20 maggio 2007

Che fará la RAI?

La vicenda sul video "Sex Crimes and the Vatican" della BBC, dopo essere diventato un caso mediatico sul web nelle ultime settimane, sta cominciando a diventare un caso mediatico televisivo.
Infatti Santoro ha avviato la procedura burocratica per la richiesta di acquisto da parte della RAI del video sopraccitato, con lo scopo di usarlo in una puntata del suo programma Annozero.
Santoro dice che in teoria non dovrebbero esserci problemi e la sua richiesta dovrebbe andare a buon fine, dato che il giornalista ha il grado di direttore (ad personam) ed è responsabile editoriale della trasmissione, in onda il giovedì su RaiDue, e quindi può procedere a simili acquisti - si parla di una cifra di 20 mila euro - in forma autonoma, solo espletando una procedura burocratica.
Tuttavia siamo in Italia e sono giá state rilasciate delle dichiarazioni non proprio incoraggianti. Il tutto è riportato nell'articolo di Repubblica.it consultabile qui.
Le dichiarazioni sono le seguenti:
La questione agita la Rai. Il presidente della commissione di Vigilanza, Mario Landolfi (An), appreso che "la direzione generale si accingerebbe a esaminare la proposta d'acquisto" del documentario, auspica che il direttore generale dell'azienda, Claudio Cappon, "non aderisca alla richiesta" del giornalista: lasci pure a Santoro "la palma del martirio - dice Landolfi - ma eviti di trasformare il servizio pubblico radiotelevisivo in un plotone mediatico di esecuzione pronto a fare fuoco sulla Chiesa e sul Papa".

Cioè, l'azienda, invece di credere in un proprio impiegato (Santoro) e dargli piena fiducia dandogli la possibilitá di costruire una puntata interessante, intelligente e critica su un argomento particolarmente d'attualitá ()facendo quello che é vero giornalismo), si auspica che venga utilizzata una sorta di censura preventiva (come dfinita da Giovanni Russo Spena e Gennaro Migliore, capigruppo di Rifondazione in Parlamento e membri della stessa Vigilanza) allo scopo di proteggere la Chiesa??
Io lo definisco allucinante.
Un tempo bisognava preoccuparsi dei problemi del conflitto d'interesse che coinvolgevano il nostro Capo dello Stato, ora devo anche preoccuparmi della Chiesa e delle sue interferenze nell'attivitá della televisione di Stato?
Inaccettabile.
Tra l'altro si mette in dubbio l'operato della BBC che, come detto in questo stesso blog giorni fa e ripetuto da Sandro Curzi nell'articolo, é sempre vista come modello da seguire. Da oggi non piú.
Aspetto di vedere la conclusione di tale vicenda e poi commenteremo, perché di sicuro, essendo in Italia, la faccenda non finirá qui.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Spero che il progetto di Santoro vada in porto. Assurdo che certi argomenti vengano sotterrati in modo cosi indecente.
Che la libertà di stampa in italia era limitata si sapeva (ci si sorprendeva).
Notizie del genere mostrano quanto sia difficile esporre il proprio pensiero senza esser imbavagliati