Leggendo le notizie del giorno sono stato particolarmente colpito da due di esse.
La prima riguarda il Presidente della Regione Sicilia, Salvatore Cuffaro, recentemente condannato a 5 anni di reclusione favoreggiamento semplice e interdizione dai pubblici uffici per la durata della pena. La terza sezione penale del Tribunale, presieduta da Vittorio Alcamo, ha escluso l´aggravante di aver favorito la mafia. Per i giudici, quindi, Cuffaro ha favorito gli imputati del processo, ma senza la consapevolezza dei loro legami con Cosa Nostra.
Com'è normale (in Italia) Cuffaro ha subito dichiarato di non volersi dimettere dalla carica pubblica che ricopre. Per fortuna l'opposizione di centrosinistra ha presentato una mozione di sfiducia per ottenere ciò che dovrebbe essere successo autonomamente: le dimissioni di Cuffaro.
Ieri si è votato e la mozione è stata respinta: su 87 presenti, 55 i no, 32 i sì ed 1 astenuto. Sconvolgente!
In contrapposizione ho letto la notizia di una truffa da 4,9 miliardi di euro scuote ancora una volta il sistema bancario. La Société Générale, la seconda banca francese, ieri mattina ha comunicato di aver scoperto «una frode eccezionale » a opera di un suo giovane trader, che operava dall'ufficio di Parigi. Il colpevole, il trentunenne Jérôme Kerviel, specialista nel settore dei future, aveva ammassato enormi posizioni, scommettendo sugli indici dei mercati azionari europei, con operazioni tenute all'oscuro dei suoi superiori. La banca ha scoperto la truffa solo il 19 e il 20 gennaio.
Il risultato?
In seguito allo scandalo, il presidente di SocGen, Daniel Bouton, ha offerto la sua testa al consiglio di amministrazione, che ha respinto le dimissioni. Ma, come il direttore generale Philippe Citerne, rinuncerà al bonus 2007 e a 6 mesi di stipendio nel 2008. I diretti supervisori del trader lasceranno invece l'istituto.
In quale dei due casi il comportamento dei diretti interessati è accettabile?
Purtroppo questo è l'ennesimo esempio della caratura professionale e personale dei nostri governanti!
La prima riguarda il Presidente della Regione Sicilia, Salvatore Cuffaro, recentemente condannato a 5 anni di reclusione favoreggiamento semplice e interdizione dai pubblici uffici per la durata della pena. La terza sezione penale del Tribunale, presieduta da Vittorio Alcamo, ha escluso l´aggravante di aver favorito la mafia. Per i giudici, quindi, Cuffaro ha favorito gli imputati del processo, ma senza la consapevolezza dei loro legami con Cosa Nostra.
Com'è normale (in Italia) Cuffaro ha subito dichiarato di non volersi dimettere dalla carica pubblica che ricopre. Per fortuna l'opposizione di centrosinistra ha presentato una mozione di sfiducia per ottenere ciò che dovrebbe essere successo autonomamente: le dimissioni di Cuffaro.
Ieri si è votato e la mozione è stata respinta: su 87 presenti, 55 i no, 32 i sì ed 1 astenuto. Sconvolgente!
In contrapposizione ho letto la notizia di una truffa da 4,9 miliardi di euro scuote ancora una volta il sistema bancario. La Société Générale, la seconda banca francese, ieri mattina ha comunicato di aver scoperto «una frode eccezionale » a opera di un suo giovane trader, che operava dall'ufficio di Parigi. Il colpevole, il trentunenne Jérôme Kerviel, specialista nel settore dei future, aveva ammassato enormi posizioni, scommettendo sugli indici dei mercati azionari europei, con operazioni tenute all'oscuro dei suoi superiori. La banca ha scoperto la truffa solo il 19 e il 20 gennaio.
Il risultato?
In seguito allo scandalo, il presidente di SocGen, Daniel Bouton, ha offerto la sua testa al consiglio di amministrazione, che ha respinto le dimissioni. Ma, come il direttore generale Philippe Citerne, rinuncerà al bonus 2007 e a 6 mesi di stipendio nel 2008. I diretti supervisori del trader lasceranno invece l'istituto.
In quale dei due casi il comportamento dei diretti interessati è accettabile?
Purtroppo questo è l'ennesimo esempio della caratura professionale e personale dei nostri governanti!
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