11 ottobre 2007

L'Italia vista dalla Germania O_o

Violenta la ex, pena ridotta
Germania, i giudici: "E' sardo"

Un giovane sardo di 29 anni, che lavorava come cameriere ad Hannover, in Germania, ha ottenuto una riduzione di pena per "attenuanti etniche e culturali". E' la sconcertante sentenza di un giudice tedesco che ha ritenuto meno gravi le responsabilità per le sue origini. L'uomo per gelosia aveva segregato per tre settimane la fidanzata lituana, sottoponendola a violenze sessuali di gruppo, arrivando anche a orinarle addosso.
La vicenda risale a un anno fa ma è stata resa nota solo in questi giorni dal legale del giovane, Annamaria Busia, che sta tentando di fargli scontare la pena in Italia.
"Ho ottenuto una copia tradotta in italiano per il trasferimento in Italia prevista il 23 ottobre in corte d'appello a Cagliari", spiega Busia. Nella sentenza si legge: "Si deve tenere conto delle particolari impronte culturali ed etniche dell'imputato. E' un sardo. Il quadro del ruolo dell'uomo e della donna, esistente nella sua patria, non può certo valere come scusante ma deve essere tenuto in considerazione come attenuante".
Anche se le convinzioni sui sardi del magistrato hanno fatto risparmiare al cameriere almeno due anni di carcere la sentenza ha suscitato lo sdegno del suo avvocato: "E' razzismo".
Spogliata, picchiata e umiliata
Il giovane era convinto che la fidanzata lo tradisse con qualche collega. Non era vero ma nel tentativo di estorcerle la confessione, per tre interminabili settimane l'ha segregata. Dopo averla immobilizzata al letto con le manette - scrive il quotidiano L'Unione Sarda - l'ha picchiata, le ha spento le sigarette sulle parti intime, l'ha costretta a fare sesso in tre, bere aceto, iniettarsi eroina. Le sevizie non finivano qui. L'uomo le ha orinato addosso, scattando anche alcune foto ricordo. Per lui la donna aveva lasciato il lavoro. Durante la prigionia la lituana aveva pure tentato inutilmente di scappare calandosi dalla finestra con le lenzuola.
Le reazioni nell'isola
La notizia non è passata inosservata in Sardegna. "Non c'è alcuna cultura sarda di segregazione e violenza sulle donne e di gratuita perversione. Si tratta di un episodio di violenza e, come tale, da condannare", ha detto il presidente del Consiglio regionale della Sardegna Giacomo Spissu. Gli fa eco il deputato di Alleanza Nazionale Bruno Murgia. "C'è sempre un giudice stupido e ignorante, inutile sollevare un polverone sulla vicenda delle attenuanti a un cittadino solo perché di origine sarda. Le motivazioni sono talmente incredibili - afferma il parlamentare sardo - da essere ridicole".
Murgia rincara la dose. "Piuttosto, il nostro governo oltre a chiedere le scuse della Germania, dovrebbe offrire un corso gratuito di antropologia culturale. Il giudice di Hannover scoprirà così che i sardi non sono tutti zoticoni e incivili, come non tutti i tedeschi sono responsabili di aver messo gli ebrei nei forni crematori".

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