28 ottobre 2008

Sofia e gli Ultras Italia

Riporto l'intervento di una persona, letto su un forum online.

Premesse obligate:

1) ho seguito per diversi anni la Nazionale con il "cosiddetto" movimento definito Ultras Italia, fino a non molto tempo fa;
2) come si dice per i fumatori "almeno per il momento ho smesso", per una serie di ragioni che esporrò più avanti;
3) ho fatto politica a destra e di destra resto ma lo stadio e la politica credo non debbano coincidere;
4) ho parlato con alcuni dei dei presenti a Sofia e credo sia corretto precisare diverse cose perchè sulla fattispecie si sono dette e scritte un sacco di inesattezze.

In Inghilterra, in Germania, in America ed in qualsiasi Paese normale si insegna ad amare la propria nazione cominciando dai piccoli, peraltro imparando a rispettare anche quella degli altri ; un democratico , un repubblicano o un labourista mai sputeranno sulla loro terra. In una "Italietta" dove sventolare una bandiera tricolore porta a farsi identificare come "fascisti qualcosa non va e non è da stranirsi se quasi solo alcuni di destra si dichiarano nazionalisti.
Ultras Italia (nome dato dalla stampa al movimento), come discendenza di questo assunto, è, quindi, da sempre composta da molti militanti o simpatizzanti di destra per una ovvia più facile identificazione ma, badate bene, anche da "apolitici" e addirittura da pochi che si dichiarano di sinistra. Non è mai stato un partito nè è mai stata chiesta una tessera, essendo un discorso "di stadio"; ricordo chi cantava l' inno con il braccio teso (sulla cui opportunità tornerò al riguardo) e chi preferiva farlo altrimenti, magari con la mano sul cuore. Unica regola non portare simboli di club ma solo un tricolore con il nome della città, per evitare ruggini da campionato.
Dopo la vittoria di Berlino a Germania 2006 è stato una proliferare di facce dipinte, gente con maglietta e trombetta vinte con i punti del "Lidl" e clowns che elemosinavano una inquadratura tv. Il problema, per me, non erano i definiti "Ultras Italia", ma l' ambiente intorno che, nel complesso, assomigliava ad un grottesco "Carnevale", perfetto per confermare il detto "pizza, spaghetti e mandolino". Funiculì funiculà e addio alla propria dignità; ultras o tifosi, ognuno secondo il suo, sì ma pagliacci pronti per il circo mediatico no.
Ora di violenza al seguito della Nazionale se ne è vista, in questi anni, davvero poca... i paragoni con gli "hooligans" anni '80 fanno strabuzzare gli occhi, gente che in migliaia metteva sotto assedio città per giorni.
A Sofia vi è stata una rissa con i locali in un pub del Centro in zona universitaria dove si sono presentati diversi "indigeni" in assetto poco amichevole. Dopo il gruppo è stato scortato fino allo stadio e qui fatto oggetto di lanci di "bombe carta", lanci di oggetti e "cariche" di bulgari che tentavano di scavalcare e sfondare divisori. Nella calca è stato sottratto (tirandolo, peraltro, dall' esterno, in modo vigliacco) un mezzo drappo tricolore, recante proprio il nome della nostra città [Verona, NdM].
Per risposta è stata incendiata una bandiera bulgara, come mostrato da giornali e tv i quali hanno pubblicato decine di foto di celtiche e svastiche nel settore bulgaro descrivendole come immagini del settore ospite.
In sintesi, i bulgari hanno provocato una rissa in centro, hanno tentato in qualche centinaio di sfondare divisori, hanno lanciato oggetti e grossi petardi, hanno sottrato e bruciato mezzo drappo tricolore ed hanno esposto decine di simboli nazisti. I nostri conanzionali sono stati aggrediti a più riprese ma sono diventati i presunti colpevoli.
La sinistra li ha criminalizzati definendoli figli del clima culturale del centrodestra ed esimi esponenti della destra, da un sindaco di una metropoli che gira con la croce celtica al collo ad una alta carica istituzionale che non troppi anni fa salutava romanamente (foto e video lo testimoniano), li hanno "scaricati" come "feccia" lontana anni luce dalle loro giacche doppiopetto.In definitiva, la comitiva dei fans azzurri è stata ggredita e, poi, disconosciuta da tutti ma questo era prevedibile, così come che menti "illuminate" ( da un cerino?) tirassero fuori la Curva Sud di Verona, come madre di tutto il nazifascismo della Penisola. Qualche manifestazione di mussoliniana memoria si è vista spesso ma se la nostra tifoseria è gemellata con fiorentini e doriani, curve con maggioranza non certo composta da " camerati", vuole dire che l' aspetto tifoso è sempre venuto prima e viene prima delle appartenenze politiche come, per me, deve essere.
Altre sono le curve-partito, non la Sud; se diversamente fosse, ai viola o ai blucerchiati si sarebbero preferiti gli ostili catanesi o interisti, ad esempio. Credo che nessuno di noi abbia mai chiesto sospettosamente al vicino di posto chi abbia votato alle ultime elezioni perchè la sciarpa gialloblù è sempre venuta prima ed è, logicamente, vista come elemento sufficiente per creare un vincolo di solidarietà più alto. Non mi porrei mai il quesito se stare dalla parte di un "butel" dell' Hellas politicamente schierato diversamente da me o di un "destroide" juventino, ci mancherebbe altro!
Inoltre, per ideali "neri" o "rossi" decine di giovani, trascinati in una guerra civile, spesso per giochi di potere di altri, hanno pagato con lutti, carcere e altre tragedie umane , prodotte o subite ma sempre tali, che poco hanno da spartire con ventidue in mutande che prendono a calci un pallone. Sapere che per sensazionalismo giornalistico alla Biscardi e/o bassi giochi politici di destra e di sinistra quasi tutti speculano sulla nostra fede calcistica, pronti a "corteggiarci" solo in campagna elettorale o definirci "la magnifica cornice della curva" solo in apertura di collegamento , dovrebbe farci drizzare le antenne e farci evitare questi "trappoloni". Serve testa, tanta, per non diventare "carne da macello".
I nostri ideali, indipendentemente da quali essi sono, teniamoceli dentro orgogliosamente ma non mischiamo lo stadio e gli spalti con Montecitorio. Una bandiera, un braccio alzato, un pugno chiuso ed ecco che chi ci blandiva ci vende per quattro soldi dipingendoci come la "mala pianta" da estirpare. Sorry per la lunghezza del post ma credo che alcune cose circa Sofia e gli sproloqui susseguenti andassero precisate per amore di verità.

fonte: http://bondolasmarsa.easyfreeforum.com