12 novembre 2008

Obama

Un paio di anni prima di raggiungere il successo alle elezioni presidenziali, Barrack Obama ci dava degli indizi sulla propria spiccata inteligenza!



fonte: http://termometropolitico.wordpress.com/

28 ottobre 2008

Sofia e gli Ultras Italia

Riporto l'intervento di una persona, letto su un forum online.

Premesse obligate:

1) ho seguito per diversi anni la Nazionale con il "cosiddetto" movimento definito Ultras Italia, fino a non molto tempo fa;
2) come si dice per i fumatori "almeno per il momento ho smesso", per una serie di ragioni che esporrò più avanti;
3) ho fatto politica a destra e di destra resto ma lo stadio e la politica credo non debbano coincidere;
4) ho parlato con alcuni dei dei presenti a Sofia e credo sia corretto precisare diverse cose perchè sulla fattispecie si sono dette e scritte un sacco di inesattezze.

In Inghilterra, in Germania, in America ed in qualsiasi Paese normale si insegna ad amare la propria nazione cominciando dai piccoli, peraltro imparando a rispettare anche quella degli altri ; un democratico , un repubblicano o un labourista mai sputeranno sulla loro terra. In una "Italietta" dove sventolare una bandiera tricolore porta a farsi identificare come "fascisti qualcosa non va e non è da stranirsi se quasi solo alcuni di destra si dichiarano nazionalisti.
Ultras Italia (nome dato dalla stampa al movimento), come discendenza di questo assunto, è, quindi, da sempre composta da molti militanti o simpatizzanti di destra per una ovvia più facile identificazione ma, badate bene, anche da "apolitici" e addirittura da pochi che si dichiarano di sinistra. Non è mai stato un partito nè è mai stata chiesta una tessera, essendo un discorso "di stadio"; ricordo chi cantava l' inno con il braccio teso (sulla cui opportunità tornerò al riguardo) e chi preferiva farlo altrimenti, magari con la mano sul cuore. Unica regola non portare simboli di club ma solo un tricolore con il nome della città, per evitare ruggini da campionato.
Dopo la vittoria di Berlino a Germania 2006 è stato una proliferare di facce dipinte, gente con maglietta e trombetta vinte con i punti del "Lidl" e clowns che elemosinavano una inquadratura tv. Il problema, per me, non erano i definiti "Ultras Italia", ma l' ambiente intorno che, nel complesso, assomigliava ad un grottesco "Carnevale", perfetto per confermare il detto "pizza, spaghetti e mandolino". Funiculì funiculà e addio alla propria dignità; ultras o tifosi, ognuno secondo il suo, sì ma pagliacci pronti per il circo mediatico no.
Ora di violenza al seguito della Nazionale se ne è vista, in questi anni, davvero poca... i paragoni con gli "hooligans" anni '80 fanno strabuzzare gli occhi, gente che in migliaia metteva sotto assedio città per giorni.
A Sofia vi è stata una rissa con i locali in un pub del Centro in zona universitaria dove si sono presentati diversi "indigeni" in assetto poco amichevole. Dopo il gruppo è stato scortato fino allo stadio e qui fatto oggetto di lanci di "bombe carta", lanci di oggetti e "cariche" di bulgari che tentavano di scavalcare e sfondare divisori. Nella calca è stato sottratto (tirandolo, peraltro, dall' esterno, in modo vigliacco) un mezzo drappo tricolore, recante proprio il nome della nostra città [Verona, NdM].
Per risposta è stata incendiata una bandiera bulgara, come mostrato da giornali e tv i quali hanno pubblicato decine di foto di celtiche e svastiche nel settore bulgaro descrivendole come immagini del settore ospite.
In sintesi, i bulgari hanno provocato una rissa in centro, hanno tentato in qualche centinaio di sfondare divisori, hanno lanciato oggetti e grossi petardi, hanno sottrato e bruciato mezzo drappo tricolore ed hanno esposto decine di simboli nazisti. I nostri conanzionali sono stati aggrediti a più riprese ma sono diventati i presunti colpevoli.
La sinistra li ha criminalizzati definendoli figli del clima culturale del centrodestra ed esimi esponenti della destra, da un sindaco di una metropoli che gira con la croce celtica al collo ad una alta carica istituzionale che non troppi anni fa salutava romanamente (foto e video lo testimoniano), li hanno "scaricati" come "feccia" lontana anni luce dalle loro giacche doppiopetto.In definitiva, la comitiva dei fans azzurri è stata ggredita e, poi, disconosciuta da tutti ma questo era prevedibile, così come che menti "illuminate" ( da un cerino?) tirassero fuori la Curva Sud di Verona, come madre di tutto il nazifascismo della Penisola. Qualche manifestazione di mussoliniana memoria si è vista spesso ma se la nostra tifoseria è gemellata con fiorentini e doriani, curve con maggioranza non certo composta da " camerati", vuole dire che l' aspetto tifoso è sempre venuto prima e viene prima delle appartenenze politiche come, per me, deve essere.
Altre sono le curve-partito, non la Sud; se diversamente fosse, ai viola o ai blucerchiati si sarebbero preferiti gli ostili catanesi o interisti, ad esempio. Credo che nessuno di noi abbia mai chiesto sospettosamente al vicino di posto chi abbia votato alle ultime elezioni perchè la sciarpa gialloblù è sempre venuta prima ed è, logicamente, vista come elemento sufficiente per creare un vincolo di solidarietà più alto. Non mi porrei mai il quesito se stare dalla parte di un "butel" dell' Hellas politicamente schierato diversamente da me o di un "destroide" juventino, ci mancherebbe altro!
Inoltre, per ideali "neri" o "rossi" decine di giovani, trascinati in una guerra civile, spesso per giochi di potere di altri, hanno pagato con lutti, carcere e altre tragedie umane , prodotte o subite ma sempre tali, che poco hanno da spartire con ventidue in mutande che prendono a calci un pallone. Sapere che per sensazionalismo giornalistico alla Biscardi e/o bassi giochi politici di destra e di sinistra quasi tutti speculano sulla nostra fede calcistica, pronti a "corteggiarci" solo in campagna elettorale o definirci "la magnifica cornice della curva" solo in apertura di collegamento , dovrebbe farci drizzare le antenne e farci evitare questi "trappoloni". Serve testa, tanta, per non diventare "carne da macello".
I nostri ideali, indipendentemente da quali essi sono, teniamoceli dentro orgogliosamente ma non mischiamo lo stadio e gli spalti con Montecitorio. Una bandiera, un braccio alzato, un pugno chiuso ed ecco che chi ci blandiva ci vende per quattro soldi dipingendoci come la "mala pianta" da estirpare. Sorry per la lunghezza del post ma credo che alcune cose circa Sofia e gli sproloqui susseguenti andassero precisate per amore di verità.

fonte: http://bondolasmarsa.easyfreeforum.com

07 settembre 2008

Il Papa: «In Italia c'è bisogno di nuovi politici cattolici»

Ma anche no!!

Perchè???

Nell'omelia il Papa ha esortato la Chiesa e i cattolici a tornare ad «essere capaci di evangelizzare il mondo del lavoro, dell'economia, della politica» che - ha sottolineato - «necessita di una nuova generazione di laici cristiani impegnati, capaci di cercare con competenza e rigore morale soluzioni di sviluppo sostenibile».


Cos'è una nuova reconquista? Forse il Papa non si è reso conto che l'epoca dei Conquistadores è passata da un bel po'!

04 agosto 2008

Quanto uomo/donna sei?

E' palese che uomini e donne hanno comportamenti diversi in molti aspetti della propria vita.
Mike ha pensato di sfruttare la cronologia del browser per definire la percentuale di mascolinità/femminilità di ognuno.

Vi basta andare sul sito MikeonAds.com e cliccare sul pulsante "Start Analyzing My Browsing History" e nel giro di pochi secondi avrete la risposta.

Per la cronaca sul mio pc del lavoro sono risultato:

Likelihood of you being FEMALE is 81%
Likelihood of you being MALE is 19%


Mah...

01 agosto 2008

Accanimento? Disinformazione?

Da tempo i tifosi dell'Hellas Verona sostengono la tesi secondo cui verso di loro ci sia un accanimento mediatico mirato.
Quante volte sui giornali si legge che la Curva del Verona si è macchiata di cori razzisti (anche contro giocatori non di colore!)?
Cercando su Google si ottengono questi risultati in merito: clicca qui.
Che cori beceri! Quelli del Verona sono proprio dei nazisti!
In realtà è tutta la città ad essere razzista, hai sentito di quel ragazzo ammazzato di botte proprio da dei neo-nazisti in pieno centro?
Ti ricordi dell'aggressione di matrice xenofoba denunciata dal signor Marsiglia che poi si è scoperto essere totale invenzione del succitato???
Insomma, ogni episodio che può essere ricondotto a motivazioni di tale genere viene enfatizzato dai media, fino a inculcare nella gente la convinzione che nessun "diverso" possa vivere e lavorare a Verona.
Come mai non trovo in prima pagina la notizia che a Torino sabato notte almeno 200 giovani hanno cercato di linciare sette vigili urbani che elevavano contravvenzioni per divieto di sosta?
Perchè non ho letto in prima pagina che a Bologna il 30 maggio è iniziato il processo di 18 naziskin responsabili di aggressioni a extracomunitari, ebrei e omosessuali, risse allo stadio, traffici con gruppi hitleriani internazionali?

Io un'idea ce l'ho...

Tornando al calcio, qualcuno deve spiegarmi perchè nessun organo di informazione nazionale ha quantomeno criticato quanto successo l'altra sera durante il Trofeo Tim, che vedeva impegnate Milan, Inter e Juve.
Girovagando su Internet si viene a sapere ciò che dallo schermo televisivo non si è sentito e visto.
Innanzitutto un colorito scambio di opinioni tra i tifosi della Juve e Carlo Ancelotti, allenatore del Milan. La Curva ha innalzato il canto "un maiale
non può allenare" e il buon Carletto, solitamente pacato, ha risposto silenziosamente mostrando il dito medio.
Vabbè, scaramucce tra rivali.
Ben più grave è invece l'atteggiamento che gli organi di informazione hanno avuto nei confronti di un altro episodio che ha coinvolto sempre la Circa della Juve.
Questa volta i cori sono stati innalzati contro Balotelli (giocatore di colore dell'Inter) con "non esiste un negro italiano" e contro Stankovic apostrofato come "zingaro di merda" (cerchiamo su Google)

Invece di denunciare vengo a sapere che la Gazzetta si è rivolta ai tifosi della Juve con queste parole e con questo tono affettuoso e pedagogico:

"Cari ragazzi, anche se magari quello ceh cantate non riflette i vostri pensieri ed è quindi un inutile tentativo di intimidire gli avversari, provate a ricordare che la vostra curva è intitolata a Gaetano Scirea..."

Io noto una leggera differenza di trattamento...

04 luglio 2008

Guinness dei Primati

Ci siamo riusciti!

Abbiamo stabilito un Guinness dei Primati per il maggior numero di download di un programma effettuato nell'arco di 24 ore. Con il vostro aiuto abbiamo raggiunto 8.002.530 download.



Mappa dei download

26 giugno 2008

Danny Ferrone

Ho scoperto solo oggi la lotta che sta portando avanti Danny Ferrone, ragazzo di 23 di Chicago affetto da Fibrosi Cistica dall'età di 2 anni.
Ho controllato su Wikipedia:
Questa patologia si caratterizza per un anomalia nel trasporto del cloro nella membrana delle cellule delle ghiandole a secrezione esterna. Di conseguenza queste ghiandole secernono un muco denso e vischioso e quindi poco scorrevole. Negli organi interessati,le secrezioni mucose, essendo anormalmente viscide, determinano un'ostruzione dei dotti principali, provocando l'insorgenza di gran parte delle manifestazioni cliniche tipiche della malattia, come la comparsa di infezioni polmonari ricorrenti, di insufficienza pancreatica, di steatorrea, di stati di malnutrizione, di cirrosi epatica, di ostruzione intestinale e di infertilità maschile.

Sul suo sito, Danny dice di non essere mai stato ricoverato a causa di complicazioni legate alla malattia. Sostiene che questo è dovuto soprattutto alla molta atività fisica che ha sempre praticato fin da piccolo: calcio, baseball, basket, arti marziali e BMX. L'allenamento dovuto all'attività sportiva gli ha permesso di prolungare il suo stato di salute.
Tuttavia, all'inizio del college la situazione ha iniziato a peggiorare fino ad ora, portandolo ad avere una capacità polmonare dimezzata rispetto la norma. Nonostante ciò Danny continua ad allenarsi per cercare di rimandare la degenerazione della malattia.
Sul sito si legge:
I medici non hanno la risposta o una soluzione. Tuttavia c isono molti brillanti scienziati che stanno lavorando per trovare una possibile cura alla malattia. Ma i loro progressi sono ostacolati dalla mancanza di fondi e risorse.
Mi fa stare troppo male ascoltare ciò e vedere voi coraggiosi soffrire! Questo è il motivo per cui sto per far terminare le vostre sofferenze! Sto per trovare la cura per questa malattia o morire cercando di farlo!
Finanzierò quei ricercatori che conoscono e comprendono la Fibrosi Cistica, così potranno curare la malattia. Possono ed eventualmente lo faranno. Tutto ciò di cui hanno bisogno sono fondi.

Per farlo Danny si sta preparando per partecipare all'Ironman Championship a Kona, Hawaii. Lui stesso dice che la ragione che lo spinge ad affrontare tale gara è il fatto che tutti lo ritengono impossibile. Per prepararsi al meglio in una sfida definita "impossibile" oltre che molto rischiosa dagli stessi medici che lo seguono da tempo, Danny ha trascorso un lungo periodo ad Austin, in Texas, dove il clima è simile a quello che troverà a Lubbock, sulle rive del Lago Buffalo Spring che ospiterà le tre prove (9-10 ore sotto sforzo per quasi 2 chilometri a nuoto, 90 in bici e 21 di corsa). Le sue tabelle di allenamento sembrano quelle di un olimpionico. A cambiare è il recupero: le difficoltà di assorbimento provocate dalla fibrosi cistica lo obbligano a mangiare 7-8 volte al giorno per coprire un fabbisogno di gran lunga superiore alla norma.
Un'impresa al limite dell'impossibile per persone sane, figuriamoci per lui.

Il suo sito è questo: http://www.fightforever.org/main/wesite.html. vi potete trovare informazioni su Danny e sulla sua fondazione.

FIND A CURE OR DIE TRYING...

20 giugno 2008

Onde elettromagnetiche

Da anni si discute se i campi elettromagnetici in cui siamo sempre più immersi siano più o meno dannosi per la salute umana.
Ai tempi dell'università un docente di Campi Elettromagnetici ricordo ci disse:"Non ci sono prove scientifiche che provino che i Campi Elettromagnetici facciano male".

Bene, prendiamo atto di tutto ciò, ma osserviamo che un minimo effetto le onde generate dai cellulari lo producono:


13 giugno 2008

Ah, questo è marketing!

Stamattina, leggendo come di consueto il sito del Corriere, mi sono imbattuto in una notizia con titolo "Firefox sta per superare Explorer".
Nell'articolo Mike Schroepfer, votato uno degli uomini più influenti del Web, vice presidente Engineering della Mozilla Corporation, dichiara:
"Sì, ti confermo quanto ho detto: il sorpasso sta avvenendo ora. Abbiamo avuto una grande progressione dal nostro lancio, e soprattutto negli ultimi anni: secondo gli ultimi dati siamo al 40% dei browser mondiali (un anno prima erano al 33%, guardate qui), contro il 55% circa delle 3 versioni di Explorer attualmente in uso (che erano al 60 circa). Ma era aprile e ora stiamo per lanciare il nuovo Firefox. Che ne dici?”. Che devo dire? Che gli credo. Anche perché l’ultimo Explorer assomiglia non poco a Firefox: questo vorrà dire qualcosa. “Già, questo è vero ed è un altro motivo del nostro soprasso: la release di IE7 è stata molto traumatica per gli utenti, perché è molto diverso dal precedente. E questo ha portato a un ulteriore allontanamento degli utenti da Explorer”.


Insomma, Microsoft vede, per la prima volta nella storia, in pericolo il monopolio sui browser web.

Caso vuole che proprio stamattina ricevo una mail da un'amica che pubblicizza una lodevole iniziativa targata Microsoft e Internet Explorer:
Andate su questo sito, www.carbongrove.com rispondete a 10 domande, piantate un albero virtuale (potete anche dargli un nome) e “curatelo” (tranquilli non è necessario fare nulla.
Dopo sei settimane il team di IE farà piantare un albero vero!
Durante queste sei settimane riceverete un email in cui, in virtù delle vostre risposte, vi verrà consigliato come migliorare le vostre abitudini in termini di impatto ambientale.

Beh, una bella iniziativa sociale. Niente da dire.

Poi leggo meglio sul suto in questione è scopro:"Carbon Grove is only available for Internet Explorer 7 or Internet Explorer 8 beta. If you don’t already have it, download IE7 for free. Alternatively, you can download a beta version of IE8 and monitor your tree with IE8’s new Web Slice feature."
Insomma, per piantare un albero bisogna per forza usare Microsoft Explorer!

Sono io che penso sempre male o c'è qualcosa sotto?

E bravi i markettari di Microsoft! ^_^

Comunque piantiamo alberi, che fa bene a tutti!

12 giugno 2008

Euro 2008: Italia-Romania

Nella partita Italia-Olanda Marco Civoli e Salvatore Bagni non facevano che ripetere che l'Olanda non batteva l'Italia dal 1978.

Sappiamo com'è andata a finire...

Oggi il sito della Gazzetta titola:





Partiamo già con l'idea che bisogna segnarne almeno 2!

08 maggio 2008

Tragedia di Verona

In questi giorni si sono scritte e dette molte parole sul grave fatto avvenuto a Verona qualche giorno fa, che ha visto un giovane ragazzo perdere la vita per un futile motivo.
Dopo poche oer di indagini i responsabili erano già stati identificati e in breve tempo arrestati.
Ora inizia il tam tam mediatico a cui ormai siamo abituati, caratterizzato da molti luoghi comuni e commenti che poco ci danno dal punto di vista dell'informazione.
Per fortuna non tutti gli articoli e servizi televisivi hanno questo carattere, come quello pubblicato sul sito di Repubblica e che vi consiglio di leggere.
Ve lo ripropongo di seguito, ma se volete leggerlo dal sito di Repubblica, vi basta cliccare qui.

Raffaele e le anime nere di Verona educazione di un neonazista
Nella antica scuola della città, dove studiavano la vittima e il carnefice
Viaggio in una comunità che si specchia nei suoi giovani alla ricerca delle radici dell'odio

VERONA - Nicola e Raffaele - Nicola dieci anni prima di Raffaele, dieci anni prima di essere ucciso da Raffaele - hanno studiato nello stesso liceo, lo "Scipione Maffei", fiero di essere il più antico liceo d'Italia. Nato nel 1804, promosso da Bonaparte, il "Maffei" è orgoglioso della sua storia bicentenaria, ma anche delle virtù custodite, generazione dopo generazione, in una carta dei valori che onora "lo spirito critico; la laboriosità; la legalità; l'assunzione di responsabilità; la coscienza dei diritti e dei doveri".

È un impegno che si respira nelle aule dell'antico convento domenicano annesso alla Chiesa di Santa Anastasia, a due passi da Piazza Erbe, da Piazza dei Signori, dal cuore storico di Verona. Il liceo non è un luogo abitato da svuotati, sprecati. Né è attraversato dall'"analfabetismo emotivo", dalla "follia morale", dall'"ospite inquietante" del nichilismo, o come più vi piace definire l'infelice condizione giovanile del nostro Paese. Al "Maffei" si discute molto. Si lavora molto. Si impara a dare forma di parola alle emozioni, nutrimento e argomenti per le passioni e le idee.

Qui è radicata la consapevolezza che la democrazia sia "ars dubiae". Si ha fiducia "nella tolleranza, nel rispetto, in una solidarietà generosamente disponibile, in un reale e radicale rispetto di se stessi e degli altri". Sono pratiche quotidiane e non predicazione (gli studenti, per dire, si tassano ogni anno di 250 euro e quest'anno hanno deciso spontaneamente di aumentare l'obolo di solidarietà). E allora bisogna chiedersi dove nasce la muffa aggressiva che ha rovinato i giorni di Raffaele e spezzato la vita di Nicola?

"Ce lo siamo chiesti - dice con "doloroso stupore" il preside Francesco Butturini - e ancora ci interrogheremo con i docenti, gli studenti, i genitori. Ci siamo chiesti se abbiamo fatto tutto quanto in nostro potere per educare gli studenti alla buona cittadinanza. Noi crediamo di aver sempre cercato attraverso l'insegnamento quotidiano e le attività educative complementari, che qui non sono poche, di inculcare negli allievi i principi della civile convivenza. Non è stato sufficiente per insegnare a Raffaele ciò che è lecito, ciò che non lo è, ciò che non è nemmeno pensabile o ipotizzabile. Mi sento sconfitto, come ho detto ai ragazzi, ma non complice. Non siamo stati né indifferenti né distratti. Quando Raffaele si rifiutò di entrare in sinagoga durante un viaggio di studio; quando affrontò il presidente dell'associazione vittime della strage di Bologna rivendicando l'innocenza di Luigi Ciavardini, segnalammo quell'atteggiamento alla famiglia. Al contrario, la questura non ci informò che Raffaele era indagato da un anno. Avremmo potuto fare di più e continueremo a farlo nel dialogo e nel confronto con i ragazzi. Senza dimenticare Raffaele. Non intendiamo abbandonarlo in questo momento e speriamo che Raffaele accolga il nostro invito; comprenda il suo tragico errore; accetti di incamminarsi su una strada radicalmente differente da quella finora seguita".

* * *

Il preside non vuole e forse non può dire di più. Il deficit del circuito istituzionale e mediatico (perché la Digos non allertò la scuola? perché i giornali cittadini non diedero conto, come d'abitudine, dei nomi degli indagati?) descrive un'occasione perduta di "recupero", di disvelamento, ma non spiega le ragioni della "caduta" di Raffaele in un "rito della crudeltà", per nulla occasionale o impulsivo, che nel tempo si è esercitato nel cuore di Verona contro "i negri"; i capelluti "comunisti" dei centri sociali; tre paracadutisti delle Folgore nati al Sud; un povero cristo con la maglia del Lecce; un tipo che mangiava un kebab; un ragazzino maldestro nell'usare lo skateboard. Pedina, "soldatino" - Raffaele - di una cerchia che, visitata dai poliziotti, disponeva di manganelli, pugnali, coltelli, un'accetta e di libri che negavano l'Olocausto, di bandiere con la croce uncinata, di foto di Hitler e Mussolini. L'aula della II E, che Raffaele frequenta (o frequentava), è al di là dell'antico chiostro in fondo al corridoio. I compagni e le compagne di Raffaele hanno come il muso. In questi giorni i giornalisti, protestano, hanno manipolato le loro opinioni, le hanno rimaneggiate per creare uno sciocco sensazionalismo. Non vogliamo difendere Raffaele, dicono, perché quel che ha fatto è gravissimo e se ne deve assumere tutto il peso, ma se ci chiedete se fosse un mostro, allora no, noi dobbiamo rispondere che non lo era, che non si è mai comportato da mostro. Era in modo radicale di destra e discuteva con chi non lo era, o era di sinistra, senza aggressività. Si è rifiutato di entrare in sinagoga, ma siamo abbastanza certi che, se avesse avuto un compagno di banco ebreo, non lo avrebbe maltrattato o deriso a scuola, dove il suo comportamento è stato sempre corretto. Questo vuol dire, chiedono, assolvere Raffaele? Vuol dire raccontare, dicono, quel che sappiamo di lui. Che non era tutto. Purtroppo.

* * *

Accanto alla fontana senz'acqua del chiostro, Giulia Tombari e Simone D'Ascola provano a ragionare - ancora una volta, in questi giorni - su quei perché. Come è potuto accadere a un loro compagno di scuola? Giulia è minuta, nervosa, stanca. Dice parole secche e sincere. Le accompagna con un gesto. Indica il grande arco che dà sulla strada. "Qui non c'è spazio per l'ignoranza che produce l'ottusa violenza senza scopo di Raffaele. Raffaele è stato travolto da quel che c'è là fuori, oltre quel cancello. Se un responsabile e una responsabilità si deve cercare, va trovata non in questo liceo, ma nella città. In quella Verona dove può capitare - e capita spesso - che si senta dire in autobus "non siedo qui, accanto a questo negro" e nessuno che, intorno, disapprovi o censuri quelle parole... Magari chi le ascolta, non oserebbe mai pronunciarle, ma le giustifica". Simone è alto, allampanato, meno disinvolto di Giulia. Come Giulia, ha idee lucide e asciutte. "In questa storia, si usano le parole per nascondere quel che è accaduto e ancora può accadere. Si dice: Raffaele era un bullo. Non lo era. Si dice: è un delinquente. Non lo era. Si dice: è solo una mela marcia, è un caso isolato. È falso che sia la sola mela marcia del cesto, il caso non è isolato ma addirittura, nella sua assurdità, ordinario. Si dice: la politica non c'entra. E invece, c'entra, eccome, se politica è l'odio per il diverso, se politica è un'ideologia diffusa là fuori - anche Simone indica l'arco, il cancello, la strada - che legittima chi vuole liberarsi di chi non è uguale a te, per colore della pelle, per convinzioni, per religione, per la lunghezza dei capelli. Tutto questo ha un nome: razzismo, xenofobia. Se si usano le parole appropriate, le ragioni della morte di Nicola - e di quel ha combinato Raffaele con i suoi amici - saranno evidenti. È quel che dovreste fare: chiamare le cose con il proprio nome".

* * *

Chiamare le cose con il loro nome. È naturale pensare che sia un buon consiglio mentre si risale via Massalongo e poi corso Santa Anastasia verso Piazza Erbe. Come appare necessario rimettere insieme la realtà di un corpo sociale che solitamente si offre frammentata, sconnessa, quasi in penombra, occultata da parole accortamente ambigue. Chiamare le cose con il loro nome, dunque. Le violenze e i pestaggi nel cuore di Verona sono comuni e ritualizzati. Piazza Viviani, via Mazzini, Veronetta, Volto San Luca, Corso Cavour, piazza Erbe ne sono state le scene negli ultimi mesi.

Puoi essere picchiato per un nonnulla. Puoi prendere una bottigliata in testa per un amen. Non importa la ragione occasionale. Non è quello che conta. Non è per lo spino rifiutato che muore Nicola. Nicola muore, dicono, "perché ha il codino", perché dunque è diverso, perché "non è conforme" e gli (improvvisati o professionali) addetti al futuro della città e alla custodia del suo passato e delle sue risorse escludono i diversi: "diverso - dice il procuratore Guido Papalia - è non solo il diverso per razza, ma diverso perché si comporta il mondo diverso; pensa diversamente; ha un atteggiamento diverso; si veste in modo diverso e quindi non può convivere nel centro della città che i razzisti vogliono chiusa ai diversi". In uno stato di smarrimento sociale, si radunano per difendersi le persone spaventate - la paura è coltivata con sapienza a Verona che molto ha faticato per raggiungere il benessere di oggi. Passano all'azione in nome di "un'identità minacciata". Identità, insegna Zygmunt Bauman, è un concetto agonistico. È come un grido di battaglia. Fragile e perversamente "coraggioso", Raffaele sente quel grido, lasciata l'aula del "Maffei" e le fatiche democratiche di "maffeiano".

Lo sente allo stadio dove impiccano il fantoccio di un calciatore "negro". Lo ascolta forte nella propaganda dei "nazistoni" del "Blocco studentesco". Lo intende nello stile di vita dei suoi compagni di bevute e di scorribande notturne tra le stradine della città. Afferra quel sentimento nella pianificazione del prossimo pestaggio, nelle risate, nella soddisfazione che segue. Raffaele avverte soprattutto che quel che fa, quel che pensa è condiviso perché in città c'è un sentimento che non lo biasima e non lo biasimerà. Hanno ragione Giulia e Simone.

È "politico" tutto questo? Quale ipocrita può negarlo: certo che lo è. E non vuol dire che ci sia un partito politico, una fazione di un partito politico, un gruppuscolo che organizza o programma quelle violenze. Vuol dire che c'è a Verona una "cultura" dell'esclusione che irrigidisce e sorveglia il confine tra "noi" e "loro" e "loro" diventano anche quei veronesi - moltissimi, e tra i moltissimi Nicola - che rifiutano o non avvertono il "potere seduttivo" di quell'"appartenenza".

Chiamare le cose con il loro nome. È difficile contestare che il sindaco di Verona, Flavio Tosi, alimenti la "naturalezza" di quel grido di battaglia "identitario". Che diffonda il presupposto che "si appartiene per effetto della nascita". Non per altro, qualsiasi cosa tu sia e faccia. Flavio Tosi non è un fascista. È un leghista che ama i fascisti, li coccola, li asseconda, forse cinicamente se ne serve. Oggi che la tragedia si è consumata, è evasivo, a volte frivolo, a volte ringhioso quando gli si ricorda che appena in dicembre ha sfilato accanto a nazisti del Veneto Fronte Skinheads; che appena qualche anno fa (11 settembre 2005) offrì le sue parole solidali - con una visita in carcere - a cinque giovani fascisti che avevano massacrato e accoltellato due ragazzi di sinistra, frequentatori di un centro sociale.

Tosi ha grandi ambizioni politiche (sarà il nuovo governatore del Veneto nel 2010?) e questa storia tragica, da cui non riesce a uscire senza danno pubblico o con un alleato in meno, può azzopparlo. L'opposizione gli ha chiesto che si scusi di quelle spensieratezze. Tosi non ha trovato ancora la forza di farlo. Chiamare le cose con il proprio nome. Verona - città straordinariamente generosa nella solidarietà e nel volontariato - assiste al suo incrudelimento distratta, indifferente, senza rimorso o colpa. Guarda da un'altra parte per non vedere, per non vedersi, per non interrogarsi. Come il vescovo, monsignor Giuseppe Zenti. Scrive ai giovani della città. Immagina di inviare sms per conto di Nicola. Scrive: "Abbiate fiducia nelle grandi vette. Valorizzate i giorni della giovinezza. Fatevi onore. Fateci vedere quanto valete. Realizzate una vita di grande qualità, degna dell'essere giovani".

Come se esistessero soltanto le scelte personali e non anche le responsabilità collettive, i modelli culturali, i quadri pubblici, l'assenza della benché minima opera di manutenzione sociale (senso civico, legalità). Come se Nicola e Raffaele non fossero caduti su quella "trincea profonda e invalicabile scavata in città tra il "fuori" e il "dentro" di un territorio e di una comunità". Al portone del Bra, ricorda Francesco Butturini, è scolpita una frase dell'Amleto: "Non c'è mondo, fuori di questa città". C'è a Verona chi sembra crederlo per davvero. Raffaele lo ha creduto. Troppo facile ora dirlo solo un delinquente. Troppo ingiusto dire, la morte di Nicola, "un caso isolato".

dal nostro inviato GIUSEPPE D'AVANZO

23 aprile 2008

Bianco e Nero



Fabio Volo sul razzismo e su alcuni aspetti delle scelte socieli della politica italiana, sempre troppo indietro rispetto agli altri paesi.

15 aprile 2008

Risultati elettorali



Aspetti positivi:
  • La stabilità e quindi la continuità di governo sembra sicura;
  • Sono spariti i 1000 partitini insignificanti, tipici della politica italiana;

Ora non resta che sperare...

risultati elezioni politiche 2008 berlusconi veltroni senato camera pdl pd lega

10 aprile 2008

Saper ascoltare

Sono convinto che nella vita di tutti i giorni sia molto importante confrontarsi con gli altri, capire il perchè la si pensa in maniera differente, esporre il proprio pensiero, rispettando ed analizzando quello altrui. Tutto ciò è ancor più importante se chi abbiamo di fronte è particolarmente informato sull'argomento, se ha vissuto esperienze particolarmente forti e, per questo, merita tutta la nostra attenzione.
Per questo motivo sono rimasto molto colpito dalla puntata di Annozero, la trasmissione di Santoro su Rai2, dedicata alla legge 194, meglio conosciuta come quella sull'aborto.
Ormai sono assuefatto agli innumerevoli litigi politici che si osservano in TV, per cui non mi ha colpito quell'aspetto, bensì la testimonianza di una ragazza, Anita Pallara che è malata dalla nascita di una malattia, la SMA.
Quello che mi ha colpito è come questa ragazza affronti il tema dell'aborto, sostenendo che
[...] mia madre 10 anni fa provò a darmi un fratellino...dovette andare a roma a fare gli esami per vedere se fosse malato poichè in puglia tutti i medici erano obiettori e quindi non facevano questi esami....Insomma si scoprì ke il feto era malato della mia stessa malattia ma non si poteva prevedere la forma, mia madre decise di abortire....E' stata forse un'assassina? Può qualcuno accusarla di "eugenetica..."? Se mia madre avesse saputo prima di farmi nascere probabilmente avrebbe abortito...Possiamo permetterci di condannare chi decide di non mettere al mondo esseri malati....?

Ora Anita ha un blog. Parla della propria situazione e di altre simili, della legge 40, su cui noi italiani eravamo stati chiamati ad esprimerci attraverso un referendum, ma come Anita stessa dice: "Quando ci fu il referendum sulla legge40...io ho fatto volantinaggio,ho spiegato a tutti coloro che mi conoscevano e non cosa significasse diagnosi pre-impianto...C'era una tale disinformazione che la gente non è andata a votare,non capivano...tranne chi come me e altri conosce da vicino certe realtà...".

Questo post è un invito a tutti voi a leggerlo, ascoltare il suo punto di vista a prescindere che sia affine o contrario al proprio. E riflettere.

04 aprile 2008

I TOP Manager italiani

Da quello che ricordo Napoleone non fece un figurone a Waterloo... anzi!
Per comodità ho chiesto conferma a Wikipedia che testualmente conferma:

La battaglia di Waterloo si svolse il 18 giugno 1815 fra le truppe napoleoniche e gli eserciti della settima coalizione (Regno Unito, Austria, Russia, Prussia, Paesi Bassi, Svezia, Regno di Sardegna e alcuni stati tedeschi). Fu l'ultima battaglia di Napoleone Bonaparte e segnò la sua definitiva sconfitta. È stata una delle più cruenti battaglie del XIX secolo, superata solo dalla battaglia di Solferino della seconda guerra di indipendenza italiana.


Un top manager della Telecom cerca di motivare i dipendenti. Ma inciampa proprio su Napoleone e la battaglia di Waterloo.
Ecco perchè Telecom, nonostante la posizione praticamente monopolista va così bene. Se ascoltano i TOP Manager!





31 marzo 2008

Indecisi: provate così

Continuo ad operarmi a favore degli indecisi, affinchè riescano a trovare la loro via.
Questa volta suggerisco un sito che è stato per lunghi giorni inutilizzabile a causa dei troppi accessi: Openpolis.
Rispondendo a 25 semplici domande vi darà modo di vedere quanto siete distanti dai diversi partiti.
Io l'ho fatto, ecco il mio risultato:



Se volete provare anche voi, cliccate qui sotto:

Elezioni 2008. Io sono qui. E tu dove sei?

27 marzo 2008

Gli indecisi

Negli ultime settimane dai sondaggi del noto Renato Mannheimer si evinceva che:
per la consultazione del prossimo 13-14 aprile si registra una grande quantità di indecisi, molti dei quali sceglieranno all'ultimo minuto. Come si sa, grossomodo il 25% dell'elettorato sostiene ancora oggi di non aver proprio idea su quale partito votare (ma molti di costoro finiranno, com'è loro solito, per astenersi), mentre una porzione all'incirca doppia, vale a dire il 50%, è anch'essa perplessa sulla scelta, ma ha già maturato un orientamento di massima, anche se non ancora definitivo.

I leader politici sono a conoscenza di questa situazione, per cui sono impegnati in tutti i modi ad accaparrarsi questa consistente fetta di elettori indecisi.
Per farlo utilizzano tutti i mezzi a loro disposizione. Ultimo in ordine di tempo è la diffusione degli inni dei due principali schieramenti. Ve li propongo:





Ma ci credono deficienti?
Se proprio vogliono prendere spunto dalla spettacolarizzazione delle elezioni in stile USA, almeno che prendano le cose migliori, tipo i dibattiti uno contro uno, dove possano confrontarsi davvero a viso aperto. Ma sappiamo tutti perché non lo facciano.

13 marzo 2008

Politica Italiana

Che la politica italiana abbia i più grandi difetti possibili ormai lo riconoscono tutti in ogni angolo del pianeta, ma quando è una bambina di 9 anni a stupirsi delle azioni dei leader c'è davvero da preoccuparsi.

Strappo Programma
Caro Severgnini,
Tg1 delle 20: passano le immagini di Silvio Berlusconi che strappa il programma del PD. Mia figlia (9 anni) mi guarda e mi chiede: ma se la scorsa settimana diceva che gli avevano copiato il programma, perchè adesso lo strappa? Qualcuno può suggerirmi delle risposte per la bambina?

Catia Brolis, cbrolis@gmail.com


fonte: Italians

04 marzo 2008

Caro Paolo Ziliani

Caro Paolo Ziliani,

adesso basta. Adesso basta perchè ci siamo veramente stufati. Lo so è facile, molto facile, sparare sul Verona. Si spara e si resta impuniti. Ultimi in classifica in C1, società allo sbando, soldi falsi, debiti... Però non si fa così. Il suo riferimento nelle pagelle su Papa Waigo è stato scorretto proprio dal punto di vista professionale, oltre che assolutamente gratuito. Come si fa a dire che Waigo è stato fischiato a Verona? Come si fa a non ricordare che Waigo è cresciuto tra i giovani del Verona, che andava a scuola al centro diocesano Monsignor Carraro, che i tifosi del Verona gli avevano pure regalato una maglietta con la scritta Station Waigon? Come si fa ad essere così superficiali? Waigo è stato fischiato solo quando è tornato a Verona con la maglia del Cesena (così come Salvetti). E non perchè Verona è razzista. Erano due ex che non si erano lasciati bene con la città e con i tifosi (Salvetti non mi pare sia un nero...). E poi, visto che l'ultima squadra di Waigo è stata il Genoa, perchè non ha fatto riferimento ai rossoblù, ai genoani che hanno storto la bocca quando Waigo arrivò da loro, al fatto che è stato liquidato a gennaio come se fosse un brocco? Facile, troppo facile sparare sul Verona e su Verona e non sulla Juve quando tutto lo stadio urla “morte morte” con un giocatore del Torino a terra? Troppo facile, caro Ziliani. Anche Cossu, fino ad un mese fa veniva fischiato al Bentegodi. Perchè faceva schifo. E adesso fa la differenza a Cagliari. Ma anche Cossu non è nero (come Salvetti...) e quindi non fa notizia. Mi pare che questo sia il vero razzismo. Rilevare un fatto solo per il colore della pelle. Stavolta il quattro in pagella se lo merita lei. E la prossima volta si ricordi di chiedere scusa. Perchè qui ci siamo offesi. E siamo veramente stufi di questa situazione...

Per sentire la pagella di Ziliani cliccate qui.

12 febbraio 2008

Caso Paganesimo

Dopo il polverone sollevato a seguito della chiusura di "Paganesimo", col quale si accusava Splinder di censura, è arrivata la risposta di Splinder stesso che riporto qui sotto:

Allora,
visto che molti di voi hanno tirato in ballo temi importanti come la libertà d'espressione, la censura e la religione, interveniamo per chiarire il caso "Paganesimo".

Ci chiediamo, prima di tutto, come si sia diffusa la voce che la sospensione di "Paganesimo" sia dovuta all'immagine riportata nei vostri post. Non ci risulta di aver fatto alcuna dichiarazione sui motivi, prima d'ora, nè di aver ancora risposto privatamente a chi ci ha chiesto se è vero, quindi ci piacerebbe che ci fosse - par condicio! - una rettifica :)

La causa della sospensione sta tutta nel post precedente, che contiene una foto oscena oggetto di numerose segnalazioni alla nostra Redazione.
Questa foto viola il nostro regolamento, enunciato chiaramente nelle condizioni di utilizzo che - ci auguriamo - tutti voi avete letto e accettato al momento dell'iscrizione al servizio.

Ci preme ricordarvi che fare i gestori non significa fare i moderatori, tantomeno i controllori di quanto gli utenti postano, e nessuno di noi ha l'inclinazione ad ergersi a pubblica accusa o giudice nelle vostre controversie. Siamo però tenuti a intervenire laddove ci giungono delle segnalazioni di violazione del nostro regolamento e - cosa ben più delicata - della legge italiana.

In questi casi, se l'immagine è ospitata sui nostri server possiamo semplicemente rimuoverla (sempre se non si tratta di un blog interamente fuori policy per pornografia, contenuti razzisti etc) altrimenti dobbiamo sospendere il servizio per rimuovere manualmente i contenuti oggetto di violazione e valutare il caso, all'occorrenza (e in questo caso occorreva) con l'aiuto dei legali.

Le segnalazioni di chi lamenta contenuti offensivi o osceni sono degne d'attenzione quanto le vostre, che - in questo caso, secondo noi, in maniera un po' pregiudizievole - gridate all'oscuramento per motivi religiosi (che, ripetiamo, non c'entrano nulla).

Nel momento in cui riteniamo una segnalazione fondata (e in questo caso oggettivamente lo era) dobbiamo valutare il caso con attenzione e per farlo non ci vogliono cinque minuti.

Da parte nostra, nulla osta alla riapertura del blog purchè l'autore - e per esteso, tutti i blogger -capisca che il suo spazio non è un sito isolato, ma fa parte di una community e quindi quanto postato viene pubbicamente esposto a tutti gli iscritti (e non).

Con questo pensiamo di avere dato una spiegazione esauriente a tutti ma siamo come sempre aperti al dialogo e alle vostre segnalazioni.

Censura? No grazie...

Oggi ho finalmente avuto un po' di tempo per visitare qualche blog di mia conoscenza e sono arrivato sul blog di Alice e sono rimasto colpito da quanto scrive, che, se vero ha dell'incredibile. Cito Alice:
Sono proprio incazzata e dovreste esserlo anche voi.
Anzi, siccome lo sarete, dopo che vi avrò parlato, vi chiedo di agire. Seguire le mie orme.
Non per sciocca emulazione - di guru ce ne sono così tanti - ma per un semplice ragionamento: oggi è toccato a loro, domani a te.
Già. PAGANESIMO è morto.
Ora, non so quanti di voi andassero su quel sito. Magari tutti, magari nessuno.
Non è questo ciò che conta.
Quel che conta è che Paganesimo è stato CENSURATO.
Per cosa? Ecco, è qui il problema, almeno per me: per una stronzata.
Paganesimo è stato colpevole di aver inserito questa foto:



Un innocuo Gesù Cristo catturato dai fantasmi. Che fa anche ridere, tra l'altro.
Quello che più mi preoccupa è che si tratta di una censura religiosa. Qualche cattolico profondamente aperto mentalmente è entrato per sbaglio su Paganesimo, ha denunciato il fatto a Splinder, che ha deciso di troncare lì il sito.

Questo è un ragionamento non solo odioso ma, soprattutto pericoloso. Se si sono sentiti offesi da quest'immagine ironica allora cosa faranno quando leggeranno post sul NoVat, le denuncie sugli stermini che la Chiesa ha perpetrato nei secoli.
Non potremo più parlare del Papa, per paura di essere messi a tacere?
Mi devo sentire, ufficialmente, in soggezione verso un presunto Dio onnipotente e verso quei cretini che lo venerano?

Quello che vi chiedo è semplice. Postate la foto.
Tutti. In massa. Denunciamo questo fatto.
Internet nasce per sviluppare la libertà d'espressione, non per creare dei nuovi censori. Non solo non si può parlar male della religione in tv, ora persino sul web???
Non riguarda me o Paganesimo, ma riguarda tutti. Se per una stronzata sono arrivati alla censura, figuriamoci con le cose serie.
Poi, se avete voglia, scrivete una mail a splinder chiedendo spiegazioni della censura del sito. Ecco l'indirizzo: supporto@splinder.com

Subissate splinder di mail. Passate la voce.
La censura - soprattutto politica e religiosa - è il male di questo tempo.

30 gennaio 2008

L'OR

Post dedicato ad un gruppo che sta cominciando davvero a fare cose importanti e che conosco fin dagli inizi. Anche se ho smesso di andare ai loro concerti un paio di anni fa, ho sempre continuato a seguire le loro vicende, anche grazie al loro sito, sempre aggiornato. Li appoggio copiando ed incollando qui sotto l'ultima newsletter ricevuta.

Nuova bellissima notizia:

il brano dei L'OR "Like Outside Rain", il nuovo singolo in tutte le radio italiane da questa settimana è piaciuto tantissimo a Radio New Dimension e Radio Italia, tanto da inserirlo nella prossima puntata della HIT Italia, la classifica dei singoli più graditi della settimana, che questi network distribuiscono in oltre 30 radio italiane e in Belgio, grazie a RADIO HITALIA.

Potete cominciare a richiederlo sulla vostra radio preferita! Per farlo utilizzate pure il file delle radio che vi è stato inviato già per "Sacro Fuoco". In caso non ce l'aveste più, potete scaricarlo da questo link: www.l-or.it/LOR_radio.pdf
...e richiedetelo, richiedetelo richiedetelo!!! Potete trovare tutti i contatti necessari per dare una grossa mano!!!

In alcune il pezzo è addirittura entrato in classifica, ma dobbiamo fare di tutto perchè ci rimanga, perciò continuiamo con le richieste! VI PREGHIAMO!!! E' DAVVERO IMPORTANTE per far sì che i L'OR continuino a godere di una significativa "visibilità" radiofonica, e quindi essere considerati dal circuito nazionale!!!
Potete richiedere anche entrambe le canzoni, anche "Sacro fuoco"!

Nel ringraziarvi ancora una volta per tutto il vostro calore, vi ricordiamo che "LIKE OUTSIDE RAIN" lo trovate straordinariamente in download GRATUITO(!!!) sullo "spazio" della band all'indirizzo www.myspace.com/likeoutsiderain

A questo indirizzo (http://www.backstagelive.it/) potete (e DOVETE!!! ;)) anche votare la band per fargli avere più visibilità in modo da ottenere più programmazione! Aiutateci! Non costa nulla...
Votate L'OR e diffondete il più possibile!!!

25 gennaio 2008

Differenze

Leggendo le notizie del giorno sono stato particolarmente colpito da due di esse.
La prima riguarda il Presidente della Regione Sicilia, Salvatore Cuffaro, recentemente condannato a 5 anni di reclusione favoreggiamento semplice e interdizione dai pubblici uffici per la durata della pena. La terza sezione penale del Tribunale, presieduta da Vittorio Alcamo, ha escluso l´aggravante di aver favorito la mafia. Per i giudici, quindi, Cuffaro ha favorito gli imputati del processo, ma senza la consapevolezza dei loro legami con Cosa Nostra.
Com'è normale (in Italia) Cuffaro ha subito dichiarato di non volersi dimettere dalla carica pubblica che ricopre. Per fortuna l'opposizione di centrosinistra ha presentato una mozione di sfiducia per ottenere ciò che dovrebbe essere successo autonomamente: le dimissioni di Cuffaro.
Ieri si è votato e la mozione è stata respinta: su 87 presenti, 55 i no, 32 i sì ed 1 astenuto. Sconvolgente!

In contrapposizione ho letto la notizia di una truffa da 4,9 miliardi di euro scuote ancora una volta il sistema bancario. La Société Générale, la seconda banca francese, ieri mattina ha comunicato di aver scoperto «una frode eccezionale » a opera di un suo giovane trader, che operava dall'ufficio di Parigi. Il colpevole, il trentunenne Jérôme Kerviel, specialista nel settore dei future, aveva ammassato enormi posizioni, scommettendo sugli indici dei mercati azionari europei, con operazioni tenute all'oscuro dei suoi superiori. La banca ha scoperto la truffa solo il 19 e il 20 gennaio.
Il risultato?
In seguito allo scandalo, il presidente di SocGen, Daniel Bouton, ha offerto la sua testa al consiglio di amministrazione, che ha respinto le dimissioni. Ma, come il direttore generale Philippe Citerne, rinuncerà al bonus 2007 e a 6 mesi di stipendio nel 2008. I diretti supervisori del trader lasceranno invece l'istituto.

In quale dei due casi il comportamento dei diretti interessati è accettabile?
Purtroppo questo è l'ennesimo esempio della caratura professionale e personale dei nostri governanti!

23 gennaio 2008

Di nuovo sul Papa alla Sapienza

E' una settimana che tutti gli organi d'informazione ci assalgono con il caso Papa-Sapienza. Solo da ieri, causa la crisi di governo, è passata in secondo piano.
Sarà per questo che, mentre il punto di vista del Pontefice è stato riposrtato in mille salse, fino a portare una marea a S.Pietro, il punto di vista espresso dal premio Nobel Rita Levi Montalcini è stato poco commentato e diffuso?
Strano perchè spesso il suo parere è considerato e, anzi, presentato come molto autorevole. Stavolta no... come mai? Forse ha detto cose un po' scomode che dopo il tam tam degli ultimi giorni stonavano non poco con quanto sostenuto da tutti i politici e commentatori?
Ah... non sapete cosa ha detto? Non me ne stupisco. Ecco il suo commento:
Sul caso della Sapienza e la mancata visita di Benedetto XVI per l'inaugurazione dell'anno accademico, la Montalcini è stata chiara: «Sono membro del Vaticano e non potevo firmare quello che invece approvo completamente». E se il cardinale Bagnasco vede un Italia «sfilacciata», la senatrice ne vede al contrario una «ricca di capitale umano, che noi buttiamo via e obblighiamo ad andare all'estero».

Forse sono prevenuto sotto vari punti di vista, ma non mi pare che la faccenda sia stata trattata in modo imparziale dalla solita Informazione all'italiana.

19 gennaio 2008

Evoluzione

Darwin più di un secolo fa ha formulato la teoria dell'evoluzione delle specie animali e vegetali basata sulla selezione naturale di mutazioni casuali congenite ereditarie (origine delle specie)
La parte più sconvolgente, per l'epoca, della teoria è aver teorizzato la discendenza di tutti i primati (uomo compreso) da un antenato comune (origine dell'uomo).
Nei secoli piano piano la teoria evoluzionistica ha convinto sempre più ed oggi abbiamo una prova in più di quanto uomo e primate siano simili:




Segnalato da Roberta

16 gennaio 2008

Ma sanno leggere??

Oggi su tutti i giornali si possono leggere i commenti di molti politici e non che dicono la loro sulla rinuncia del Papa a visitare La Sapienza in occasione dell'inaugurazione dell'Anno Accademico. E' curioso che tutti esprimano bene o male lo stesso concetto, ossia che "è una sconfitta della cultura liberale e di quel principio fondamentale che è il confronto delle idee. Ogni critica è legittima e il confronto delle opinioni è l'ossigeno della convivenza", come ha affermato Walter Veltroni, oppure come ha affermato Di Pietro:"Impedire a chi la pensa in maniera diversa di esprimere le proprie idee è un comportamento indegno di un buon cristiano e soprattutto di un buon cittadino".
Ebbene, a mio avviso, i signori sopraccitati non hanno capito il nocciolo della protesta dei docenti.
Tutto è cominciato quando Marcello Cini, Professore Emerito dell'Università La Sapienza di Roma (insomma uno dei tanti vecchi "senatori" che non lasciano la poltrona nel mondo universitario italiano!), ha scritto una lettera indirizzata al proprio Rettore spiegando i motivi per cui riteneva inopportuna la presenza del Papa all'inaugurazione dell'Anno Accademico. Nelal lettera, molto lunga, si legge:
Non desco a capire, quindi, le motivazioni della Sua proposta tanto improvvida e lesiva dell'immagine de La Sapienza nel mondo. Il risultato della Sua iniziativa, anche nella forma edulcorata della visita del papa (con «un saluto alla comunità universitaria») subito dopo una inaugurazione inevitabilmente clandestina, sarà comunque che i giornali del giorno dopo titoleranno (non si può pretendere che vadano tanto per il sottile): «Il Papa inaugura l'Anno Accademico dell'Università La Sapienza».
Mi pare chiaro come Cini abbia puntualizzato che il problema sta nel fatto che il Pontefice non è adeguato all'inaugurazione, non che non possa tenere un discorso all'interno dell'università.
Nei giorni scorsi è comparsa una seconda lettera con cui una sessantina di docenti che vi propongo:
«Magnifico Rettore, con queste poche righe desideriamo portarLa a conoscenza del fatto che condividiamo appieno la lettera di critica che il collega Marcello Cini Le ha indirizzato sulla stampa a proposito della sconcertante iniziativa che prevedeva l'intervento di papa Benedetto XVI all'Inaugurazione dell'Anno Accademico alla Sapienza. Nulla da aggiungere agli argomenti di Cini, salvo un particolare. Il 15 marzo 1990, ancora cardinale, in un discorso nella città di Parma, Joseph Ratzinger ha ripreso un'affermazione di Feyerabend: "All'epoca di Galileo la Chiesa rimase molto più fedele alla ragione dello stesso Galileo. Il processo contro Galileo fu ragionevole e giusto". Sono parole che, in quanto scienziati fedeli alla ragione e in quanto docenti che dedicano la loro vita all'avanzamento e alla diffusione delle conoscenze, ci offendono e ci umiliano. In nome della laicità della scienza e della cultura e nel rispetto di questo nostro Ateneo aperto a docenti e studenti di ogni credo e di ogni ideologia, auspichiamo che l'incongruo evento possa ancora essere annullato».
Anche in questo caso mi pare che i professori si riferiscano all'associazione "visita del Papa"-"inaugurazione Anno Accademico", seguendo sostanzialmente quanto detto da Cini.

Dopo questa lunga digressione mi pare chiaro che le dichiarazioni che si leggono oggi sui giornali rialsciate da svariati politici non centrano un bel nulla con la questione vera e propria.
Purtroppo la vicenda non fa che confermare la sudditanza dell'Italia allo Stato del Vaticano che continua imperterrito, non avendone diritto, ad interferire con la vita politica del Paese.

15 gennaio 2008

Varie ed eventuali

Pistorius: a me sembra davvero eccessiva la massa di parole che vengono usate per questo caso; per chi non lo sapesse Pistorius è un atleta disabile che, grazie a delle speciali protesi alle gambe chiede di correre alle Olimpiadi con i colleghi normodotati. Nei mesi scorsi ha già corso con loro ottenendo risultati molto buoni. Il punto della questione è se farlo partecipare o meno alle Olimpiadi. A mio avviso il caso è molto più semplice di quanto non lo si faccia: lui presenta una condizione diversa (che lo avvantaggia o meno non importa) rispetto agli atleti normodotati, che lo rende non comparabile agli stessi. Per questo, secondo me, non può gareggiare con gli altri.

Ratzinger: super-polemiche perchè l'università La Sapienza di Roma ha chiesto a Benedetto XVI di partecipare alla cerimonia di apertura dell'anno accademico. Ad alzare il polverone sono stati circa 60 docenti che hanno spedito una lettera al proprio Rettore chiedendo di annullare l'invito al Papa. Che gli scienziati ce l'abbiano con la Chiesa è chiaro, soprattutto a causa delle posizioni espresse dai pontefici lungo tutta la storia. Il pontefice è capo di uno Stato estero e capo religioso che rappresenta solo una parte del panorama religioso mondiale. Ragionevole mi sembra comunque esprimere una leggera perplessità sulla sua presenza all'inaugurazione dell'anno accademico di una università statale. Cosa centra? Vedo meglio in quella veste il sindaco di Roma, un rappresentate dello Stato italiano, uno scienziato o letterato.

Laureati: notizia del giorno è che la percentuale di maschi laureati dai 25 ai 64 anni in Italia è esattamente la metà della media europea: 11,6% contro il 23,2%, il dato più basso di tutta l’Unione. Le cose non vanno molto meglio per le donne: nel loro caso la percentuale di laureate è del 12,8%, rispetto ad una media comunitaria del 22,7%. Peggio fanno soltanto Malta (9,9%), Romania (10,7%) e Repubblica ceca (11,6%). Andando a spulciare i dati relativi all'occupazione scopriamo che solo l'86,2% dei laureati maschi lavora, mentre per le donne la percentuale delle occupate si attesta sul 75,3%.
A mio avviso questa notizia è l'espressione della consueta pochezza del giornalismo in Italia. Le cifre relative ai laureati rispetto agli altri paesi dell'Unione significano molto poco così come vengono esposte. Sarebbe molto più interessante avere delle statistiche divise per tipologia di Laurea. Inoltre sarebbe opportuno analizzare il mercato del lavoro di ciascun Paese... i dati relativi all'occupazione mi pare suggeriscano che l'Italia non abbia necessità di un numero maggiore di laureati, dato che ad oggi è disoccupato circa l'80% di essi.

11 gennaio 2008

Chiesa e denaro

Nel dubbio che quello che viene detto non sia del tutto vero, ascoltiamolo, riflettiamoci e approfondiamo.

04 gennaio 2008

Video Game Art

L'arte è molto difficilmente definibile, soprattutto negli ultimi decenni, durante i quali ha preso forme inedite e inaspettate. Un comune denominatore col passato rimane però l'ispirazione degli artisti presa soprattutto dalla vita quotidiana.
Da un ventennio a questa parte i video giochi hanno avuto, assieme al pc prima e alle console poi, una diffusione globale incredibile, coinvolgendo ormai persone di qualunquè età.
Non stupisce quindi molto il video che vi presento di seguito, in cui un artista svizzero, Guillaume Reymond, gioca a Tetris (gioco mitico) con delle persone al posto dei mattoncini colorati!


02 gennaio 2008

Buon anno!

Tanti auguri di buon anno!
Dato che non potevo fare un post così breve e dato che non l'ha mai fatto nessuno (!) ho pensato di proporvi la lista della traduzione di "Buon Anno" in svariate lingue del mondo. Credo non avrete problemi con la pronuncia, per cui ho evitato di appesantire l'elenco.

AFRIKAANS gelukkige nuwejaar
ALBANIAN Gëzuar vitin e ri
ALSATIAN e glëckliches nëies / güets nëies johr
ARABIC aam saiid / sana saiida
ARMENIAN shnorhavor nor tari
AZERI yeni iliniz mubarek
BAMBARA bonne année
BASQUE urte berri on
BELARUSIAN З новым годам (Z novym hodam)
BENGALI subho nababarsho
BERBER asgwas amegas
BETI mbembe mbu
BOBO bonne année
BOSNIAN sretna nova godina
BRETON bloavez mad
BULGARIAN честита нова година (chestita nova godina)
BIRMAN hnit thit ku mingalar pa
CANTONESE kung hé fat tsoi (è la lingua di qualke cantone???)
CATALAN feliç any nou
CHINESE xin nièn kuai le / xin nièn hao
CORSICAN pace e salute
CROAT sretna nova godina
CZECH šťastný nový rok
DANISH godt nytår
DUTCH gelukkig Nieuwjaar
ESPERANTO felicxan novan jaron
ESTONIAN head uut aastat
FAROESE gott nýggjár
FINNISH onnellista uutta vuotta
FLEMISH gelukkig Nieuwjaar
FRENCH bonne année
FRIULAN bon an (friulano???è na lingua???)
GALICIAN feliz aninovo
GEORGIAN gilotsavt aral tsels
GERMAN ein gutes neues Jahr / prost Neujahr
GREEK kali chronia / kali xronia
eutichismenos o kainourgios chronos (we wish you a happy new year)
GUARANÍ rogüerohory año nuévo-re
HAITIAN CREOLE bònn ané
HAWAIIAN hauoli makahiki hou
HEBREW shana tova
HINDI nav varsh ki subhkamna
HUNGARIAN boldog új évet
ICELANDIC farsælt komandi ár
INDONESIAN selamat tahun baru
IRISH GAELIC ath bhliain faoi mhaise
ITALIAN felice anno nuovo, buon anno (...il mitico italiano...)
JAPANESE akemashite omedetô
KABYLIAN asseguèsse-ameguèsse
KANNADA hosa varshada shubhaashayagalu
KHMER sur sdei chhnam thmei
KIRUNDI umwaka mwiza
KOREAN seh heh bok mani bat uh seyo
KURDE sala we ya nû pîroz be
LAO sabai di pi mai
LATIN felix sit annus novus (bleh purtroppo qst lo so...)
LATVIAN laimīgo Jauno gadu
LINGALA bonana / mbula ya sika elamu na tonbeli yo
LITHUANIAN laimingų Naujųjų Metų
LOW SAXON gelükkig nyjaar
LUXEMBOURGEOIS e gudd neit Joër
MACEDONIAN srekna nova godina
MALAGASY arahaba tratry ny taona
MALAY selamat tahun baru
MALTESE sena gdida mimlija risq
MAORI kia hari te tau hou
MONGOLIAN shine jiliin bayariin mend hurgeye (Шинэ жилийн баярын мэнд хvргэе)
MORÉ wênd na kô-d yuum-songo
NORWEGIAN godt nytt år
OCCITAN bon annada
PERSIAN sâle no mobârak
POLISH szczęśliwego nowego roku
PORTUGUESE feliz ano novo
ROMANI bangi vasilica baxt
ROMANIAN un an nou fericit / la mulţi ani
RUSSIAN С Новым Годом (S novim godom)
SAMOAN ia manuia le tausaga fou
SANGO nzoni fini ngou
SARDINIAN bonu annu nou (AHAHAHAHA!!!in sardooooo!!)
SCOTTISH GAELIC bliadhna mhath ur
SERBIAN srecna nova godina
SHONA goredzwa rakanaka
SINDHI nain saal joon wadhayoon
SLOVAK stastlivy novy rok
SLOVENIAN srečno novo leto
SOBOTA dobir leto
SPANISH feliz año nuevo (bello lo spagnoloooooo!!)
SWAHILI mwaka mzuri
SWEDISH gott nytt år
SWISS-GERMAN äs guets Nöis
TAGALOG manigong bagong taon
TAHITIAN ia ora te matahiti api
TAMIL iniya puthandu nalVazhthukkal
TATAR yana yel belen
TELUGU nuthana samvathsara subhakankshalu
THAI (sawatdii pimaï)
TIBETAN tashi délek
TURKISH yeni yiliniz kutlu olsun
UDMURT Vyľ Aren
UKRAINIAN Z novym rokom
URDU naya saal mubarik
VIETNAMESE Chúc Mừng Nam Mới / Cung Chúc Tân Niên / Cung Chúc Tân Xuân
WALOON ("betchfessîs" spelling) bone annéye / bone annéye èt bone santéye
WELSH blwyddyn newydd dda
WEST INDIAN CREOLE bon lanné
YIDDISH a gut yohr