31 maggio 2007

Legge elettorale

Da un po' sono via dall'Italia, ma cerco comunque di tenermi informati sulle varie vicende che coinvolgono la Patria natìa. Qualche giorno fa (magari sono un po' tardo...) ho scoperto l'esistenza di un Comitato Promotore dei Referendum Elettorali che si sta impegnando a raccogliere le firme necessarie per proporre un referendum nazionale riguardante la legge elettorale.
Io mi sono letto ciò che c'è scritto sul sito e, dall'alto della mia ignoranza in materia legislativa e, perchè no, pure politica, mi trovo d'accordo con quanto proposto dal Comitato sopraccitato.
Vi invito quindi a visitare il sito www.referendumelettorale.org e leggere la documentazione presente.
Non voglio convincere nessuno, ma semplicemente far conoscere questa iniziativa a chi ancora non la conosce.
Sul sito ci sono tutte le informazioni necessarie per contribuire, aiutare o promuovere l'iniziativa.

29 maggio 2007

La casta: i costi della politica

Due giornalisti hanno deciso di fare i conti allo Stato e ne hanno scritto un libro. Preferisco risparmiarmi tante parole e farvi vedere l'intervista rilasciata da uno dei due autori a Corriere.it. L'ho divisa in 6 parti dato che dura oltre 50 minuti. Buona visione.














28 maggio 2007

Giovani e Politica

Più di una volta ho affermato la necessità che i giovani possano avere un qualche ruolo nella vita sociale-politica-industriale del Paese.
Era notizia di poche settimane fa l'intenzione dei soliti vecchi di dare uno spazio maggiore (e non inutile) a persone sotto i 30-40 anni nel fantomatico nuovo Partito Democratico. Ebbene, nel momento di dare dei nomi ai 45 componenti del Comitato del suddetto partito, i soliti vecchi hanno deciso di nominare 0 persone al di sotto dei 40 anni, 4 persone sotto i 57 anni, il rimanente sono sopra i 57. Insomma, tutte le dichiarazioni in merito al ruolo dei giovani erano le solite promesse politiche a cui siamo tristemente abituati in Italia. C'è qualcuno che se n'è accorto e che ha proposto di aggiungere ai 45 nominati altri 10 nomi di persone al di sotto dei 40 o meglio dei 30 anni. Un'iniziativa da seguire e magari sostenere, basta mandare una mail all'indirizzo wittgenstein@wittgenstein.it. Sinceramente non mi interessa se l'iniziativa coinvolga la politica di destra o sinistra, mi interessa solo che l'Italia cominci a cambiare davvero.
Qualcosa si è già mosso, infatti Arturo Parisi (nominato nel Comitato) ha dichiarato di essere pronto a lasciare libera la sua sedia purchè vada assegnata ad una persona al di sotto dei 40 anni. Speriamo che i soliti vecchi capiscano il messaggio.
Intanto i giovani non ci stanno ad essere presi in giro e così cominciano a farsi sentire e a rimboccarsi le maniche. Infatti i giovani dei partiti di centro-sinistra hanno deciso di candidarsi con una propria lista alle elezioni primarie che si terranno il 14 ottobre per dimostrare che i giovani sono una parte del paese e vogliono dire la loro.
Il mio appoggio ce l'hanno!

Articoli inerenti: uno, due, tre, quattro

25 maggio 2007

Trasparenza... dov'è?

La trasparenza è uno dei grandi problemi dell'Italia. Non si riesce mai a sapere bene cosa è successo, chi l'ha fatto, quando è capitato... c'è sempre qualche particolare (importante) che viene omesso.
Partendo da un concetto caro a Beppe Grillo, che dice che in sostanza i Politici sono dipendenti dei cittadini italiani ed ad essi devono riportare del loro operato. Concetto non così illogico.
In Inghilterra vige una forma di governo diversa dalla nostra, in cui l'esistenza di una Famiglia Reale potrebbe permettere di eliminare la trasparenza riguardo le spese sostenute per mantenerla.
Invece non è così!
Basta andare alla pagina denominata "Information about official Royal expenditure" e si scopre, per esempio che la spesa sostenuta dalla Regina nel 2005-2006 è aumentata rispetto all'anno precedente del 4.2% (1.4% reale contando inflazione e altri fattori). Oltre a simili dati di carattere generale sull'andamento delle spese di Sua Maestà, è possibile poi andarsi a leggere il Financial Report annuale degli ulitmi 2 anni (fino al 2004-2005) dove viene spiegato ai cittadini come vengono spesi i soldi voce per voce.
Si scopre che negli ulitmi 5 anni la spesa totale è salita del 10%, che considerando l'inflazione come in precedenza, corrisponde ad una riduzione delle spese del 2,5%. Beh, buon lavoro di taglio dei costi direi.
Sorprendente è notare il rispetto che si ha per il cittadino, che a la possibilità di sapere che i dipendenti a tempo indeterminato a carico della Civil List alla fine del 2005 erano 310, cioè 3 in più rispetto all'anno prima. Che la regina ha avuto regali ufficiali per 152.000 euro. Che nelle cantine reali sono stoccati vini e liquori «in ordine di annata», per un valore stimato in 608.000 euro. Che le uniformi del personale sono costate 152.000 euro e «catering e ospitalità» 1.520.000. Che sul volo di Stato numero tale, il giorno tale, in viaggio da qui a lì c'erano i passeggeri Tizio, Caio e Sempronio. La convinzione democratica che chi sta ai vertici del potere abbia il dovere (non la facoltà: il dovere) di rendere conto del pubblico denaro è talmente radicata che una tabellina indica, con nome e cognome, lo stipendio dei massimi dirigenti.
So bene cosa state pensando, siamo italiani: "Si, vabbè, la Regina ci dice che spende così e colà, compra questo e quello, ma chi ci dice che dichiara il vero?". Tipico atteggiamento di sfiducia nelle istituzioni, causato dal comportamento delle istituzioni stesse in molti decenni. Ebbene, la Regina pensa a tutto e così ha avuto l'idea, per essere onesta con i cittadini, di far certificare il Rapporto Finanziario da una società chiamata Kpmg. Per chi non la conoscesse, è un network globale di società di servizi professionali che opera in 148 paesi con 113.000 professionisti dipendenti. Le società aderenti a KPMG forniscono alle aziende clienti una vasta gamma di servizi multidisciplinari, grazie ad una approfondita conoscenza dei settori di attività e secondo standard d’eccellenza omogenei a livello globale.

Cosa succede in Italia?
Negli ultimi anni, una sola voce è rimasta uguale: la busta paga del capo dello Stato. Che a partire da Enrico De Nicola, che non toccava gli 11 milioni di lire l'anno di indennità, è ancora praticamente la stessa. Citando da un articolo del Corriere della Sera:
Intorno a lui (il Capo dello Stato, NdM), però, il Palazzo si è gonfiato e gonfiato e gonfiato negli anni senza che neppure Ciampi, che del risanamento dei conti pubblici e della sobrietà aveva fatto una ragione di vita riuscisse a fare argine. Eppure il nostro amatissimo Carlo Azeglio, già nel febbraio del 2001, aveva sotto gli occhi una fotografia nitida della situazione. Il rapporto del comitato che lui stesso aveva voluto subito dopo l'insediamento e guidato da Sabino Cassese. Le 49 pagine, allegati compresi, non furono mai rese note. E si capisce: le conclusioni, fra le righe, non erano lusinghiere. Nonostante i paragoni non fossero fatti con la monarchia inglese ma con la presidenza francese e quella tedesca. Al 31 agosto del 2000 il personale in servizio da noi era composto da 931 dipendenti diretti più 928 altrui avuti per «distacco», per un totale di 1.859 addetti. Tra i quali i soliti 274 corazzieri, 254 carabinieri (di cui 109 in servizio a Castelporziano!), 213 poliziotti, 77 finanzieri (64 della Tenenza di Torvajanica, che è davanti alla tenuta presidenziale sul mare sotto Ostia, e 14 della Legione Capo Posillipo), 21 vigili urbani e 16 guardie forestali, ancora a Castelporziano. Numeri sbalorditivi. Il solo gabinetto di Gaetano Gifuni era composto da 63 persone. Il servizio Tenute e Giardini da 115, fra cui 29 giardinieri (…) e 46 addetti a varie mansioni. Quanto ai famosi 15 craftsmen di Elisabetta II, artigiani vari impegnati nella manutenzione dei palazzi reali, al Quirinale erano allora 59 tra i quali 6 restauratrici al laboratorio degli arazzi, 30 operai, 6 tappezzieri, 2 orologiai, 3 ebanisti e 2 doratori. (…) Nel rapporto si sottolineava che la presidenza tedesca, dai compiti istituzionali simili, aveva dimensioni molto più contenute: 50 addetti alle tre direzioni organizzative, 100 ai servizi logistici e di supporto e 10 agli uffici degli ex presidenti. Totale: 160. Cioè 29 in meno dei soli addetti alla sicurezza di Castelporziano.
Quanto all'Eliseo, il confronto era almeno altrettanto imbarazzante: nonostante il presidente francese abbia poteri infinitamente superiori a quello italiano, aveva allora (compresi 388 militari) 923 dipendenti. La metà del Quirinale. E infatti costava pure quasi la metà: 86 milioni e mezzo di euro in valuta attuale, contro 152 e mezzo. Per non dire del confronto, umiliante, con la presidenza tedesca che sulle casse pubbliche pesava per 18 milioni e mezzo di euro: un ottavo della nostra. (…) Eppure, dopo quella denuncia interna sull'elefantiasi della struttura, non solo sono aumentati perfino i corazzieri ma il personale di ruolo è salito (…) a 1.072 persone. E ancora più marcato è stato l'aumento sul versante del «personale militare e delle forze di polizia distaccato per esigenze di sicurezza del presidente e dei compendi»: poliziotti, carabinieri e uomini di scorta vari sono 1.086. Cioè 382 in più rispetto a dieci anni fa. Con un balzo del 54%. Fatte le somme: nelle tre sedi rimaste in dotazione alla presidenza dopo la cessione alla Regione Toscana della tenuta di San Rossore, e cioè il Colle, Castelporziano e Villa Rosebery a Napoli, lavorano oggi 2.158 persone. Il doppio, come abbiamo visto, di quelle impiegate dalla corte inglese o dall'Eliseo. (…) Col risultato che il solo personale costa oltre 160 milioni di euro. Pari, grossolanamente, a una busta paga pro capite di oltre 74.000 euro. Il doppio dello stipendio di uno statale medio. E il doppio di un dipendente della regina. I numeri più ustionanti, tuttavia, sono quelli assoluti. La «macchina» del Quirinale costava nel 1997 «solo» 117 milioni di euro. Dieci anni dopo ne costa 224 (più altri 11 milioni che arrivano al Colle da «entrate proprie quali gli interessi attivi sui depositi e le ritenute previdenziali»). Un'impennata del 91%. Si dirà: c'è stata l'inflazione. Giusto. Fatta la tara, però, l'aumento netto resta del 61%. Per non dire del paragone con vent'anni fa. Sapete quanto costava la presidenza della Repubblica nel 1986? In valuta attuale meno di 73 milioni e mezzo di euro. Il che significa che in vent'anni la spesa reale, depurata dall'inflazione, è triplicata. Mentre lassù in Gran Bretagna veniva più che dimezzata. Col risultato che oggi Buckingham Palace costa un quarto del Quirinale.

W l'Italia!

24 maggio 2007

Servizio BBC comprato

Bene, come auspicato giorni fa, la RAI ha deciso di acquistare il video della BBC "Sex Crimes and Vatican".
Cappon (direttore generale della RAI) ha riferito in Cda i motivi dello sblocco, tra i quali l'assicurazione da parte di Michele Santoro sugli approfondimenti che il giornalista intende fare su ogni informazione contenuta nel documentario della tv inglese prima di trasmetterlo. Anche per questo, ha spiegato Cappon in consiglio, il documentario non andrà in onda nella puntata di 'Annozero' di questa settimana. Il dg ha inoltre informato il Cda di aver chiesto al giornalista che nella puntata del programa di Raidue che verrà dedicata al tema trattato nel reportage vengano ampiamente rappresentate in maniera autorevole tutte le posizioni coinvolte.
E nel pomeriggio Santoro ha fatto sapere che non manderà in onda l'inchiesta questo giovedì ma nelle prossime settimane. Il conduttore ritiene che ci siano alcuni aspetti dell'inchiesta ancora da approfondire.

Sono soddisfatto delle dichiarazioni di Santoro che promette di approfondire la vicenda non limitandosi a trasmettere il video, che parla di fatti molto gravi e quindi merita di essere verificato e discusso.

22 maggio 2007

Diamo a Cesare...

... quel che è di Cesare.
E' giusto essere precisi e dare le notizie il più complete possibili. Dopo una ricerca online riguardo il caso Santoro-Rai-BBC-Chiesa-ecc... ho trovato la seguente notizia sul sito de "La voce d'Italia":
Roma, 21 mag. - I dettagli sulle coperture del Vaticano sugli abususi sessuali compiuti dai preti sui bambini, erano già stati pubblicati due settimane fa dalla Voce d'Italia. In un'intervista esclusiva rilasciata a MyVideos (www.myvideos.it) da Giuseppe Nicotri, un giornalista de l'Espresso che si ocupa da anni di indagini sulla pedofilia tra i religiosi cattolici, la Voce aveva svelato il coinvolgimento diretto del Papa (all'epoca prefetto per la Congregazione della Fede), rivelando come le autorità giudiziarie americane avessero dovuto rinunciare ad incriminarlo in seguito alla sua elezione al soglio di Pietro.
Jack Farrow

I dettagli sul coinvolgimento del Vaticano e di Ratzinger:
http://www.voceditalia.it/index.asp?ART=8777
http://www.voceditalia.it/index.asp?ART=8953

L’intervista esclusiva a Giuseppe Nicotri sul Vaticano ed i preti pedofili sul canale MyNews di MyVideos

http://www.myvideos.it/index.asp?NVideo=65
http://www.myvideos.it/index.asp?NVideo=63


Intanto si apprende che la vicenda Santoro-Rai sembra vicina alla fine:
Finirà sul tavolo del Cda, convocato per domani mattina (22 maggio 2007, NdM), il caso Santoro. L'annuncio da parte del giornalista di voler acquistare l'inchiesta sui preti pedofili firmata dalla Bbc ha provocato la levata di scudi del quotidiano dei vescovi, prima, e di parte del mondo politico, dopo, a cominciare dal presidente della Vigilanza, Mario Landolfi, che ieri ha chiesto al direttore generale Claudio Cappon di bloccare la strada al giornalista.

Infatti, secondo la vulgata più accreditata, sarebbe proprio il dg a dover dare il via libera all'acquisto dell'inchiesta. Un'ipotesi smentita dallo stesso Michele Santoro, che rivendica la propria autonomia autorale, anche per quel che riguarda l'acquisizione dell'inchiesta, la cui trattativa sarebbe per altro già a buon punto, e la sua messa in onda. Il giornalista non ha infatti un capostruttura a cui fare riferimento, sebbene questo non cancelli le responsabilità del direttore di rete e del dg.
fonte: canisciolti.info

20 maggio 2007

Che fará la RAI?

La vicenda sul video "Sex Crimes and the Vatican" della BBC, dopo essere diventato un caso mediatico sul web nelle ultime settimane, sta cominciando a diventare un caso mediatico televisivo.
Infatti Santoro ha avviato la procedura burocratica per la richiesta di acquisto da parte della RAI del video sopraccitato, con lo scopo di usarlo in una puntata del suo programma Annozero.
Santoro dice che in teoria non dovrebbero esserci problemi e la sua richiesta dovrebbe andare a buon fine, dato che il giornalista ha il grado di direttore (ad personam) ed è responsabile editoriale della trasmissione, in onda il giovedì su RaiDue, e quindi può procedere a simili acquisti - si parla di una cifra di 20 mila euro - in forma autonoma, solo espletando una procedura burocratica.
Tuttavia siamo in Italia e sono giá state rilasciate delle dichiarazioni non proprio incoraggianti. Il tutto è riportato nell'articolo di Repubblica.it consultabile qui.
Le dichiarazioni sono le seguenti:
La questione agita la Rai. Il presidente della commissione di Vigilanza, Mario Landolfi (An), appreso che "la direzione generale si accingerebbe a esaminare la proposta d'acquisto" del documentario, auspica che il direttore generale dell'azienda, Claudio Cappon, "non aderisca alla richiesta" del giornalista: lasci pure a Santoro "la palma del martirio - dice Landolfi - ma eviti di trasformare il servizio pubblico radiotelevisivo in un plotone mediatico di esecuzione pronto a fare fuoco sulla Chiesa e sul Papa".

Cioè, l'azienda, invece di credere in un proprio impiegato (Santoro) e dargli piena fiducia dandogli la possibilitá di costruire una puntata interessante, intelligente e critica su un argomento particolarmente d'attualitá ()facendo quello che é vero giornalismo), si auspica che venga utilizzata una sorta di censura preventiva (come dfinita da Giovanni Russo Spena e Gennaro Migliore, capigruppo di Rifondazione in Parlamento e membri della stessa Vigilanza) allo scopo di proteggere la Chiesa??
Io lo definisco allucinante.
Un tempo bisognava preoccuparsi dei problemi del conflitto d'interesse che coinvolgevano il nostro Capo dello Stato, ora devo anche preoccuparmi della Chiesa e delle sue interferenze nell'attivitá della televisione di Stato?
Inaccettabile.
Tra l'altro si mette in dubbio l'operato della BBC che, come detto in questo stesso blog giorni fa e ripetuto da Sandro Curzi nell'articolo, é sempre vista come modello da seguire. Da oggi non piú.
Aspetto di vedere la conclusione di tale vicenda e poi commenteremo, perché di sicuro, essendo in Italia, la faccenda non finirá qui.

16 maggio 2007

Chiesa e Informazione

Punto di partenza di questa riflessione è il video intitolato "Sex Crimes and Vatican" messo in onda dalla BBC il 1 Ottobre 2006. Tale video non è mai stato trasmesso dalla televisione italiana, tanto meno i giornali vi hanno dedicato un minimo spazio.
Ora, grazie al lavoro svolto da Bispensiero è possibile visionare il video prodotto dalla BBC (riconosciuta molto autorevole in molti campi dell'informazione) con sottotitoli in italiano. Andate a vedervelo QUI per favore!

Dopo aver visto il video ritengo non ci sia bisogno di commentare alcunchè a riguardo, sarebbe superfluo.
Tuttavia mi sovvengono alcune riflessioni.
Come può il popolo italiano continuare ad avere fiducia negli organi di informazione?
Quotidianamente su qualsiasi organo di informazione si possono trovare notizie più o meno importanti riguardanti la vita della Chiesa e le interferenze con la vita politica italiana. Possibile che nessuno di essi abbia ritenuto di sufficiente importanza un documento come quello preparato dalla BBC, dall'operato sempre considerato autorevole, e abbiano tutti deciso di ignorarlo completamente?
Qualcosa non mi quadra, qualcosa non ha funzionato e non funziona.
Per l'ennesima volta!

13 maggio 2007

A Beautiful Mind


Molti lo chiamano la "fotocamera vivente", io preferisco parlarne come "A Beautiful Mind". Si chiama Stephen Wiltshire, 33 anni di Londra, è conosciuto come «The Living Camera», ovvero la fotocamera vivente. La sua particolarità - o meglio - la sua dote naturale: riesce a riprodurre minuziosamente interi paesaggi cittadini semplicemente osservandoli per alcuni secondi o, come ha fatto nel caso di Roma, volandoci sopra. No, non è neppure un fenomeno da baraccone, anzi secondo il quotidiano inglese The Independent è uno degli artisti britannici ad oggi più quotati, ma non ancora tra i più noti.
Riesce a imparare la forma di una città dall'alto, senza averla mai visitata e senza averne mai studiato in precedenza le caratteristiche ma la riproduce graficamente nei suoi disegni con una precisione fuori dall'ordinario. Sorvolando Roma con un elicottero due anni fa per 45 minuti, ha ritratto nei tre giorni seguenti il panorama della capitale intorno a San Pietro utilizzando solo la sua memoria visiva su un foglio lungo cinque metri. Lo ha fatto, seguito dalle telecamere della tv inglese per il documentario «Beautiful Mind», visto in rete nel frattempo oltre un milione di volte.
Dalla Bbc alla Abc, e poi Discovery Channel, la tv nipponica, quella irlandese e tedesca; sono oramai diverse le emittenti che hanno documentato le sue straordinarie capacità e che nelle proprie trasmissioni lo mettono costantemente alla prova. Ma lui non fallisce, anzi stupisce. L'artista riproduce esattamente su carta ciò che ha visto qualche istante prima: da semplici monumenti, fino a grattacieli o intere città quali Londra, Hong Kong, Francoforte e Tokyo. Le sue opere, messe a confronto con l'originale, sono pressoché identiche tanto che persino il numero di finestre dei palazzi corrisponde. Le prossime capitali che intende visitare saranno quelle americane.
Wiltshire ha contratto l'autismo dopo aver perso il padre Colvin in un incidente in moto. Non ha parlato fino all'età di cinque anni. Ha cominciato a disegnare Londra a otto; «paper» e «pencil» sono state le sue prime parole. «Probabilmente è proprio il mio disturbo metabolico e neurologico a favorire questa mia abilità», dice l'artista, descritto dagli amici come un ragazzo timido e semplice. Il suo insegnante alle elementari, Chris Marris, lo spronò fin da bambino a sviluppare questo suo talento. «Da allora ha fatto passi da gigante; negli ultimi anni ha ritratto con le sue matite intere metropoli» dice orgogliosa la sorella Annette che lo segue continuamente.

Che dire... la letteratura mi pare che classifichi l'autismo come una malattia, ma forse non è corretto. Di sicuro tutto ciò dimostra che la mente umana ha possibilità incredibili, sta a noi capire come funziona e sfruttarla al meglio.

Un video tratto da un documentario su di lui.

Per vedere altri video cliccare qui.

01 maggio 2007

Facciamoci sentire

Oggi è il 1° Maggio e in Irlanda, contrariamente all'Italia, si lavora, quindi il mio cervello non si è rilassato e ha pensato bene di andare a leggersi un po' di lettere su Italians.
Sono sato colpito dalla lettera inviata da Marco, intitolata "Sogno una «column» affidata a un giovane" e che per comodità vi riporto di seguito:
Caro Beppe,
ho seguito dal mio portatile una puntata di "PuntoItalians", in cui si è discusso di scrittura ed editoria. Grazie al venerato-temuto-rispettato internet, noi lettori abbiamo sicuramente più possibilità di interagire con i giornali, e più occasioni per esercitarci nell'arte dello scrivere. Sono giovane, inesperto, ingenuo e non ancora disilluso, ed è forse per questo che sogno una «column» affidata a un giovane. «Ci sono i blog», qualcuno dirà, ma non è la stessa cosa: un editorialista di un quotidiano nazionale (per di più con una lunga e prestigiosa storia alle spalle) ha tutto un altro ruolo, almeno per ora, all'interno della società. Per quanto i giornali vendano sempre di meno, per quanto siano confezionati per una classe vecchia e statica interessata al pettegolezzo politico piuttosto che ad alti orizzonti, è indubbio che passino tra le mani frettolose ed energiche del ventenne come tra quelle lente e consumate dell'ottantenne. Non penso a un editorialista vj della Mtv generation, ci mancherebbe, desidererei al contrario dei ventenni con idee, non ancora oppressi dalla quotidianità e dai meccanismi della società, voci di un'età che significa futuro. Purtroppo lo spazio è finito. Se qualcuno vuole approfondire il tema, non ci sarà alcuna diretta alle 16, ma un indirizzo email sempre disponibile.

Beppe Severgnini si occupa di gestire lo spazio Italians (da lui stesso creato) e talvolta risponde alle lettere pubblicate quotidianamente. La lettera di cui sopra ha ricevuto la seguente risposta:
Farei subito quello tu suggerisci, fossi direttore di un giornale (aggiungo, a scanso di equivoci: non ci tengo a diventarlo. Troppe grane. Dovrei rinunciare ai viaggi, ai libri, a "Italians" e al caffè a Crema un bel mattino feriale di primavera. Non credo di avere questo coraggio).

Il tema a mio avviso è particolarmente interessante perchè, come forse anche qualcun'altro si è accorto, l'Italia è particolarmente avversa ai giovani, mentre ama particolarmente affidarsi a gente d'esperienza. Non ci sarebbe nulla di male se l'esperienza fosse accompagnata dall'intelligenza di ascoltare chi il futuro ce l'ha ancora tutto davanti e avrebbe il diritto di dire la sua su ciò che in definitiva lo riguarda. Purtroppo così non è.
Vista la risposta data da Severgnini, è nata l'idea di provare a chiedere l'istituzione, all'interno di Italians, di uno spazio, magari settimanale, dedicato agli under 30.
Per fare ciò bisogna prima però capire se l'idea è condivisa da un buon numero di persone o se è solo l'utopia di pochi. Per ora non c'è nulla di deciso riguardo le caratteristiche che tale spazio dovrà avere, siamo in una fase embrionale, per cui qualsiasi idea è ben accetta.

Per dare un minimo di credibilità a questa iniziativa ho pensato ad una raccolta di firme di chi è interessato a vario titolo (dal semplice lettore all'aspirante giornalista) all'iniziativa, attraverso il seguente link: Raccolta Firme. Per aderire baserà cliccare sul bottone "Click Here to Sign Petition" e in seguito inserire Nome e Cognome, indirizzo email (che chiediamo rimanga a disposizione) ed un eventuale commento.
Inoltre è stato anche aperto un blog dedicato all'iniziativa: Spazio under 30, su cui vi terremo aggiornati sull'andamento dell'iniziativa e magari diverrà un nuovo spazio di confronto, perchè no?

Inoltre, se siete interessati all'iniziativa, potete aiutarci facendo girare la voce tra amici, conoscenti o chi preferite.

Insieme potremo ottenere qualcosa, finalmente!