30 dicembre 2007

Addio Netscape

Nel lontano, tecnologicamente parlando, 1994 era comparso un nuovo strumento adatto a sfruttare una nuova dimensione dei pc, Internet. Fin da subito aveva conquistato il mercato e gli utenti. In Borsa il titolo quintuplicò in pochi giorni, un balzo senza precedenti, e i suoi profitti raddoppiavano ogni trimestre. In quegli anni era utilizzato dal 93% dei navigatori, divenendo esso stesso Internet.
Poi è arrivato Bill, lo conosciamo bene, e conosciamo i suoi modi poco ortodossi che hanno portato un concorrente di Netscape, Explorer, a diventare il nuovo leader.
Curioso sapere che lo stesso Bill aveva dichiarato che Internet sarebbe stata una moda passeggera, tanto da scegliere di non sviluppare un proprio browser, ma di comprarlo da un'altra software house. Stile Bill.
Tornando a Netscape, purtroppo l'avvento del concorrente (scorretto) ne ha fin da subito diminuito l'importanza e la diffusione a cui nemmeno il super risarcimento
per la multa inflitta a Microsoft è riuscito a porre rimedio.
E così, tra il dilagare di altri browser, da Opera a Firefox, la quota di mercato di Netscape si è andata assottigliando anno dopo anno fino a raggiungere l'attuale 1%. Questo ha portato America On Line, attuale proprietario, a dichiarare il 1° febbraio come ultimo giorno di vita del glorioso e mitico Netscape, che tanto bene ha fatto a tutti noi.
Da quel giorno entrerà di dovere nella teca che contiene altre pietre miliari dell'informatica come il Commodore 64, Napster, Tetris e Doom.

27 dicembre 2007

Sitarelli

In questi giorni di vacanza sto navigando molto liberamente in Internet e sto scoprendo nuovi siti particolari ed interessanti. Ho pensato di segnalarvene qualcuno:

EuroBillTracker: EuroBillTracker (EBT) è una squadra internazionale di volontari no-profit dedita allo studio della diffusione delle banconote di Euro nel mondo. Ciascun utente inserisce su EuroBillTracker i numeri seriali e indicazioni circa il luogo dove è entrato in possesso della banconota. Da questi dati, il sistema estrae:
* Informazioni sulla diffusione: Ogni paese che adotta l'Euro ha il suo intervallo di numeri seriali per le banconote e da questa premessa possiamo generare grafici di diffusione che ci dicono come le banconote viaggino verso gli altri paesi. Vedete la sezione Diffusione per maggiori dettagli.
* Informazioni di tracciamento: quando una banconota viene re-inserita, gli utenti che l'hanno inserita precedentemente vengono avvisati via email. Queste "hit" possono essere visualizzate nella sezione Statistiche.
* Statistiche e classifiche: chi inserisce più banconote, quali sono i paesi migliori? Dove si trovano attualmente le banconote?
A me diverte...

Postcrossing: il fine di questo progetto è di permettere agli utenti di ricevere cartoline da tutto il mondo gratuitamente, o quasi. Il concetto è: se tu spedisci una cartolina, ne riceverai almeno una a tua volta da un postcrosser a caso nel mondo.
Perchè? Perchè, come l'autore del sito, ci sono molte persone a cui piace ricevere posta. Se ti iscrivi potrai provare la sorpresa di ricevere cartoline da diversi luoghi nel mondo che probabilmente non hai nemmeno mai sentito nominare!

QuelliCheChigi: ieri stavo leggendo il Venerdì di Repubblica e sono stato colpito da un articoletto che segnalava questo blog che si presenta così: "Siamo le vittime della Chigi: disagi, agenzia di viaggi del premier. Siamo poveri cronisti sulle orme del presidente piu' rapido che la storia abbia mai avuto. Il viaggio in Cina, cinque citta' in cinque gioni, ci ha uniti, ne siamo tornati frullati ma coesi e tanto tanto cazzari. Nota ai venticinque lettori: tutto quel che viene raccontato purtroppo e' vero."

24 dicembre 2007

Auguri!

Doveroso il post di auguri. Spero che passiamo bene le feste e che dopo la Befana siate pronti a ripartire per un nuovo anno ricco di soddisfazioni!
Bene, dopo quest aparte semi-seria, possiamo passare alle cose che mi si addicono maggiormente:

Cliccando qui potete vedere i miei auguri personali a tutti voi.

Poi passerei ad alcuni video. Non mi pare elegante riprendere quelli che ho postato un anno fa (andateli a vedere), quindi ho lavorato per voi e ho trovato questi, spero siano di vostro gradimento:


Gli auguri di Grey, molto di moda in questi tempi.


Gli auguri da un dolce gruppo di cucciolini.


Speriamo di non ritrovrci tutti così!! ^_^


E per finire un bel video che ha come sottofondo una delle canzoni natalizie più belle della storia (cantiamola tutti insieme!):


Il Complesso Misterioso feat. Graziano Romani e Elio e le Storie Tese

Testo:
I am in the room waiting for Santa and for Claus.
Suddenly, by night, they will arrive;
can't you feel the typical cling cling cling cling cling?
Presents for the good, coal for the bad:
proprio come diceva mia mamma.

Christmas with the yours, Easter what you want.
Peace between Blur and Oasis.
Christmas with the yours, Easter what you want;
Dont't throw atomic bombs because it's Christmas time.

Panettone is on the table, and everybody's drinking Moscato.
Go to buy a tree, but not a true tree because otherwise it would die die die die die
Panettone is on the table but it is another one;
infatti è quello senza canditi.

Christmas with the yours, Easter what you want
Peace between Lino e Cecchetto.
Christmas with the yours, Easter what you want.
Don't drop atomic bombs at least at Christmas time.

Proprio come diceva mia mamma.
Sai cosa diceva mia mamma?
Christmas with the yours, Easter what you want.
Peace between Lino e Cecchetto.
Christmas with the yours, Easter what you want.
Livin' the refreshing world of Christmas.
Monsieur Chirac, garde la bombe chez toi.

18 dicembre 2007

Napolitano

Ma ci è o ci fa?
Legge i rapporti redatti da enti nazionali ed internazionali?
Sono notizia di 4-5 giorni fa le dichiarazioni del Presidente della Repubblica che, in visita a J.W. Bush, ha ritenuto rispondere ad un articolo del NY Times. In tale articolo il quotidiano americano sottolineava il periodo di difficoltà del paese italiano in campo economico, politico e sociale.
Ebbene, il Presidente aveva subito dichiarato: «Scommettete sull'Italia, sulla nostra tradizione e il nostro spirito animale» e poi «Non bisogna essere superficialmente ottimisti, ma nemmeno sensazionalisti come l'articolo di oggi sul New York Times».
Di sicuro l'italiano medio è dotato di uno spiccato "spirito animale", quello che gli permette di sopravvivere nella giungla che il nostro paese rappresenta, sotto molti aspetti. Inutile stare qui a descrivere le svariate difficoltà che persistono, tutti noi le viviamo tutti i giorni.
Negli stessi giorni Beppe Grillo si è recato in Senato per depositare 350.000 firme che appoggiano il DDL nato in seguito alla famosa iniziativa Parlamento Pulito.
Nelle stesse dichiarazioni del Presidente menzionate poco sopra, si legge «l’Italia non è quella di Grillo». Ossia tutte le persone che si dichiarano insoddisfatte, scontente, in difficoltà è per lo più una montatura.
Guarda caso oggi arriva un articolo del Corriere.it in cui si rende noto che "Gli italiani, secondo le statistiche Ue, l'anno scorso sono risultati un po' meno ricchi sia rispetto al 2005 sia al 2004. Fatto 100 il valore medio Ue, in Italia il Pil per abitante del 2004 è stato 107, nel 2005 si è abbassato a 105 e nel 2006 si è fermato a 103. In Spagna invece lo standard di potere d'acquisto ha visto un progressivo avanzamento nei tre anni presi in considerazione, per passare da 101 del 2004 fino a 105 del 2006".
Cercando informazioni a riguardo si scopre che ad inizio mese il Censis ha pubblicato il 41° Rapporto sulla situazione sociale del Paese, presentato da De Rita, presidente del Censis, definendo l'Italia come "Una poltiglia, una società mucillagine composta da tanti coriandoli che stanno l'uno accanto all'altro, ma non stanno insieme".
Simpatico direi!
Un indagine Demos-La Repubblica descrive "Un’Italia insicura, sfiduciata e stufa del vecchio che avanza".

Ma allora ha ragione Napolitano o il Resto del Mondo?

12 dicembre 2007

COSMO SkyMed

Per una volta che l'Italia (nonostante i mille problemi) produce qualcosa di importanza internazionale mi sembra il caso di darne risalto.
Qualche giorno fa è stato lanciato il secondo satellite della costellazione Cosmo SkyMed con il quale l’Italia si dota di un sistema unico al mondo per la prevenzione dei disastri ambientali, per lo studio della superficie terrestre e per la sicurezza. Cosmo SkyMed è il primo sistema di osservazione satellitare della Terra concepito per scopi duali, cioè civili e militari. I suoi quattro satelliti sono quattro “occhi” in grado di scrutare la Terra dallo spazio metro per metro, di giorno e di notte, con ogni condizione meteo. Per aiutare a prevedere frane e alluvioni, a coordinare i soccorsi in caso di terremoti o incendi, a controllare dall’alto le aree di crisi.

Sviluppato dall’Agenzia Spaziale Italiana in cooperazione con il Ministero della Difesa, COSMO SkyMed si basa su una costellazione di quattro satelliti identici, il cui vero punto di forza è la straordinaria flessibilità di utilizzo. Brevissimi sono anche i tempi di risposta, cioè il tempo necessario per configurare la costellazione in modo da ottenere immagini dell’area desiderata: da 72 ore quando si opera in condizioni di routine, fino a meno di 18 ore in condizioni di emergenza. Altro punto di forza è il breve tempo di rivista (l’intervallo tra due passaggi sullo stesso punto), inferiore alle 12 ore, che consente di monitorare costantemente l’evoluzione della situazione in una particolare area. Attualmente, nessun sistema satellitare può vantare caratteristiche così avanzate.

La realizzazione di COSMO-SkyMed ha già consentito all’Italia importanti accordi internazionali nel campo dell’osservazione della Terra nell’ambito militare e civile, in particolare con la Francia e con l’Argentina. Con quest’ultimo paese l’Agenzia Spaziale Italiana ha in corso una collaborazione nel settore civile per la realizzazione del sistema SIASGE, Sistema Italo-Argentino di Satelliti per la Gestione delle Emergenze, nato nel 2005 da un accordo tra l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e la sua omologa argentina (CONAE).

Il primo satellite della costellazione è stato lanciato il 7 giugno 2007 (io non lo sapevo, e voi? E i giornali?) dalla base statunitense di Vandenberg, in California, e ha iniziato a trasmettere a Terra le prime immagini. Il secondo è stato lanciato il 9 dicembre 2007.
Il lancio degli altri due satelliti verrà completato entro il 2009.

Info: qui o qui.

05 dicembre 2007

Italia schiava di se stessa

L'Italia è descritta come il paese più bello del mondo, dove la cultura e l'arte hanno dato il loro meglio durante migliaia di anni di storia. In ogni Comune della penisola è possibile trovare piccoli e grandi tesori, paesaggi mozzafiato. Da tutto il pianeta arrivano turisti (anche se lievemente in calo) per godere della cultura italiana, a 360 gradi, dalla cucine all'arte.
Questo vantaggio che ci è stato regalato dalla storia si sta però rivoltando contro il paese stesso. L'Italia attira per il suo passato, non per il suo presente o futuro. Questo perchè l'Italia è brava (non bravissima) a valorizzare le ricchezze già presenti, ma non riesce e non vuole a creare nuovi aggregatori di fascino.
Sono convinto che siamo troppo conservatori.
Esempio lampante è la disputa che da alcuni mesi coinvolge Torino, in cui Banca Intesa-San Paolo vorrebbe costruire un grattacelo come propria nuova sede. Sarebbe tutto pronto, il progetto c'è ed è di sicuro valore dato che l'autore è un grande come Renzo Piano. Tuttavia, dopo la presentazione, sono volate critiche colossali perchè a detta dei detrattori il grattacelo sarebbe stato uno sfregio per il panorama della città. Si sosteneva che il grattacelo sarebbe stato troppo alto e troppo vicino al simbolo della città, la famosa Mole. Peccato che i geni che sostenevano tutto ciò non avevano tenuto conto della prospettiva nel produrre la cartolina che rappresentava i propri timori. Una rappresentazione realistica dell'opera fa comprendere come quelle critiche siano realmente infondate. Di seguito l'immagine "falsa" e quella più realistica.



Dalla seconda immagine mi sembra chiaro che il grattacelo non andrebbe ad intaccare il paesaggio delle cartoline della città.
Una cosa simile sta succedendo a Milano con la serie di 5 grattacieli che da qui al 2015 dovrebbero sorgere in città, andando a coronare il sogno di ospitare l'Expo 2015. Qui i progetti sono già avviati, ma le polemiche non mancano.
Sinceramente mi sembra incredibile che città che ambiscono ad avere un ruolo europeo importante fermino dei progetti talmente importanti.
Perchè città come Londra, Parigi, Barcellona, Praga si lanciano nella costruzione di edifici sempre più moderni e belli, mentre in Italia si rimane fermi a godere delle bellezze artistiche di un tempo senza portare a termine nuove opere?
Dobbiamo capire che non possiamo sederci sugli allori e sperare che il fascino italiano persista in eterno.
I numerosi esperti d'arte dovrebbero capire che l'Italia può sposare le bellezze moderne a quelle antiche, come si sta facendo in altre importanti città.
I grattacieli possono diventare delle opere d'arte come altre. Basta vedere la Torre Agbar di Barcellona, città in cui grattaceli sempre di più si affiancano ad opere di architetti incredibili come Gaudì (foto qui).
Perchè lo stesso non può essere fatto a Milano o Torino?
Londra è un altro esempio di eterogenia di stili ed epoche. La fantastica Londra, capitale economica europea, meta di turisti, sogno di giovani stupisce alla prima visita proprio per la sua caratteristica commistione di stili uno di fianco all'altro. Sembrano stonare, ma in realtà creano un mix unico e caratteristico che, invece che annullare l'identità di una città, l'aumentano.
Noi italiani siamo sempre indietro, aspettiamo, polemizziamo e poi non concludiamo; e se concludiamo lo facciamo con il solito compromesso che sembra accontentare tutti, ma in realtà non accontenta nessuno.
Speriamo che qualcuno abbia il coraggio di guardare avanti e di andare contro tutti i vecchi professoroni, tanto legati a teorie antiquate e così tanto italiani.

21 novembre 2007

Giovani

Oggi sono riuscito a seguire la trasmissione Stella, condotta da Maurizio Costanzo e a cui spesso partecipa via webcam il caro amico blogger Luca. Tra gli ospiti odierni c'era il Ministro per le Politiche giovanili e le attività sportive, Giovanna Melandri. La sua presenza ha dato modo di parlare delle difficoltà che incontrano i giovani soprattutto sul piano economico, riprendendo la famosa dichiarazione del Ministro dell'Economia sui "Bamboccioni". In proposito è stato segnalato il sito del Ministero, che sono andato prontamente a visitare e su cui ho verificato è possibile reperire informazioni sulle iniziative dedicate ai giovani. Ricordo ai giovani di interessarsi sulla possibilità di detrarre dalle tasse fino a 990€/anno per 3 anni se intestatari di un contratto d'affitto, prevista finanziaria appena approvata.
Devo dire che è stata una puntata davvero interessante, forse proprio perché mi sono sentito coinvolto in prima persona.
Seguendo la trasmissione e i commenti degli intervenuti, però, mi è scaturita la solita critica al sistema-Italia. Infatti l'attore Nicolas Vaporidis ha fatto notare che in altre grandi città mondiali esistono delle aree edificate destinate ad alloggi per giovani a prezzi adeguati.
Ovviamente è difficile pensare che tali iniziative siano portate avanti dai privati per evidenti motivi, bensì serve un intervento statale che crei i presupposti per proposte del genere.
Perché in Italia sprechiamo energie e passiamo il tempo a discutere sulle magie di Berlusconi (l'ultima è il sostanziale cambio di nome del suo partito, presentato come scioglimento e creazione di una nuova entità) e non c'è nessuno che abbia le capacità di prendere idee di successo da chi è arrivato prima di noi (come spesso accade)????
Durante la trasmissione ho sentito tante belle parole, come spesso accade, ma sono fortemente scettico sulla loro attuazione.
La speranza è comunque sempre l'ultima a morire!

20 novembre 2007

Personal DNA

Prendendo spunto da un post sull'ultimo blog di Lorenzino mi sono messo anche io a indagare sulla mia personalità attraverso un bel test che potete trovare qui: Personal DNA.
Dopo aver risposto a un bel po' di domandine sono risultato essere questo:


Provateci anche voi...

12 novembre 2007

Sui fatti di ieri

In questo post non voglio commentare la situazione irreale e orrenda in cui si trova il calcio a causa di alcune parti estreme delle "tifoserie". Se n'è già parlato e in molti ne stanno parlando.
Invece vorrei porre l'attenzione su come i media si sono occupati della vicenda e di come abbiano diffuso le notizie.
Da ciò che si legge ora, sembra che l'omicidio sia stato causato da una tragica imprudenza del poliziotto che non ha seguito le procedure e a causa di questo ha lasciato partire dalla propria arma un colpo che ha fatalmente colpito il ragazzo ucciso. L'intervento delle forze dell'ordine è avvenuto a seguito di una rissa tra "tifosi" di opposte fazioni incontratisi in un autogrill. Al momento dell'intervento delle forze dell'ordine sembra che la rissa fosse già finita e, anzi, i ragazzi fossero già sulle loro macchine diretti verso le loro mete. Probabilmente messi in fuga dalle sirene della stessa polizia.
Ieri mattina invece la notizia veniva divulgata con titoli del tipo: "Tragedia sull'A1, Italia sotto choc per il tifoso ucciso da un agente".
Secondo me è da condividere l'affermazione di Gianluigi Buffon che dice:"il contesto in cui è avvenuta la morte del tifoso laziale "non ha nulla a che vedere con i tragici episodi costati la vita di Spagnolo o Raciti. Non ha nulla a che vedere con il calcio. Sarebbe potuto accadere anche all'uscita da una discoteca. Bastava che si incontrassero due gruppi di persone con delle sciarpe al collo".
In effetti non è stato il classico scontro tra polizia e "tifosi-violenti" fuori dallo stadio o per le vie della città, bensì l'intervento di una volante al fine di sedare una rissa ed individuarne i responsabili. Interventi come probabilmente se ne vedono tanti e di cui però non si parla mai.
Perchè a questa notizia è stato dato tanto risalto? Perchè La7 ha addirittura fatto uno speciale in diretta per parlarne? Perchè non si fa lo stesso ad ogni episodio simile?
Io credo che, vista la situazione pre-esistente, gran parte delle responsabilità su quanto successo durante la giornata sia dovuta ai mass media e su come hanno parlato dell'accaduto, causando l'ira (presente da mlto) che alcuni gruppi hanno nei confronti delle autorità. Di certo non sto dicendo che avrebbero dovuto autocensurarsi, ma raccontare i fatti come erano andati e con un minimo di coscienza, riflettendo bene sulle conseguenze delle proprie affermazioni, che poi hanno portato a tutto quello che sappiamo.
Perchè il presidente della Lazio Claudio Lotito è dovuto intervenire telefonicamente a "Quelli che il calcio" per evitare che la vicenda del tifoso biancazzurro ucciso possa portare a una criminalizzazione della polizia? Perchè non ci hanno pensato prima i media?
Non dico che il poliziotto è innocente, di sicuro ha delle colpe che vanno accertate, ma credo che la notizia sia stata colpevolmente strumentalizzata dai mass media, che spesso ricorrono al facile sensazionalismo pur di catturare l'attenzione del pubblico.

09 novembre 2007

Errata Corrige

Ieri ho scritto il post "Esperimento Fallito" in cui riportavo una notizia risultata poi non del tutto vera. La fonte da cui ho preso la notizia ha riportato una cifra errata. Inizialmente la versione pubblicata era la seguente: "il 62% dei 12 milioni di appassionati che si sono affrettati a fare il download del disco uscito un mese fa non ha sborsato nemmeno un centesimo". Invece oggi scopro che l'articolo è stato modificato dall'autrice sostituendo i 12 milioni in 1,2 milioni di appassionati. Una cifra decisamente diversa dalla precedente e che porta anche a modificare il mio giudizio sull'operazione. Non mi sento più di definirla fallimentare, ma ritengo sia necessario attendere ulteriore tempo. Gli ipotizzati 12 milioni di download in un mese (in media 400.000 al giorno) erano una base statistica sufficiente per dare un giudizio, ma 1,2 milioni appaiono oggettivamente pochi per azzardare una valutazione in merito.

08 novembre 2007

Esperimento fallito

Il 1° Ottobre i Radiohead, band nota a livello mondiale, avevano annunciato che avrebbero distribuito il loro ultimo album (in uscita il 10 ottobre) con una modalità nuova ed estrema, "play what you want": ciascun utente avrebbe potuto scaricare l'intero album ad un prezzo deciso dall'utente stesso, senza soglie minime, quindi anche a 0€.
L'esperimento era l'occasione per convincere le Major che il problema della diminuzione nelle vendite di dischi osservata negli ultimi anni era imputabile sostanzialmente ad un prezzo eccessivo dei prodotti discografici. Portandole quindi a rivedere le strategie di distribuzione, magari proponendo prodotti a prezzi più accessibili, a scapito delle distribuzioni illegali, che avrebbero perso il loro appeal principale.
Invece le rilevazioni effettuate da comScore, azienda che monitorizza il comportamento online di circa 2 milioni di "surfers" in tutto il mondo, sono state a dir poco sconfortanti.
Infatti risulta che ben il 62% dei 12 milioni di appassionati che si sono affrettati a fare il download del disco uscito un mese fa non ha sborsato nemmeno un centesimo!
In particolare solo il 12% degli acquirenti ha sborsato una cifra compresa fra 3,90 e 5,80 sterline (5,60 e 8,30 euro), davvero poco.
L'esperimento è fallito. Una delle modalità che per molti avrebbero potuto rivoltare il mercato discografico nei prossimi anni sembra sia per nulla attuabile ad altri livelli. Peccato.


- Errata Corrige -

07 novembre 2007

Sognare

L'altra sera stavo guardando in televisione un reportage sul grande Ayrton Senna e, tra le tante cose, sono stato colpito da una frase che ha detto una volta:

"Se una persona non ha più sogni, non ha più alcuna ragione di vivere.
Sognare è necessario, anche se nel sogno va intravista la realtà.
Per me è uno dei principi della vita."


Beh, come dargli torto? A questo proposito vi segnalo un video che sponsorizza il sogno di molti torinesi... sarà difficile vederlo realizzato, ma sognare è necessario!


05 novembre 2007

Notizie dalla Birmania

Girando per vari blog a cui sono affezionato ho notato che, come sempre più spesso accade, la comunità dei bloggers è sempre più efficiente rispetto ai classici organi d'informazione.
Qualcuno ha fatto caso che non si parla più della situazione in Birmania?
Mi piacerebbe sapere quante persone sono al corrente di come si sta evolvendo (o retrocedendo?) la situazione in quel paese.
La situazione era grave e, a quanto pare, non sta migliorando.
Consiglio a chi è interessato a visitare il blog Bloggers for Burma che ha l'intento di reperire notizie a riguardo. Un altro blog interessante è questo, che elenca varie fonti che forniscono notizie sull'argomento.

04 novembre 2007

Età dei Premier Europei

Ormai più di 4 mesi fa ho scritto un post riportando una piccola ricerca fatta da me stesso, riguardante le differenza di età tra la squadra di governo italiana e quella inglese, composta da poco da Mr. Gordon Brown.
Ieri ho letto una lettera spedita alla rubrica (o qualcosa di più) Italians tenuta da Beppe Severgnini sul sito del Corriere della Sera, in cui un italiano residente in Olanda faceva osservare:
In Olanda il primo ministro aveva 46 anni quando ha ricevuto l'incarico di formare il governo; in Italia si diventa leader di una grande area politica a 52 anni (Veltroni) e, nel difficile caso in cui l'attuale governo durasse in carica per cinque anni, potrebbe tentare di diventare presidente del consiglio nel 2011, a 56 anni suonati. Tony Blair, a 54 anni, si era già fatto dieci anni a Downing Street!

Il buon Beppe ha risposto che solo in 2 paesi dell'Unione Europea i premier erano nati prima della 2° Guerra Mondiale.
Così mi sono incuriuosito e ho fatto una piccola ricerca riguardo gli anni di nascita dei premier dei paesi dell'Unione Europea.
In effetti sono rimasto sorpreso dalla differenza d'età che c'è tra i nostri ultimi 2 premier (Romano Prodi e Silvio Berlusconi) e i loro colleghi europei. I due italiani risultano essere nati rispettivamente nel 1939 e nel 1936, contro una media europea (loro esclusi) che si attesta sul 1955. Tra i 16 e i 19 anni in meno!!!
Certo, l'età spesso è anche sinonimo di esperienza e capacità, però i fatti smentiscono questa teoria. Posso comprendere che in alcuni paesi relativamente giovani o emergenti sia fisiologico che la classe dirigente sia particolarmente giovane, ma se osserviamo i paesi storicamente più importanti il dato non cambia, rianendo sempre attorno al 1955.
Quindi perchè in Italia non riusciamo a scrollarci di dosso questa classe politica vecchia e immobile, proponendo qualche uomo o donna più fresco e comunque capace di condurre il Paese?

Di sotto una tabella che riassume i dati da me raccolti (non so perchè venga visualizzata così in basso!).















































































































































Paese Premier Anno di nascita
Austria Alfred Gusenbauer 1960
Belgio Guy Verhofstadt 1953
Bulgaria Sergei Stanishev 1966
Cipro Tassos Papadopoulos 1934
Rep. Ceca Mirek Topolanek 1956
Danimarca Anders Fogh Rasmussen 1953
Estonia Andrus Ansip 1956
Finlandia Matti Vanhanen 1955
Francia Nicolas Sarkozy 1955
Germania Angela Merkel 1954
Grecia Costas Karamanlis 1956
Ungheria Ferenc Gyurcsany 1961
Irlanda Bertie Ahern 1951
Italia Romano Prodi 1939
Lettonia Aigars Kalvitis 1966
Lituania Gediminas Kirkilas 1951
Lussemburgo Jean-Claude Juncker 1954
Malta Lawrence Gonzi 1953
Olanda Jan Peter Balkenende 1956
Polonia Donald Tusk 1957
Portogallo Jose Socrates 1957
Romania Calin Tariceanu 1952
Slovacchia Robert Fico 1964
Slovenia Janez Jansa 1958
Spagna Jose Luis Rodriguez Zapatero 1960
Svezia Fredrik Reinfeldt 1965
Regno Unito Gordon Brown 1951

02 novembre 2007

Dolcezza...

Perchè non farci trasportare brevemente da queste dolcissime immagini?



01 novembre 2007

Essere ingegneri (2)

Un bel po' di tempo fa ho scritto un post dedicato all'essere ingegneri.
Oggi stavo girovagando per YouTube e ho scoperto che il video che avevo postato al tempo era solo una piccola parte di quella che credo essere una puntata ("The Knack") di un cartone animato intitolato Dilbert.
Guardando i 3 video corrispondenti mi sono fatto davvero 4 risate sugli ingegneri e gli ingegneri-manager... il senso dell'umorismo non mi manca!! ^_^
Ecco la puntata in questione:







30 ottobre 2007

Moviola in campo

Dopo gli ultimi episodi torna d'attualità parlare dell'utilizzo della moviola in campo nel calcio e quindi dico la mia!
Da tempo se ne parla, ma fino a poco tempo fa nessun protagonista del mondo del calcio si era esposto più di tanto. Ora invece addirittura Fabio Capello, che da quando frequenta più le TV che i campi deve per forza dare il suo parere su tutto, si fa portavoce del movimento pro-moviola. Purtroppo, per lui quelli che nel calcio decidono tutto, Blatter e Platini in testa, questo mezzo tecnologico non è adatto al calcio. Dall'altra parte i favorevoli propongono soluzioni simili a quelli utilizzati in altri sport.
Il più nominato è il rugby, sport che per molti motivi viene sempre più preso ad esempio dal mondo del calcio. In questo sport l'arbitro può chiedere aiuto ad un altro ufficiale di gara a bordo campo nel caso di dubbi sulla realizzazione o meno di una meta. Attraverso il microfono, nel giro di pochi secondi, l'arbitro assegnerà o meno la segnatura con una sicurezza praticamente assoluta, a meno di casi davvero rari.
I gol-non-gol sono uno dei problemi del calcio e da tempo si discute di possibili soluzioni tecnologiche che risolvano i dubbi. In Fifa si discute da anni ti un sistema si sensori da piazzare nel pallone e sulle porte, ma non è mai stato deciso di iniziare una fase di test vera e propria. Sarò ingenuo o forse mi sfugge qualcosa, ma non sarebbe molto più semplice ed economico utilizzare la moviola a bordo campo? In tal caso si darebbe anche qualcosa da fare a quel povero "quarto uomo" di cui non si è ancora ben capita l'utilità. Mentre chi ha tale compito, si prende il tempo per decidere in tranquillità davanti allo schermo, tutto il pubblico può vedere 10 volte sul megaschermo dello stadio il replay è rendersi conto di cosa è successo.
Oltre a questa, esistono molte altre situazioni dubbie nel gioco del calcio che potrebbero trovare una via risolutiva attraverso l'uso della moviola. Certamente sarebbe necessario fissare delle casistiche e delle metodologie in cui sia possibile utilizzare questo strumento. Impensabile fermare il gioco ad ogni fallo o fuorigioco. Mi viene in mente per esempio di limitare l'intervento televisivo solo a casi in area di rigore, in cui l'arbitro sia in dubbio: concedere o meno il rigore, il giocatore ha simulato o no?
Il fuorigioco a mio avviso non andrebbe valutato con questo esperimento, ammazzerebbe il gioco.
Se utilizzata con parsimonia e con regole precise a mio parere la moviola a bordo campo potrebbe solo aiutare a diminuire gli errori degli arbitri (umani) e quindi le numerose polemiche che avvelenano continuamente il calcio.

Un'altra idea che credo sarebbe interessante copiare dal rugby (e da altri sport) è la possibilità di ascoltare ciò che dice l'arbitro durante la partita: si comprenderebbe il motivo per cui ha preso una determinata decisione, rendendo più chiaro il perché abbia fischiato o meno in una determinata situazione.

Ma forse tutte queste iniziative lascerebbero senza lavoro le migliaia di opinionisti sportivi sparsi in giro per la televisione italiana!

24 ottobre 2007

E Mastella dov'è?

Comincio a preoccuparmi.
Da qualche tempo leggo il seguitissimo blog del Ministro Clemente Mastella, ma ormai è da più di 10 giorni che non si fa vivo, non scrive, non commenta.
Che abbia preso paura per il DDL presentato dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio per l’editoria Ricardo Franco Levi?
Oppure è così preso dalle sue attività di governo (è Ministro, è indagato, minaccia di andarsene dalla maggioranza, Grillo lo interpella un giorno sì e uno no, è in tutte le trasmissioni televisive...)?

Ministro, la prego, ci faccia sapere qualcosa, la blogosfera italiana la attende!

23 ottobre 2007

Blogger, tranquilli...

Finalmente Ricardo Franco Levi si è svegliato e ha fatto le attese precisazioni sul DDL da lui stesso proposto riguardande l'editoria.
Come scritto su questo stesso blog, si erano insinuati dubbi nella comunità blogger italiana che aveva paura che il DDL portasse a minare la libertà di cui gode internet, almeno in Italia. Come detto il testo del DDL poteva essere interpretato in maniera sbagliata e mi auspicavo una retifica da parte dello stesso autore, che finalmente è arrivata. Ecco una parte dell'intervista fatta a Ricardo Franco Levi:
D: Il mondo dei blogger ha lanciato segnali di allarme...
R: «La legge è una legge che intende regolare il mercato dell’editoria - spiega il sottosegretario in questa intervista rilasciata all'agenzia di stampa Agr - e dunque si rivolge agli operatori del mercato dell’editoria, tutti quelli che professionalmente producono giornali, riviste, libri e dunque esclude, per definizione, i blog o i siti individuali che non sono oggetto della nostra legge. Questo è stato chiaro fin dall’inizio, visto che però c’è stata qualche preoccupazione in materia e c’è qualche margine di ambiguità possibile nella legge, io già fin da domani nel mio primo incontro con la Commissione proporrò un’aggiunta alla legge che chiarisca fino in fondo che in questa legge non ci si occupa dei blog».

D: Chi allora ha l'obbligo di registrazione nel Roc?
R: «Solo gli operatori professionali, quelli che svolgono come mestiere quello dell’attività editoriale. Il senso della legge per quanto riguarda Internet è quello di estendere ai giornali pubblicati su Internet le regole per i giornali pubblicati sulla carta stampata».

D: Quindi le preoccupazioni per chi ha un blog privato non esistono?
R: «Non esistono nella maniera piu’ assoluta. Possono stare non tra due ma tra dieci guanciali».


Tutto è bene quel che finisce bene! ^_^

19 ottobre 2007

DDL sull'editoria

Oggi Beppe Grillo pubblica sul suo blog un post abbastanza sconvolgente, in cui annuncia un DDL sull'editoria che a suo dire porterà alla morte del 99% dei blog italiani. Secondo Grillo
"La legge Levi-Prodi prevede che chiunque abbia un blog o un sito debba registrarlo al ROC, un registro dell’Autorità delle Comunicazioni, produrre dei certificati, pagare un bollo, anche se fa informazione senza fini di lucro.
I blog nascono ogni secondo, chiunque può aprirne uno senza problemi e scrivere i suoi pensieri, pubblicare foto e video. L’iter proposto da Levi limita, di fatto, l’accesso alla Rete. Quale ragazzo si sottoporrebbe a questo iter per creare un blog? La legge Levi-Prodi obbliga chiunque abbia un sito o un blog a dotarsi di una società editrice e ad avere un giornalista iscritto all’albo come direttore responsabile.
Il 99% chiuderebbe.
Il fortunato 1% della Rete rimasto in vita, per la legge Levi-Prodi, risponderebbe in caso di reato di omesso controllo su contenuti diffamatori ai sensi degli articoli 57 e 57 bis del codice penale. In pratica galera quasi sicura."

Ho subito pensato che Beppe tendesse ad esagerare per dare più enfasi alla notizia, così mi sono documentato un pizzico, leggendo anche il DDL in questione. In effetti alcuni passaggi non lasciano dubbi:

"Per prodotto editoriale si intende qualsiasi prodotto contraddistinto da finalità di informazione, di formazione, di divulgazione, di intrattenimento, che sia destinato alla pubblicazione, quali che siano la forma nella quale esso è realizzato e il mezzo con il quale esso viene diffuso" (art 2, comma 1)."
"Non costituiscono prodotti editoriali quelli destinati alla sola informazione aziendale, sia ad uso interno sia presso il pubblico".
"La disciplina della presente legge non si applica ai prodotti discografici e audiovisivi."
"Per attività editoriale si intende ogni attività diretta alla realizzazione e distribuzione di prodotti editoriali, nonché alla relativa raccolta pubblicitaria. L'esercizio dell'attività editoriale può essere svolto anche in forma non imprenditoriale per finalità non lucrative".
Insomma il DDL si applicherebbe anche ai blog amatoriali.
Cercando pareri più autorevoli del mio e di quello di Beppe Grillo sono incappato in Civile.it, sito che si occupa di legislazione. Potete leggere l'intero articolo riguardo questo DDL qui, intanto vi anticipo il loro commento conclusivo sul DDL:
Potessero, chiederebbero la carta d'identità a chiunque parla in pubblico.
Su internet il controllo è più facile. E imporre procedure burocratiche per l'apertura di un blog sarà il modo migliore per far finire l'internet italiana.
Ricordate: il DDL è uscito in pieno agosto 2007. Come tutte le leggi che vogliono migliorare la vita di tutti noi.



Ronaldinho... fenomeno unico?

Da tanto tempo si discute sulel pubblicità della Nike che hanno come protagonista il famoso Ronaldinho. Celeberrima è quella che lo vede calciare verso la porta e colpire 4-5 volte consecutive la traversa. Milioni di parole sono state scritte discutendo sulla veridicità di tale video.
L'ultima "impresa" del brasiliano è stata fare canestro calciando il pallone col piede. Di nuovo ci si chiede se il video sia originale o ritoccato, un po' come le foto dei calendari. Stavolta ci viene in aiuto un campione del passato, Evaristo Beccalossi, classe '56, dimostrando che ciò che ha fatto Ronaldinho non è poi così difficile... vedere per credere!
Di seguito il video di Ronaldinho, mentre il video di Beccalossi può essere visionato qui.

17 ottobre 2007

Novità

Dopo alcuni mesi di limbo, finalmente il carissimo Luca, blogger ormai d'annata, torna a scrivere, stavolta sulla sua nuova esperienza irlandese, ma non solo, come sempre.
Ho conosciuto il suo blog circa un anno fa, quando stavo cominciando a dar corpo al mio "Progetto Irlanda". Luca si trovava in Australia, poi si sarebbe spostato in Giordania e Yemen, testimoniando quanto il viaggio possa arricchire. E quanto il ritorno alla vita "italiana" possa essere difficoltoso.

Poi voglio segnalare un nuovo spazio creato nella parte destra di questo blog: la sezione "Aforismi e Frasi". Ad ogni visualizzazione della pagina comparirà una frase diversa... spesso sono davvero belle! Nascoste tra le migliaia di frasi disponibili ce ne sono anche 3 firmate da me... chi le troverà?

Per concludere segnalo che, controllando le statistiche di accesso al blog ho notato che ieri è stata effettuata una visita dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri... che sia stato questo blogger??


16 ottobre 2007

Bamboccioni in inglese

Ho avuto modo di scambiare due parole con alcuni amici non italiani riguardo la famosa uscita del Ministro Padoa-Schioppa ed ho avuto molti problemi nel tradurre l'espressione "Bambocci" usata dal Ministro.
Per fortuna "The Irish Times" mi è venuto in aiuto: Bamboccioni si dice "big fat mamma's boys"!

Articolo qui.

Evito qualsiasi commento sul B-Day indetto per il 1° dicembre, rischierei denunce.

11 ottobre 2007

L'Italia vista dalla Germania O_o

Violenta la ex, pena ridotta
Germania, i giudici: "E' sardo"

Un giovane sardo di 29 anni, che lavorava come cameriere ad Hannover, in Germania, ha ottenuto una riduzione di pena per "attenuanti etniche e culturali". E' la sconcertante sentenza di un giudice tedesco che ha ritenuto meno gravi le responsabilità per le sue origini. L'uomo per gelosia aveva segregato per tre settimane la fidanzata lituana, sottoponendola a violenze sessuali di gruppo, arrivando anche a orinarle addosso.
La vicenda risale a un anno fa ma è stata resa nota solo in questi giorni dal legale del giovane, Annamaria Busia, che sta tentando di fargli scontare la pena in Italia.
"Ho ottenuto una copia tradotta in italiano per il trasferimento in Italia prevista il 23 ottobre in corte d'appello a Cagliari", spiega Busia. Nella sentenza si legge: "Si deve tenere conto delle particolari impronte culturali ed etniche dell'imputato. E' un sardo. Il quadro del ruolo dell'uomo e della donna, esistente nella sua patria, non può certo valere come scusante ma deve essere tenuto in considerazione come attenuante".
Anche se le convinzioni sui sardi del magistrato hanno fatto risparmiare al cameriere almeno due anni di carcere la sentenza ha suscitato lo sdegno del suo avvocato: "E' razzismo".
Spogliata, picchiata e umiliata
Il giovane era convinto che la fidanzata lo tradisse con qualche collega. Non era vero ma nel tentativo di estorcerle la confessione, per tre interminabili settimane l'ha segregata. Dopo averla immobilizzata al letto con le manette - scrive il quotidiano L'Unione Sarda - l'ha picchiata, le ha spento le sigarette sulle parti intime, l'ha costretta a fare sesso in tre, bere aceto, iniettarsi eroina. Le sevizie non finivano qui. L'uomo le ha orinato addosso, scattando anche alcune foto ricordo. Per lui la donna aveva lasciato il lavoro. Durante la prigionia la lituana aveva pure tentato inutilmente di scappare calandosi dalla finestra con le lenzuola.
Le reazioni nell'isola
La notizia non è passata inosservata in Sardegna. "Non c'è alcuna cultura sarda di segregazione e violenza sulle donne e di gratuita perversione. Si tratta di un episodio di violenza e, come tale, da condannare", ha detto il presidente del Consiglio regionale della Sardegna Giacomo Spissu. Gli fa eco il deputato di Alleanza Nazionale Bruno Murgia. "C'è sempre un giudice stupido e ignorante, inutile sollevare un polverone sulla vicenda delle attenuanti a un cittadino solo perché di origine sarda. Le motivazioni sono talmente incredibili - afferma il parlamentare sardo - da essere ridicole".
Murgia rincara la dose. "Piuttosto, il nostro governo oltre a chiedere le scuse della Germania, dovrebbe offrire un corso gratuito di antropologia culturale. Il giudice di Hannover scoprirà così che i sardi non sono tutti zoticoni e incivili, come non tutti i tedeschi sono responsabili di aver messo gli ebrei nei forni crematori".

05 ottobre 2007

Bambocci, fuori di casa!

Ieri è esplosa la polemica. Il Ministro dell'Economia Padoa-Schioppa, nell'illustrare i benefici della futura manovra, si è applicato in una filippica contro i ragazzi che stanno ancora alle dipendenze dei genitori. «Mandiamo i «bamboccioni fuori di casa», sintetizza con estrema brutalità e molta ironia Padoa-Schioppa nel corso dell'audizione davanti alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato. Il ministro fa così riferimento alla norma che prevede agevolazioni sugli affitti per i più giovani. «Incentiviamo a uscire di casa i giovani che restano con i genitori, non si sposano e non diventano autonomi. È un'idea importante», mette in evidenza il titolare del Tesoro. Parole che accendono subito il dibattito, scavando il fosso tra riformisti e massimalisti all'interno della maggioranza.
Ma quali sono gli incentivi di cui parla Padoa-Schioppa? Il governo ha introdotto in Finanziaria la possibilità per i giovani, in un'età compresa tra i 20 e i 30 anni, di usufruire di detrazioni fiscali sugli affitti, sempre che la casa non sia l'abitazione principale dei genitori. La nuova detrazione varia dai 495,8 euro in tre anni se il reddito complessivo supera i 15.493,71 euro ma non i 30.987,41 euro, ai 991,6 euro (sempre in tre anni) se il reddito non supera i 15.493,71 euro.
Personalmente trovo tutte le critiche piovute addosso al Ministro, fuori luogo. Certo, magari l'epiteto utilizzato può creare tensioni, ma credo che invece che soffermarsi sulla forma sia più utile analizzare la sostanza. Personalmente ritengo che l'uscita del Ministro sia stata solamente un cambio lessicale rispetto al passato.
Quante volte negli anni abbiamo seguito servizi giornalistici dei vari TG nazionali che parlavano della situazione dei "mammoni" italiani! Purtroppo l'Italia è il paese delle mode e della memoria corta, quindi visto che ultimamente si è usi attaccare il governo da ogni parte, si sfrutta ogni occasione per farlo, anche questa
Il problema esposto è forse più sociologico che economico. Gli oppositori del Ministro fanno notare che dalle statistiche Istat emerge che "i giovani fino ai 34 anni sono i più frequenti precettori di bassi redditi da lavoro: lo è il 29,1% di quelli che vivono in famiglia, contro il 16,3% di quelli che ne sono usciti. Fra i precari solo il 22,7% è a capo di un nucleo familiare."
Sinceramente non mi pare che questo dato possa essere sufficiente ad analizzare il problema. Su due piedi mi sorge una domanda: quanti di questi ragazzi sotto i 34 anni, lavoratori a basso reddito, stanno magari studiando? La situazione dello studente-lavoratore che vive con i genitori è normalmente legata ad un lavoro part-time o limitato al weekend che determina inevitabilmente un reddito basso. Quindi la statistica menzionata mi pare poco interessante.
Per esperienza personale ritengo invece che la motivazione più importante che spinge i giovani a non lasciare la casa dei genitori è la comodità. Chi glielo fa fare di buttarsi in un'avventura così ardua e difficoltà come il vivere fuori, dovendosi arrangiare in tutto e per tutto?
Non credo che le misure adottate in finanziaria daranno la scossa a questa gioventù poco propensa al sacrificio e all'indipendenza, ci vuole un cambio di mentalità.
Speriamo...

04 ottobre 2007

Oltre agli sprechi, la beffa

Negli ultimi tempi si parla molto degli sprechi della Casta. Tra le spese più discusse il parco di auto blu a disposizione di Onorevoli e Senatori. Dopo che Beppe Grillo ha cominciato a comparire (tardivamente, colpevoli i soliti organi d'informazione) su tutti i giornali e televisioni, tutti i politici si sono detti pronti e attivi nel cercare di limitare le spese del governo, anche limitando il numero di auto blu.
Tralasciando scontati e negativi commenti su queste dichiarazioni, mi fa sorridere quanto successo alla scorta del Ministro degli Interni Parisi.


Rubata l'auto della scorta di Parisi
I carabinieri si erano fermati a mangiare in un locale nella zona di Fregene. All'uscita la brutta sopresa

ROMA - L’auto rubata durante la cena al ristorante. E’ successo tante volte ai comuni mortali. E’ accaduto, di nuovo, il 27 agosto scorso. Ma a subire il furto sono stati i Carabinieri. E non esponenti dell’Arma qualunque. Ma i membri della scorta del ministro della Difesa Arturo Parisi, impegnati a cena in un ristorante della zona di Fregene, sul litorale laziale. L’anticipazione è del settimane l’Espresso, che sarà in edicola venerdì. Il 27 agosto scorso, infatti, la scorta del professore, tutti Carabinieri, si ferma in un ristorante dalle parti di Fregene, sul litorale laziale. È una bella serata, gli uomini vanno a cena e lasciano l’auto blindata incustodita, spiega l’Espresso. Alla fine, la brutta sorpresa. La macchina di servizio, che segue quella del ministro in tutti i suoi spostamenti, è sparita. Carabinieri rapinati dai ladri. Nell’auto rubata, assicurano, non ci sono armi, ma solo zainetti e «qualche radiolina». Al Sismi, che organizza la scorta di Parisi, secondo quanto riferisce il settimanale «non l’hanno presa bene e vorrebbero una punizione esemplare». A difesa della scorta sembra invece che sia intervenuto il capo della segreteria del ministro, la signora Alessandra Cecchini. La Procura di Civitavecchia intanto indaga.

02 ottobre 2007

Skype delude

Acquistata nel 2005 per la bella somma di 2,6 miliardi di dollari due anni dopo non ne vale più della metà. Sembra essersi infranto così, sui taglienti scogli del mercato, la favola industriale di Skype, il servizio telefonico che permette di telefonare gratis da computer a computer. EBay, il gruppo americano leader mondiale delle aste sul Web guidato dalla presidente e ceo Meg Whitman, si è sentito - come dire - sedotto dalla tecnologia e poi abbandonato dai risultati economici della creatura di Niklas Zennström, uno dei fondatori di Skype, costretto a lasciare il posto di amministratore delegato. Lunedì eBay ha annunciato il pagamento di 530 milioni di dollari agli azionisti di Skype per perfezionare l'acquisto: avrebbe dovuto versare 1,7 miliardi. Il nuovo valore iscritto a bilancio della compagnia telefonica che funziona solo via Internet è di 1,43 miliardi di dollari.

Zennström, già lanciato nella nuova avventura delle web tv Joost, sarà rimpiazzato da Michael van Swaaij, chief strategy officer di eBay. La mossa sottolinea l'insoddisfazione della controllante per un business che fino a due anni fa prometteva mirabilia e si è invece rivelato molto fragile sotto il profilo della profittabilità, non certo della fedeltà degli utenti. Ben presto, insomma, le strategie potrebbero radicalmente cambiare o si potrebbe preparare la vendita di Skype.

Stessa musica, del resto per Vonage. Quando andò in Borsa 16 mesi fa pareva destinata a fare sfracelli e il suo co-fondatore, Jeffrey Citron, già la vedeva crescere a un ritmo tale da oscurare i tradizionali incumbent della telefonia fissa. Ma il gruppo di Holmdel (New Jersey) ha dovuto fare i conti con la realtà: il titolo è sprofondato a quota 1 dollaro dalle vette dei 17 dollari fissati dal collocamento. Nell'ultimo trimestre Vonage ha riportato perdite per 34 milioni di dollari.

Così anche Skype appare come una delle tecnologie che spopolano in Rete tra gli appassionati del nuovo modo di comunicare e surfare - di cui sono emblemi il social networking con l'esplosione dei blog, il download di brani musicali e di video - ma per le quali il consenso pressoché unanime non corrisponde a un successo commerciale e a un business sostenibile. Una recente ricerca inglese, del resto, testimoniava come la telefonia via internet è una fetta minima del mercato, appena il 3%, anche perché non è ancora diventata un'esigenza di massa effettuare lunghe conversazioni a costi bassi da un continente all'altro, cosa che rende servizi come Skype appetibili più della cara vecchia cornetta telefonica o dell'ormai vincente cellulare trasformato in pc mobile.

tratto da www.ilsole24ore.com

25 settembre 2007

Anoressia

Settimana della moda a Milano e mi pare giusto sottolineare l'ultima opera di Oliviero Toscani. Lui stesso la definisce "una sorta di urlo di Munch" contro l'anoressia, lanciato nel giorno in cui a Milano si apre la Settimana della moda. Con la ragazza nuda e scheletrica, il volto scavato come una sopravvissuta ai lager e lo sguardo perso, che campeggia su cartelloni tre metri per sei nelle grandi città, ancora una volta Oliviero Toscani non ha cercato un facile consenso, ma ha puntato allo shock. Approva in pieno il ministro della Salute Livia Turco, plaudono stilisti come Giorgio Armani e Dolce & Gabbana. Ma c'é anche chi lancia un altolà sull'uso degli ammalati a scopo di lucro o esprime perplessità sull'efficacia dell'immagine.
Lei, la protagonista della nuova campagna 'No anorexia' Nolita per il fashion brand Flash&Partner di Tombolo (Padova), si chiama Isabelle Caro, è francese, ha 27 anni appena compiuti, è alta 165 cm e il suo peso oscilla da anni tra i 25 e i 40 chili. "Soffro di anoressia da quando avevo 13 anni, conseguenza di un'infanzia difficile", dice sul suo blog Isabelle. "Voglio guarire perché amo la vita e la ricchezza dell'universo: spero che la mia foto shock faccia capire ai giovani i pericoli di questa malattia". Toscani - che denuncia il no del Corriere della Sera alla foto - racconta di aver scelto Isabelle con un normalissimo casting fotografico e di aver "costruito" l'immagine per far riflettere su un problema che, con la bulimia, riguarda oltre 2 milioni di persone, "in parte giovanissime, messe alle strette da una serie di condizionamenti che le fanno diventare vittime". Non sarà una campagna a puntate, come quella del 2005-2006 con la coppia gay che si sbaciucchiava, si toccava e arrivava a concepire un figlio: "E' una puntata sola ed è drammatica. Per ora basta quella a far riflettere".
Se Luisa Bertoncello, ad di Flash&Partner, ammette di essere "rimasta scioccata per la crudezza della verità" della foto, il ministro Livia Turco apprezza contenuti e modalità di realizzazione della pubblicità, "in grado di aprire efficacemente un canale comunicativo originale e privilegiato idoneo a favorire un'assunzione di responsabilità verso il dramma dell'anoressia". Plaude anche Armani, che vorrebbe conoscere la modella "per capire i motivi che l'hanno portata all'anoressia". "Finalmente qualcuno dice la verità sull'anoressia, cioé che non è un problema della moda ma un problema psichiatrico", commentano Dolce & Gabbana. Anche Roberto Cavalli pensa che sia "troppo facile" prendersela con la moda e che la malattia sia piuttosto espressione del "disagio dei giovani di oggi". Di campagna senza senso parla invece Fabiola De Clercq, presidente dell'Associazione per lo studio e la ricerca sull'anoressia e autrice di molti testi sull'argomento, convinta che "sia esagerato mostrare in modo così crudo quel corpo". Anche l'esperta in comunicazione Annamaria Testa si chiede "quanto la campagna possa aiutare le ragazze con problemi di anoressia e le loro famiglie". Più dura Tiziana Maiolo, che bolla l'immagine come "pornografia". Totalmente contrario Riccardo Dalle Grave, presidente dell'Associazione italiana disturbi dell'alimentazione e del peso: "Di questa malattia si muore. Se si vuole fare prevenzione sarebbe meglio aiutare le ragazze ad accettare varie taglie, anche quelle più comode". E stasera, per la finale di Miss Italia, si tornerà in via eccezionale a prendere le misure alle ragazze: obiettivo, spiega Patrizia Mirigliani, lanciare la 42 come modello europeo di taglia ideale.

08 settembre 2007

V-Day dalla Spagna

Oggi è l'8 settembre, finalmente il V-Day è arrivato!!
Girando online mi sono stupito deh fatto che, mentre in Italia non se ne parla o quasi, in Spagna seguono l'iniziativa.
Sul sito del giornale El Pais, c'è un articolo sull'argomento... mi sono permesso di tradurvelo qui di seguito:

L'informazione in Italia è controllata e maneggiata. E' risaputo in tutto il mondo. Quando frequentavo il primo anno di Giornalismo in Argentina, l'argomento della prima lezione di presentazione ai nuovi studenti era la disinformazione e il controllo dei media di informazione. L'esempio fu l'Italia. Si! L'Italia e Berlusconi. Era il 1994 e, nonostante siano passati diversi anni, grazie al destino mi ritrovo trapiantata in Italia, testimone di questa realtà a cui non tutti sono indifferenti. Il prossimo 8 settembre in tute le città italiane si raccoglieranno firme per un disegno di legge popolare chiamato "Parlamento Pulito". Questo giorno è stato ribattezzato V-DAY: Vaffanculo Day. L'idea è di restituire al Parlamento degli uomini politici onesti, disinteressati e capaci di rappresentare le necessità dei cittadini. Il progetto di legge si riassume in 3 punti:
  • No ai 25 parlamentari condannati;
  • No ai parlamentari di professione;
  • No ai parlamentari eletti dai segretari di partito.
L'iniziativa è promossa da Beppe Grillo, comico italiano, censurato da anni dai media. Attualmente (31 agosto, NdM) più di 170.000 cittadini si sono iscritti sul blog www.beppegrillo.it che si posiziona al 13° posto della classifica dei siti più letti al mondo. La cosa curiosa è che i mass media sono assenti. Sul famoso sito www.youtube.com basta cercare "v-day" e si trovano migliaia divideo ce promuovono l'evento. Incredibilmente malgrado ciò, nessuno parla di tale notizia: nè giornali, nè televisioni, nè radio. Silenzio assoluto. Sembra che non succeda nulla è in realtà conferma la limitata libertà di stampa.


No comment. Potete leggere l'articolo originale qui.



03 settembre 2007

V-Day

Dato il silenzio della stampa italiana e dei 'giornalisti', è necessario fare pubblicità all'evento dell'8 settembre.
L'informazione è libera. La rete è libera. La rete è informazione.

'L'8 settembre sarà il giorno del Vaffanculo day, o V-Day. Una via di mezzo tra il D-Day dello sbarco in Normandia e V come Vendetta. Si terrà sabato otto settembre nelle piazze d’Italia, per ricordare che dal 1943 non è cambiato niente. Ieri il re in fuga e la Nazione allo sbando, oggi politici blindati nei palazzi immersi in problemi “culturali”. Il V-Day sarà un giorno di informazione e di partecipazione popolare.'

L'8 settembre in diverse piazze italiane si raccolgono le firme per la legge d'iniziativa popolare 'Parlamento Pulito':

1- NO AI PARLAMENTARI CONDANNATI - No ai 25 parlamentari condannati in parlamento - Nessun cittadino può candidarsi in parlamento se condannato in via definitiva, o in primo e secondo grado in attesa di giudizio finale.

2- DUE LEGISLATURE - No ai parlamentari di professione da 20 a 30 anni in parlamento - Nessun cittadino italiano può essere eletto in parlamento per più di due legislature. La regola è valida retroattivamente.

3- ELEZIONE DIRETTA - No ai parlamentari scelti dai segretari di partito - I candidati al parlamento devono essere votati dai cittadini con la preferenza diretta.

Iscriviti al V-Day sul blog www.beppegrillo.it

Per vedere dove sarà il ritrovo nella tua città clicca qui.

Sottolineao che è un'iniziativa a-politica.

30 agosto 2007

Kennet Foster

Esseri in Movimento e La7 sostengono la Campagna per Salvare Foster dalla pena di morte il prossimo 30 agosto.

LA STORIA
Kenneth Foster è detenuto nel braccio della morte in un carcere Texano.
Ogni persona rinchiusa nel braccio della morte ha una storia da raccontare, ma quella di Kenneth è forse uno degli esempi più chiari di quanto sia sbagliato un sistema che condanni le persone alla pena capitale.

Foster è vittima di una legge iniqua, la "law of parties", la quale stabilisce che un individuo sia “responsabile di un crimine commesso da altri qualora egli abbia agito con l'intenzione di promuovere o assistere il compimento di tale crimine” e permette alla giuria di condannare a morte un uomo anche se non ha ucciso o intendeva uccidere qualcuno.

Nel caso di Kenneth, è stato provato che lui non era sulla scena del crimine ma stava sull’automobile che era stata usata per la fuga. Nonostante il fatto che lui dichiari che neppure sapeva che era stato commesso un crimine, è stato condannato a morte. La famiglia di Kenneth non ha potuto permettersi un avvocato privato (negli Stati Uniti una buona consulenza legale può costare centinaia di migliaia di dollari) e la sua corte ha incaricato avvocati che non erano all’altezza del compito. A due dei quattro giovani accusati del crimine sono state date sentenze più leggere, per evidenza del caso. L’uomo che ha premuto il grilletto è già stato giustiziato lo scorso anno.
L’uomo che è stato ucciso era un bianco, e figlio di un avvocato locale. Il colore della vittima e il colore dell’accusato (Kenneth è nero) pesa gravemente nella decisione se una giuria propende per la pena di morte, negli Stati Uniti.

Aveva solo 19 anni al momento del crimine, andava al college ed era un musicista di talento (partecipava a una locale “street gang”, l’origine del suo destino).

Kenneth ha usato in modo proficuo i suoi 11 anni passati in prigione studiando teologia, filosofia, yoga, sociologia e diventando anche un esperto sulle leggi del Texas.
Non solo lavorando attivamente sul suo caso, ma lavorando anche per salvare altri compagni di prigione dalla pena di morte. Lui e altri compagni hanno fondato “Drive”, un movimento che si oppone all’andare alla “camera della morte” in modo pacifico, ma anzi combattendo fino alla fine.

L’esecuzione di Kenneth stata è fissata il 30 agosto prossimo.
Quest’anno sono state giustiziate 17 persone nel solo Texas, altre 8 sono in lista per l’esecuzione entro fine agosto.
Il caso di Kenneth ha ricevuto l’attenzione da tutto il mondo, soprattutto per la chiara mancanza di prove contro di lui, ma anche per i numerosi appelli dei suoi familiari, i suoi amici e tante altre persone che si sono mobilitate in suo aiuto.

29 luglio 2007

La Casta - Bis

Nuova intervista ai due autori del libro "La casta: i costi della Politica" di cui ho già parlato in passato in un altro post.
Quasi 1 ora di chiacchierata con Rizzo e Stella che ci raccontano qualcosa in più della Casta politicia italiana.

Guardate qui.

23 luglio 2007

Politici e Soap

Che il mondo politico italiano sia particolarmente interessante lo si è ormai capito da tempo, ma non finisco mai di sorprendermi per le figure che i nostri rappresentanti rimediano.
L'ultima è apparsa addirittura sull'autorevole New York Times in un articolo intitolato: "In Italy, Politicians Agree on Saving a Soap Opera" ("In Italia i politici concordano sullo salvare una Soap Opera"; per leggerlo cliccate qui).

21 luglio 2007

Chi è Mandela???

Io faccio fatica a credere che i video delle Iene siano reali.



Chi è Mandela?
Cos'è Guantanamo?
Cos'è l'effetto serra?
Cos'è la Consob?
Cos'è il Darfur?

18 luglio 2007

Referendum

Torno ancora a parlare della raccolta firme per il Referendum Elettorale di cui potete trovare tutte le informazioni sul sito www.referendumelettorale.org.
Sabato sera ero in giro con amici e ho visto il tavolino dell'organizzazione e mi sono fiondato a firmare. Andateci anche voi!!
Questo post è invece dedicato ad un'affermazione pubblicata su Repubblica del di un politico ben noto e che dovrebbe far riflettere chiunque sulla serietà dei nostri politici e sul significato che questo referendum ha. Vi riporto solo una risposta data da Mastella, il resto potete leggerlo qui.
Alle Politiche invece potreste ritrovarvi una legge elettorale frutto del Referendum, che Veltroni non ha escluso.
E' un peccato capitale se il Parlamento abdica alla sua potestà di darsi nuove regole elettorali. Noi continueremo a batterci per un sistema proporzionale, disponibili ad innalzare lo sbarramento fino al 5%, sia a livello nazionale che locale. [...] Col referendum per noi si materializzerebbe un bivio: o vita o morte. E questa volta non lo diciamo per alzare la voce o il prezzo. Sia chiaro: a quel punto è crisi. E cambiano equilibri e alleanze.
Andreste dall'altra parte, anche a costo di portare il Paese al voto con la vecchia legge elettorale?
Andremmo con gli altri se la nostra parte politica non garantisse la nostra sopravvivenza. E anche con il sistema in vigore. Mi spiacerebbe. Ma devo proteggere me e i miei amici.

e anche le poltrone aggiungo io!
Bel discorso di una persona che mette davanti le idee alle poltrone... lui difende se stesso e i suoi amici, ma chi difende noi dai politici?????

10 luglio 2007

L'anti iPhone

In un periodo in cui tutti parlano dell'innovativo prodotto Apple, voglio andare contro corrente.
Non tutti possiedono un computer anche se quasi tutti possiedono un telefono cellulare che, però, del computer non ha ancora tutte le caratteristiche. La parola d'ordine è: fondere. A fare da apripista è stato l'iPhone, sbarcato qualche giorno fa negli Stati Uniti monopolizzando l'intero ambito mediatico, e non solo, che ruota intorno alla comunicazione. L'alternativa, però, è già alle porte. Si chiama «Neo 1973». E' in arrivo quello che i più influenti blog tecnologici hanno già batezzato l'«anti-iPhone», il primo telefonino open source che utilizzerà il sistema operativo Linux, senza limiti di espansione. Consente all'utente di cambiare, a proprio piacimento, sia il software che l'hardware. Il costo? 300 dollari per l'apparecchio telefonico di produzione taiwanese, che peraltro è già sul mercato nella sua versione base per gli sviluppatori.
Fin dalla sua presentazione a Las Vegas a inizio anno «Neo 1973» ha fatto molto parlare di sè. E' stato descritto come «una vera e propria rivoluzione nel settore delle telecomunicazioni». E' infatti il primo smartphone ad adottare una piattaforma aperta di Linux, detta "OpenMoko". Il gruppo industriale di Taipei "FIC" (la sigla sta per First International Computer) ha riposto grandi speranze nella versione indirizzata per ora agli sviluppatori. A differenza dell'oramai famosissimo iPhone della Apple il nuovo strumento tecnologico consente all'utente di esercitare un pieno controllo sull'hardware e sul software. Da lunedì è stato lanciato in due versioni: Neo-base e Neo-advanced, con tutti gli strumenti necessari allo sviluppo, rispettivamente a 300 e 450 dollari (circa 220 e 330 euro) . "Neo 1973", (la data indica la prima realizzazione di un telefono portatile da parte di Marty Cooper trentaquattro anni fa), può già essere acquistato sul sito web della stessa FIC. La seconda generazione, ovvero la variante commerciale del "telefonino-libero" per il consumatore approderà invece nei negozi ad ottobre 2007.
Per 300 dollari (l'iPhone ne costa 599 circa 440 euro), lo sviluppatore interessato entrerà in possesso di uno smartphone dotato di schermo a colori touch-screen ad una risoluzione di 640 per 480 pixel (VGA) con un'ampiezza diagonale di 2,8 pollici; connettività Bluetooth/Wi-Fi e memoria espandibile con schede Micro-SD da 128 MByte di cui una SanDisk da 512 MByte che sarà inclusa nella confezione del modello base. Utilizzerà come sistema operativo una distribuzione Linux appositamente pensata per questo tipo di dispositivi e intende porsi come seria alternativa ai sistemi operativi quali Windows Mobile e Symbian. Il terminale radiotrasmette su quattro frequenze GSM e supporta GPRS. La variante beta non dispone per ora di WLAN, a differenza dell'iPhone, ma in cambio trasmette con Bluetooth 2.0. Con dimensioni pari a 120,7 per 62 per 18,5 millimetri si baserà su un processore a basso consumo ARM della Samsung da 266 MHz. Inoltre, Neo è dotato di due accelerometri 3D, che consente all'interfaccia di cambiare automaticamente a seconda di come si orienta il dispositivo; di uno slot USB 1.1 client e host, che permette quindi anche l'installazione di periferiche e la gestione delle stesse.
Interessante è sicuramente anche il concetto che ruota attorno all'innovativo telefono, diventato oramai una star tra i blogger. Non a caso lo slogan scelto da OpenMoko è "Free the phone" (libera il telefono); per 450 dollari (più spese di spedizione) gli appassionati potranno anche farsi arrivare l' «Advanced-Set», una valigetta con tutto il necessario per assemblare Neo da casa. La parola d'ordine in questo caso, sottolinea FIC assieme al progetto OpenMoko, è «hackerare», andando consapevolmente contro quelle «piattaforme chiuse», come è invece il caso dell'iPhone. Insomma, sarà l'utente l'unico ad avere il potere sul suo apparecchio. Questo potrà elaborare il proprio software ed installarlo poi sul suo telefono.
«E' senza dubbio un interessantissimo progetto e potrebbe avere un ottimo riscontro anche sul mercato», dice l'analista Stuart Carlaw, dell'inglese «ABI-Research», una delle più importanti società per le ricerche di mercato nel settore delle nuove tecnologie. Carlaw, però, si dice anche scettico che il nuovo prodotto possa imporsi nel vasto mondo delle telecomunicazioni in tempi brevi. Di altro avviso il manager di OpenMoko, Sean Moss-Pultz, e il suo team, fortemente intenzionati a commercializzare Neo 1973 come "computer mobile" e non semplicemente come un gadget telefonico. Per il 2008 OpenMoko ha già annunciato la presentazione di ulteriori tre apparecchi.

29 giugno 2007

Gordon Brown e la sua squadra

Come sapete Tony Blair ha deciso di dare le dimissioni da Primo Ministro del Regno di Sua Maestà e al suo posto la Regina ha incaricato Gordon Brown.
Visto che una delle critiche che più spesso ultimamente porto dalle pagine di questo blog alla nostra politica è quella di essere formata da persone poco giovani, ho pensato di controllare l'età media della nuova squadra di governo che Gordon Brown ha messo in piedi e confrontarla con quella di Romano Prodi.
  • Gordon Brown - Primo Ministro, nato il 20 febbraio 1951, anni 56.
  • Alistair Maclean Darling - Economia, nato il 28 novembre 1953, anni 55.
  • Jacqueline Jill 'Jacqui' Smith - Interni, donna, nata il 3 novembre 1962, anni 45.
  • David Wright Miliband - Esteri, nato 15 luglio 1965, anni 42.
  • Alan Arthur Johnson - Sanità, nato il 17 maggio 1950, anni 57.
  • Peter Gerald Hain - Lavoro e delle Pensioni, nato il 16 febbraio 1950, anni 57.
  • John Whitaker Straw - Giustizia, nato il 3 agosto 1946, anni 61.
  • Desmond Henry Browne - Difesa, nato il 22 marzo 1952, anni 55.
  • James Mark Dakin Purnell - Cultura, Media e Sport, nato il 2 ottobre 1970, anni 37.
  • Edward Michael Balls - Scuola e l'Infanzia, nato il 25 febbraio 1967, 40 anni.
  • Ruth Maria Kelly - Trasporti, donna, nata il 9 maggio 1968, anni 39.
  • Douglas Garven Alexander - Sviluppo Internazionale, nato il 26 ottobre 1967, anni 40.
  • Hilary James Wedgwood Benn - Ambiente, alimenti e affari rurali, nato il 26 novembre 1953, anni 54.
  • John Matthew Patrick Hutton - l'Impresa, nato il 6 maggio 1955, anni 52.
  • Hazel Anne Blears - Comunità e governo locale, donna, nata il 14 maggio 1956, anni 51.
  • Shaun Anthony Woodward - Irlanda del Nord, nato il 26 ottobre 1958, anni 49.
  • John Yorke Denham - Innovazione e Università, nato il 15 luglio 1953, anni 54.
Con un rapido conto si osserva che l'età media di poco superiore ai 49 anni.
  • Romano Prodi - Primo Ministro, nato il 9 agosto 1939, anni 68.
  • Massimo D'Alema - Ministro degli Esteri, nato il 20 aprile 1949, anni 58.
  • Giuliano Amato - Ministro dell'Interno, nato il 13 maggio 1938, anni 69.
  • Clemente Mastella - Ministro della Giustizia, nato il 5 febbraio 1947, anni 60.
  • Tommaso Padoa-Schioppa - Ministro per l'Economia e la Finanza, nato il 23 luglio 1940, anni 67.
  • Pierluigi Bersani - Sviluppo economico, nato il 29 settembre 1951, anni 56.
  • Fabio Mussi - Università e Ricerca, nato il 22 gennaio 1948, anni 59.
  • Giuseppe Fioroni - Istruzione, nato il 14 ottobre 1958, anni 49.
  • Emma Bonino - Commercio Internazionale, donna, nata il 9 marzo 1948, anni 59.
  • Cesare Damiano - Lavoro e Previdenza sociale, nato il 15 giugno 1948, anni 59.
  • Paolo Ferrero - Solidarietà Sociale, nato il 17 novembre 1960, anni 47.
  • Arturo Parisi - Difesa, nato il 13 settembre 1940, anni 67.
  • Paolo De Castro - Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, nato il 2 febbraio 1958, anni 49.
  • Alfonso Pecoraro Scanio - Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare, nato il 13 marzo 1959, anni 48.
  • Antonio Di Pietro - Infrastrutture, nato il 2 ottobre 1950, anni 57.
  • Alessandro Bianchi - Trasporti, nato il 28 gennaio 1945, anni 62.
  • Livia Turco - Sanità, donna, nata il 13 febbraio 1955, anni 52.
  • Francesco Rutelli - Beni e attività Culturali, nato il 14 giugno 1954, anni 53.
  • Paolo Gentiloni - Comunicazioni, nato il 22 novembre 1954, anni 53.
Il risultato? Età media sopra i 57 anni, in cui solo il più giovane (!) è sotto la media dei colleghi inglesi.

Concludo con un eloquente termine matematico... C.V.D.