Settimana della moda a Milano e mi pare giusto sottolineare l'ultima opera di Oliviero Toscani. Lui stesso la definisce "una sorta di urlo di Munch" contro l'anoressia, lanciato nel giorno in cui a Milano si apre la Settimana della moda. Con la ragazza nuda e scheletrica, il volto scavato come una sopravvissuta ai lager e lo sguardo perso, che campeggia su cartelloni tre metri per sei nelle grandi città, ancora una volta Oliviero Toscani non ha cercato un facile consenso, ma ha puntato allo shock. Approva in pieno il ministro della Salute Livia Turco, plaudono stilisti come Giorgio Armani e Dolce & Gabbana. Ma c'é anche chi lancia un altolà sull'uso degli ammalati a scopo di lucro o esprime perplessità sull'efficacia dell'immagine.
Lei, la protagonista della nuova campagna 'No anorexia' Nolita per il fashion brand Flash&Partner di Tombolo (Padova), si chiama Isabelle Caro, è francese, ha 27 anni appena compiuti, è alta 165 cm e il suo peso oscilla da anni tra i 25 e i 40 chili. "Soffro di anoressia da quando avevo 13 anni, conseguenza di un'infanzia difficile", dice sul suo blog Isabelle. "Voglio guarire perché amo la vita e la ricchezza dell'universo: spero che la mia foto shock faccia capire ai giovani i pericoli di questa malattia". Toscani - che denuncia il no del Corriere della Sera alla foto - racconta di aver scelto Isabelle con un normalissimo casting fotografico e di aver "costruito" l'immagine per far riflettere su un problema che, con la bulimia, riguarda oltre 2 milioni di persone, "in parte giovanissime, messe alle strette da una serie di condizionamenti che le fanno diventare vittime". Non sarà una campagna a puntate, come quella del 2005-2006 con la coppia gay che si sbaciucchiava, si toccava e arrivava a concepire un figlio: "E' una puntata sola ed è drammatica. Per ora basta quella a far riflettere".
Se Luisa Bertoncello, ad di Flash&Partner, ammette di essere "rimasta scioccata per la crudezza della verità" della foto, il ministro Livia Turco apprezza contenuti e modalità di realizzazione della pubblicità, "in grado di aprire efficacemente un canale comunicativo originale e privilegiato idoneo a favorire un'assunzione di responsabilità verso il dramma dell'anoressia". Plaude anche Armani, che vorrebbe conoscere la modella "per capire i motivi che l'hanno portata all'anoressia". "Finalmente qualcuno dice la verità sull'anoressia, cioé che non è un problema della moda ma un problema psichiatrico", commentano Dolce & Gabbana. Anche Roberto Cavalli pensa che sia "troppo facile" prendersela con la moda e che la malattia sia piuttosto espressione del "disagio dei giovani di oggi". Di campagna senza senso parla invece Fabiola De Clercq, presidente dell'Associazione per lo studio e la ricerca sull'anoressia e autrice di molti testi sull'argomento, convinta che "sia esagerato mostrare in modo così crudo quel corpo". Anche l'esperta in comunicazione Annamaria Testa si chiede "quanto la campagna possa aiutare le ragazze con problemi di anoressia e le loro famiglie". Più dura Tiziana Maiolo, che bolla l'immagine come "pornografia". Totalmente contrario Riccardo Dalle Grave, presidente dell'Associazione italiana disturbi dell'alimentazione e del peso: "Di questa malattia si muore. Se si vuole fare prevenzione sarebbe meglio aiutare le ragazze ad accettare varie taglie, anche quelle più comode". E stasera, per la finale di Miss Italia, si tornerà in via eccezionale a prendere le misure alle ragazze: obiettivo, spiega Patrizia Mirigliani, lanciare la 42 come modello europeo di taglia ideale.
Lei, la protagonista della nuova campagna 'No anorexia' Nolita per il fashion brand Flash&Partner di Tombolo (Padova), si chiama Isabelle Caro, è francese, ha 27 anni appena compiuti, è alta 165 cm e il suo peso oscilla da anni tra i 25 e i 40 chili. "Soffro di anoressia da quando avevo 13 anni, conseguenza di un'infanzia difficile", dice sul suo blog Isabelle. "Voglio guarire perché amo la vita e la ricchezza dell'universo: spero che la mia foto shock faccia capire ai giovani i pericoli di questa malattia". Toscani - che denuncia il no del Corriere della Sera alla foto - racconta di aver scelto Isabelle con un normalissimo casting fotografico e di aver "costruito" l'immagine per far riflettere su un problema che, con la bulimia, riguarda oltre 2 milioni di persone, "in parte giovanissime, messe alle strette da una serie di condizionamenti che le fanno diventare vittime". Non sarà una campagna a puntate, come quella del 2005-2006 con la coppia gay che si sbaciucchiava, si toccava e arrivava a concepire un figlio: "E' una puntata sola ed è drammatica. Per ora basta quella a far riflettere".
Se Luisa Bertoncello, ad di Flash&Partner, ammette di essere "rimasta scioccata per la crudezza della verità" della foto, il ministro Livia Turco apprezza contenuti e modalità di realizzazione della pubblicità, "in grado di aprire efficacemente un canale comunicativo originale e privilegiato idoneo a favorire un'assunzione di responsabilità verso il dramma dell'anoressia". Plaude anche Armani, che vorrebbe conoscere la modella "per capire i motivi che l'hanno portata all'anoressia". "Finalmente qualcuno dice la verità sull'anoressia, cioé che non è un problema della moda ma un problema psichiatrico", commentano Dolce & Gabbana. Anche Roberto Cavalli pensa che sia "troppo facile" prendersela con la moda e che la malattia sia piuttosto espressione del "disagio dei giovani di oggi". Di campagna senza senso parla invece Fabiola De Clercq, presidente dell'Associazione per lo studio e la ricerca sull'anoressia e autrice di molti testi sull'argomento, convinta che "sia esagerato mostrare in modo così crudo quel corpo". Anche l'esperta in comunicazione Annamaria Testa si chiede "quanto la campagna possa aiutare le ragazze con problemi di anoressia e le loro famiglie". Più dura Tiziana Maiolo, che bolla l'immagine come "pornografia". Totalmente contrario Riccardo Dalle Grave, presidente dell'Associazione italiana disturbi dell'alimentazione e del peso: "Di questa malattia si muore. Se si vuole fare prevenzione sarebbe meglio aiutare le ragazze ad accettare varie taglie, anche quelle più comode". E stasera, per la finale di Miss Italia, si tornerà in via eccezionale a prendere le misure alle ragazze: obiettivo, spiega Patrizia Mirigliani, lanciare la 42 come modello europeo di taglia ideale.
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