2007

Gastronomia in Senato

Io capisco che avere il compito di dirigere una Nazione, di scegliere i migliori modi per cercare di far funzionare l'economia, di cercare di accontentare tutte le categorie di lavoratori (e così via...) non sia facile. Capisco che è uno stress notevole, ma mi pare che si cominci davvero ad esagerare.
Oltre ad uno stipendio non da poco, oltre ad una serie di agevolazioni non dimenticabili, i Senatori cominciano davvero a pretendere servizi a loro favore che ben poco hanno a che fare con il loro ruolo. Senza contare che ben pochi sono soddisfatti del loro operato.
L'ultima richiesta è giunta da un gruppo di Senatori (trasversale a tutti i partiti), che hanno scritto la seguente lettera ai questori di Palazzo Madama:
"Ci rivolgiamo a voi con una richiesta di miglioramento della qualità della vita in Senato. La buvette non è provvista di gelati. Noi pensiamo che sarebbe utile che lo fosse e siamo certi di interpretare in questo il desiderio di molti. E' possibile provvedere? Si tratterebbe di adeguare i servizi del Senato alle esigenze della normale vita quotidiana delle persone.
In attesa di riscontro, porgiamo cordiali saluti".

Poveri cari... non hanno i gelati... come faranno a pensare alla legge elettorale ora? Non ne sono sicuro, ma immagino che i palazzi governativi siano dotati di aria condizionata, quindi mi pare che questa richiesta non risponda ad una necessità fisiologica, ma solamente ad un peccato di gola.
E non è nemmeno la prima volta, dato che prima del gelato i Senatori hanno chiesto e ottenuto le settimane gastronomiche regionali, e poi quelle dedicate alle province. Che piacere leggere alcuni passi di alcuni comunicati ufficiali emessi nei momenti più delicati sulle degustazioni dell'agro pontino, "la seconda giornata sarà abbinata alla carne di bufala bianca", oppure un dovizioso banchetto palermitano a conclusione del quale il presidente Musotto ha fatto presente uno slogan promozionale che a dire il vero lì dentro rischiava di suonare un po' così: "Mangio sicuro, mangio meglio".
A metà marzo il presidente Marini ha concesso la sala degli atti parlamentari al primo corso di sommelier per Senatori.
Da ultimo, nonostante io sia un'amante della gastronomia, mi viene un po' di acidità di stomaco a pensare che tutti questi servizi non sono certo pagati da chi ne usufruisce, bensì da noi cittadini.

Ma sì, in fondo alla fine, cos'è un gelato? LAsciamoglielo mangiare, chissà che no nsi schiariscano le idee, o meglio, mentre sono in gelateria qualcuno di più savio riesca a prendere il loro posto!!!

06 giugno 2007

Renzo Rosso

Su Media Center di Corriere.it ho trovato un'interessante chiacchierata di una giornalista che è andata ad intervistare Renzo Rosso, il signor Diesel. A parte la descrizione del successo imprenditoriale incredibile che ha avuto quest'uomo sono rimasto colpito da alcuni commenti che ha fatto sulla classe politica italiana e su alcuni personaggi in particolare.
Buona visione...